La prevenzione degli infortuni per il runner

Il momento in cui ci si accorge di quanto si ami la corsa è quando non la si può praticare, soprattutto quando la causa forzata di uno stop è l’infortunio. Si dice “sbagliando si impara”, ma non è una regola così facile da mettere in pratica. Ne sono riprova tutti quei runner che dopo essersi dovuti fermare per qualche giorno (o settimana o mese) a causa di qualche fastidio muscolare, tendineo o articolare, ci sono ricascati poco dopo, magari peggiorando ancora di più la propria situazione.

Con un po’ di esperienza (e qualche seduta dal fisioterapista) tutti i runner hanno imparato quali sono le regole da seguire, ma troppo spesso quando le cose corrono per il verso giusto ci si dimentica di metterle in pratica.

Per questo, in questa pagina, abbiamo voluto approfondire in collaborazione con Compex le principali metodologie per imparare a prevenire i più comuni fastidi che affliggono i runner, analizzando alcune delle principali strategie per prevenirli. Cinque modi, facilmente attuabili, che dovrebbero diventare un’abitudine per ogni runner per imparare a correre meglio, senza fermarsi mai.

Allenare la corsa, la velocità, la resistenza è importante, ma non è l’unica strada che si deve seguire per aumentare la performance. Rinforzare la mente, ottimizzare l’alimentazione, gestire il recupero sono aspetti da non dimenticare. Come anche il potenziamento muscolare, fattore che permette di supportare i carichi di lavoro che vengono svolti durante la normale attività di corsa. In questo articolo, approfondiamo proprio questo argomento, insieme a Pietro Bellavite, osteopata e coach di Compex.

Uno dei fattori più importanti su cui lavorare per ottenere sempre il massimo dal proprio gesto atletico è quello di mantenere alto il livello di mobilità e flessibilità di arti e articolazioni. Due aspetti spesso confusi e sottovalutati, considerati la stessa cosa, ma che in realtà riguardano comparti e funzionalità differenti del nostro corpo. Insieme a Pietro Bellavite, osteopata e coach di Compex, ne analizziamo le differenze e le peculiarità, insieme a qualche semplice esercizio necessario per migliorarle.

La propriocezione è quella capacità che permette al runner di reagire prontamente ad un imprevisto, ad esempio quando si appoggia male un piede, o di riconoscere le asperità del terreno anche senza guardare dove si stanno appoggiando i piedi. Abilità che, come ogni altra, va allenata e fatta crescere. Come? Lo scopriamo insieme a Pietro Bellavite, osteopata e coach di Compex.

Il recupero è quella “fase di allenamento” che permette ai muscoli di assorbire il lavoro svolto, di farli riposare e diventare più forti, fondamentale per reintegrare le energie spese, per riacquistare elasticità muscolare e per contrastare i “dolori post-corsa”. In questo articolo, scopriamo diverse metodologie per recuperare e come farlo al meglio, insieme a Pietro Bellavite, osteopata e coach di Compex.

La funzione primaria del riscaldamento è quella di preparare il corpo ad un’attività più intensa, come può essere un allenamento, ma anche una gara. Ma non basta “rompere il fiato” per essere pronti per scattare dalla linea di partenza. Insieme a Pietro Bellavite, osteopata e coach di Compex, scopriamo tutti i segreti per scaldarsi al meglio prima di una corsa.