Se pensi che sia arrivato il momento giusto anche per te di provare a correre una gara, ecco un breve vademecum su tutto quello che devi conoscere per non farti trovare impreparato prima della partenza.
Diamo per scontato che tu abbia seguito o stia seguendo un piano di allenamento che ti porterà ad essere pronto per affrontare nel migliore dei modi la distanza che ti sei prefissato. Valuta bene le tue capacità e le tue condizioni e cerca di porti obiettivi realizzabili. Fatta questa precisazione, analizziamo insieme gli step che dovrai seguire prima di presentarti sulla linea di partenza.
Il tesseramento alla Fidal
La prima cosa che devi fare è iscriverti alla Federazione Italiana di Atletica Leggera, tesseramento obbligatorio per partecipare a tutte le manifestazioni sportive agonistiche regionali, nazionali o internazionali. L’età minima (per le manifestazioni non classificate come giovanili) è di 20 anni. In Italia esistono anche altre federazioni, riconosciute dal Coni, le EPS (Enti di Promozione Sportiva come Acli, Uisp, Csi…), ma che hanno come scopo la promozione e l’organizzazione di attività fisico-sportive con finalità ricreative e formative di carattere amatoriale, non competitivo.
Sono due le modalità possibili di tesseramento alla Fidal: o attraverso una Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata o attraverso la sottoscrizione della RunCard. Nel primo caso basta fare riferimento ad una delle tante società che puoi trovare vicino a casa tua o sul web. Sarà necessario fornire i tuoi dati personali e una serie di documenti per regolarizzare la registrazione presso la federazione.
Il costo di tesseramento alla Fidal è fisso (attualmente è di 20 euro per tutte le categorie non giovanili), ma può variare quello di ogni singola associazione in base al materiale fornito e a eventuali convezioni stipulate.
La durata del tesseramento, indipendentemente da quando viene registrato, va dal 1 gennaio al 31 dicembre dello stesso anno.
La RunCard
Se invece non vuoi entrare a far parte di un’associazione sportiva, la Fidal ha creato uno strumento attraverso il quale puoi tesserarti alla federazione e partecipare a tutte le manifestazioni agonistiche (non stadia, quelle che non si corrono in pista) in maniera indipendente. Si chiama RunCard ed è rivolta principalmente ai runner che ancora non conoscono il mondo delle gare.
Ne esistono quattro diverse tipologie: la RunCard vera e propria, valida per partecipare a gare agonistiche di corsa su strada, corsa campestre, corsa in montagna e trail running (costo 30 euro annui); la Mountain and Trail RunCard, valida per partecipare solo a gare agonistiche di corsa in montagna e trail running (10 euro); la RunCard EPS, valida per partecipare a gare agonistiche di corsa su strada, corsa campestre, corsa in montagna e trail running, ma sottoscrivibile sono da atleti già tesserati per una EPS (15 euro); e la RunCard Nordic Walking, valida per partecipare alle sole gare agonistiche di Nordic Walking (10 euro).
Dati e documentazione necessari per il tesseramento sono gli stessi richiesti per il tesseramento tramite associazione, ma la durata è di 365 giorni a partire dalla data di attivazione della carta (e non dal 1 gennaio).
Una cosa importante da sapere sulla RunCard è che rispetto al tesseramento tramite associazione è più limitante. Infatti, i possessori di RunCard oltre a non poter gareggiare nelle gare su pista, non possono nemmeno prendere parte ai Campionati Federali (italiani, regionali, provinciali) e le loro prestazioni non vengono registrate nelle graduatorie ufficiali, anche se il piazzamento in classifica (assoluto o di categoria) viene comunque riconosciuto (ma non hanno diritto a premi in denaro e simili).
Esiste un dibattito e una polemica aperta fin dalla sua nascita riguardante la RunCard, in quanto strumento federale che fa concorrenza alle stesse associazioni sportive affiliate. In origine, la sottoscrizione della RunCard avrebbe dovuto essere possibile per un solo anno e non più rinnovabile. In realtà, ad oggi, chiunque può rinnovare il tesseramento a partire dal giorno successivo alla sua scadenza. Proprio di questa problematica ho avuto la possibilità di discutere nelle scorse settimane con il Presidente della Fidal, Stefano Mei, che ha confermato l’intenzione della federazione di risolvere la questione. A quanto pare, se non ci sarà un ritorno alla formula iniziale (un solo anno di tesseramento possibile), la RunCard potrebbe aumentare il costo di anno in anno, in modo da scoraggiare il ri-tesseramento e favorire il passaggio dei neo atleti verso le associazioni sportive.
La visita medico sportiva agonistica
Tra i vari documenti che devi fornire alla federazione per il tesseramento annuale, è obbligatorio consegnare il certificato medico sportivo agonistico. Dal 18 febbraio 1982, in Italia (e solo in Italia), è attivo un Decreto Ministeriale all’interno del quale sono riportate le “Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica”, un protocollo da seguire per effettuare la visita medica per praticare qualsiasi attività sportiva competitiva, che ha come priorità la prevenzione e la salute di tutti gli atleti. Contestualmente alla richiesta di tesseramento alla Fidal, devi quindi ritirare presso l’associazione (o alla federazione in caso di RunCard) la richiesta di visita medico sportiva agonistica da consegnare nel tuo centro di medicina sportiva di riferimento. Nonostante si parli sempre di “test sotto sforzo”, la visita consiste in una serie di esami (urine, vista, udito, spirometria) e un elettrocardiogramma di base (a riposo) e subito dopo lo sforzo, che normalmente viene creato salendo e scendendo da un gradino, pedalando su un cicloergometro o, in rari casi, correndo su un tapis roulant. Il costo della visita non è nazionale, ma varia da Regione a Regione.
Anche in questo caso è sempre aperto il dibattito tra chi vorrebbe la visita medico sportiva agonistica facoltativa, come in tutti gli altri Paesi del mondo, e chi invece la ritiene uno strumento fondamentale per prevenire possibili rischi per la salute. Comunque la pensi, uno screening annuale, anche più approfondito, soprattutto dopo i quarant’anni, è una visita alla quale tutti i runner, principianti compresi, dovrebbero sempre sottoporsi.
L’iscrizione alle gare
Una volta consegnata tutta la documentazione obbligatoria e fatta la registrazione presso al Federeazione, riceverai due codici di tesseramento, uno personale e uno legato alla società (o alla RunCard), che ti verranno richiesti ogni volta che vorrai iscriverti ad una manifestazione agonistica Fidal. Da qualche anno le tessere “fisiche” non sono più consegnate dalla Federazione al momento della registrazione dei propri atleti, ma è possibile richiederne una versione digitale alla propria associazione di appartenenza.
L’iscrizione a una qualsiasi manifestazione agonistica, dal miglio alle ultramaratone, è semplice e, a differenza delle gare in pista, è possibile effettuarla autonomamente. Basta andare sul sito della gara a cui si vuole partecipare e seguire tutte le indicazioni.
Due cose da sapere
In conclusione all’articolo, due cose importanti da sapere. La prima, sulle scarpe con cui gareggiare: per essere regolare il modello che scegli deve avere una suola (battistrada + intersuola) con un’altezza non superiore ai 40 mm. La maggior parte delle calzature in commercio rispetta già questa misura, ma esistono alcuni modelli che possono anche a arrivare a dimensioni maggiori (ad esempio le scarpe utilizzate da Kipchoge nel suo record di maratona sotto le due ore o alcune versioni dedicate esclusivamente all’allenamento).
Seconda cosa, se hai avuto problemi di salute di qualsiasi genere e hai dovuto assumere farmaci nel mese precedente alla gara, verifica sempre che sulla confezione e sul bugiardino del farmaco che hai utilizzato non sia presenta la scritta “doping”. Esistono infatti in commercio alcuni medicinali che sono considerati dopanti, e inseriti nella Lista proibita della Wada, che non possono essere utilizzati prima di partecipare a qualsiasi manifestazione agonistica. Nel caso lo avessi assunto sotto sottoscrizione medica, non temere, hai comunque la possibilità di chiedere l’autorizzazione all’uso attraverso la procedura Tue (Therapeutic Use Exemption, esenzione a fini terapeutici): entro 30 giorni dalla gara a cui partecipare, compila la domanda e inviala tramite raccomandata al CEFT (Comitato per l’Esenzione a Fini Terapeutici) e attendi l’ok dal Coni. Anche se non sei un atleta che mira alle prime posizioni, ricordati che l’affiliazione alla Federazione comporta anche l’obbligo del rispetto di tutte le regole.
Conoscevi già tutto? Se hai altre domande o curiosità sui regolamenti e le gare scrivilo nei commenti…