Gli smartwatch Garmin sono di fatto quelli più diffusi tra i podisti e la disponibilità di modelli aggiornati ne ha decretato una sempre maggiore popolarità nel corso degli anni. La gamma Forerunner identifica i modelli destinati agli appassionati di corsa e triathlon: oggi vi parlo di Forerunner 265, l’ultimo arrivato.
Prima di parlare del nuovo arrivato dobbiamo però capire come sia strutturata la serie di smartwatch Garmin dedicata agli appassionati di corsa e triathlon. La gamma Forerunner ha sempre visto una segmentazione numerica: i modelli con nome a 2 cifre (Forerunner 55, ad esempio) sono le proposte d’ingresso; Forerunner 200 ha identificato quelli di fascia media mentre Forerunner 700 e Forerunner 900 sono gli sportwatch di fascia più alta. Con i nuovi Forerunner 265, ma questo era già evidente con la precedente serie Forerunner 255, Garmin si è spinta ancora più in alto avvicinando per funzionalità e caratteristiche i modelli top di gamma: non c’è più il netto divario che esisteva sino ad alcuni anni fa tra serie 200 e le superiori.
La gamma Forerunner 265 si compone di due modelli: Forerunner 265 con cassa da 46mm di diametro e schermo da 1,3 pollici, accanto al modello Forerunner 265S che ha le stesse specifiche tecniche in un formato più compatto: cassa da 42mm e display da 1,1 pollici. Niente più versioni Music, presenti invece in Garmin Forerunner 255: ora la funzionalità di riproduzione delle canzoni è integrata nativamente in tutti i modelli.
Lo schermo è la principale novità di questi modelli: è di tipo AMOLED con risoluzione incrementata a 360×360 pixel, in grado di assicurare un contrasto nettamente superiore, colori ben più brillanti e in generale una visibilità durante la corsa che è ben superiore a quella di un display tradizionale. Visto per la prima volta non lascia di certo indifferenti e utilizzato quotidianamente strappa più di un sorriso: lo schermo è bello e grande, permette di vedere bene i dati anche a chi fa un po’ fatica con le cifre piccole.
L’autonomia di funzionamento è stata ovviamente impattata dallo schermo AMOLED ma non al punto da creare problemi: abilitando la precisione più elevata del sistema GPS si arriva a 15 ore di utilizzo ininterrotto. Nel mio utilizzo giornaliero, con almeno 1 ora di attività all’aperto registrata con GPS; ho dovuto ricaricare la batteria ogni 6-7 giorni.
Con Forerunner 265 Garmin mantiene la classica interfaccia con 5 pulsanti: i tre sulla sinistra comandano accensione e spegnimento, oltre alla navigazione tra i vari menu spostandosi in alto o in basso tra le voci. I due di destra gestiscono la selezione dell’attività, l’avvio e la pausa oltre alla selezione del LAP manuale.
Forerunner 265 permette in modo nativo di monitorare una lista di sport quasi infinita; viene offerta la possibilità di configurare degli sport in modo manuale, con i parametri che preferiamo. Per ogni sport è possibile configurare le schermate, visualizzando sino a un massimo di 6 campi e fino a 10 schermate in sequenza: c’è spazio quindi per poter visualizzare qualsiasi tipo di informazione legata alla nostra attività, con il plus del riportare la potenza di corsa e le running dynamics, cioè le dinamiche di corsa, senza la necessità di abbinare sensori esterni.
Quando non si usa Forerunner 265 per le proprie attività ecco che questo sportwatch si rivela essere uno strumento molto completo per analizzare al meglio la nostra condizione atletica. Premendo i due pulsanti sulla sinistra avremo accesso ai widgets, dei piccoli programmi che riportano informazioni specifiche su alcune delle funzionalità che Forerunner 265 traccia: dalle notifiche al meteo, dal controllo della musica al numero di passi della giornata sino alle metriche di valutazione della nostra condizione fisica.
Queste ultime sono molto interessanti in quanto permettono di fornire un quadro complessivo di quella che è la nostra condizione, alla luce degli allenamenti che abbiamo completato.
- Training Readiness: un punteggio da 1 a 100 che ci dice quanto siamo pronti per la prossima sessione di allenamento
- Training Status: fornisce una sintesi del nostro livello di allenamento tenendo conto di vari parametri, per il periodo di alcune settimane indietro
- HRV status: riporta una indicazione del valore di variabilità cardiaca media durante il riposo notturno, rispetto a quello registrato nelle 3 settimane precedenti
- Load Focus: indica il peso dei nostri allenamenti nelle 4 settimane precedenti tra lavori anaerobici, fortemente aerobici e poco aerobici
- Recovery Time: è una stima del tempo in ore che deve trascorrere prima di poter effettuare un allenamento intenso, così da recuperare degli sforzi precedenti
Utilizzo abitualmente queste funzioni, riparametrandole sulla percezione soggettiva che ho della mia condizione fisica: devo dire che sono uno strumento molto utile, che il più delle volte mi aiuta in modo oggettivo a capire se sia il caso di riposare maggiormente dando così modo al mio fisico di recuperare meglio le fatiche degli allenamenti.
Un’avvertenza: per sfruttare al meglio tutte le caratteristiche avanzate di Forerunner 265, ma questo vale per qualsiasi smartwatch dedicato allo sport, dovete indossarlo 24 ore su 24 facendo in modo che la parte posteriore aderisca al meglio. Se lasciate il cinturino troppo morbido la lettura del sensore cardio sarà il più delle volte errata, fornendovi dati non veritieri. Se lo indosserete anche di notte, inoltre, potrete avere un’analisi dettagliata del vostro sonno e una indicazione corretta del tempo di recupero e della vostra condizione complessiva al risveglio.
Il sensore cardio integrato in Forerunner 265 è quello Elevate V4, molto preciso. Come tutti i sensori di questo tipo richiede di posizionare l’orologio al meglio sul polso, onde evitare false ed errate letture. Nel corso dei miei test ho rilevato un comportamento allineato a quello degli altri smartwatch Garmin: dati coincidenti a quelli della fascia cardio da petto nelle corse lente e con cardio senza brusche variazioni verso l’alto o verso il basso, con qualche problemino in presenza di forti variazioni come ad esempio con le ripetute. Nessun problema anche con la precisione della traccia GPS, sempre coincidente a quella degli altri smartwatch utilizzati come riferimento; molto valida la modalità pista, che permette di ottenere tracce pulite senza sbavature anche quando si corre al campo di atletica.
Tutti i dati registrati da Forerunner 265 vengono memorizzati nel nostro profilo Garmin Connect; non solo le attività ma anche l’andamento del riposo, la frequenza cardiaca, il livello di stress, i passi percorsi, le calorie consumate e molto altro viene riportato permettendo di analizzare l’andamento storico al meglio. I dati possono ovviamente venir esportati in automatico anche verso altre piattaforme: se usate Strava non c’è problema, basta configurare e le vostre attività saranno visualizzate in automatico.
Forerunner 265, al pari del modello Forerunner 265S di dimensioni inferiori, viene proposto ad un listino ufficiale di 499€ IVA inclusa nel mercato italiano. Si tratta di una cifra superiore di 150€ rispetto a quello di Forerunner 255 e di 100€ prendendo la versione Forerunner 255 Music: in cambio si ottiene una interfaccia utente aggiornata, alcune funzionalità di monitoraggio in più che in parte saranno integrate anche in Forerunner 255 via aggiornamento del firmware e soprattutto lo schermo AMOLED. Una volta usato è onestamente difficile farne a meno.
A chi è indicato? Podisti appassionati che vogliono un prodotto con caratteristiche e specifiche di fascia alta, che lo usano di fatto solo per correre o per le attività del triathlon e che soprattutto lo indossano tutto il giorno beneficiando delle metriche di analisi della condizione fisica. Se lo usate solo durante le uscite di corsa, o non lo tenete al polso in modo corretto, vi perdete buona parte delle sue funzionalità ma questo vale per un po’ tutti gli smartwatch di fascia alta di un po’ tutte le aziende. Cosa c’è di meglio? Al momento restando in casa Garmin Forerunner 965, l’ultimo arrivato nel segmento top di gamma: schermo sempre AMOLED e alcune funzioni in più, oltre ad una cassa in titanio: tutto questo per un prezzo che sale di altri 150€ sino a 649€ di listino.