Si correrà il prossimo 2 aprile 2023 la ventunesima edizione della Milano Marathon, quella che è diventata una delle maratone più partecipate d’Italia. Negli anni il percorso è stato modificato più volte: nell’edizione 2023 viene riproposto il tracciato del 2022. E’ veloce? E’ lento? Quanto dislivello c’è? Ora ve ne racconto i segreti.
Partenza e arrivo coincidono: siamo in corso Venezia, accanto ai Giardini Montanelli che fungono anche da area per gli spogliatoi e tutti i servizi pre e post gara. Ci si arriva direttamente da varie fermate della metropolitana ed è sconsigliato arrivare in macchina: meglio lasciarla in uno dei parcheggi all’esterno della città e usare i mezzi.
I primi 5 km sono rettilinei e veloci: una lievissima salita ci accoglie poco dopo la partenza quando si percorrono i Bastioni di Porta Venezia ma di fatto non ci si accorge neppure della pendenza. Si prosegue verso l’arco della Pace e da questo entrando in Parco Sempione, dove percorreremo una parte in cosiddetta “terra bianca” lunga meno di 500 metri dietro al castello Sforzesco. Nessun problema sino a qui: percorso filante e di fatto senza variazioni altimetriche.
Il percorso prosegue filante per i km seguenti sino al decimo: siamo nel centro di Milano tra via Moscova, via Senato, Piazza San Babila, Piazza Duomo e Teatro alla scala fino a passare di fronte al Castello Sforzesco. Da qui il percorso prosegue passando davanti alla stazione di Cadorna facendoci correre fino alla zona di City Life, dove si arriva circa al km 15: percorso sempre filante e senza problemi, con l’unica attenzione da prestare al porfido che caratterizza alcune delle strade percorse.
Passata City Life il percorso prosegue sempre filante con l’unico ostacolo rappresentato da un sottopassaggio al km 17,5: lo si vede bene arrivando di corsa e va gestito, recuperando nella prima parte in discesa e non forzando troppo in salita. 500 metri più avanti c’è un cavalcavia da superare, anche in questo caso molto ampio e quindi che si può ben gestire. Nella prima metà del percorso, tolto il porfido del centro, sono questi i due ostacoli maggiori compresi tra i km 17,5 e 18,5.
Superato questo tratto ci aspettano 10km attorno all’ippodromo e allo stadio di San Siro, abbastanza anonimi ma privi di difficoltà, proseguendo poi attorno al parco di Trenno: se avremo impostato un passo regolare qui macineremo passi su passi con molta regolarità. Al km 30 si entra in via Gallarate, un rettilineo di 2km che può mettere in difficoltà mentalmente chi arriva già provato dalla distanza ma che per quanto riguarda il percorso è filante. Si raggiunge il parco del Portello, dove affronteremo un nuovo breve pezzo in sterrato bianco che non crea problemi in termini di velocità passando poi su un ponte: breve pendenza che dovremo affrontare con grinta, in quanto la fatica arrivati a questo punto si farà sentire in modo molto forte. Da qui si prosegue in direzione corso Sempione, strada lunga e dritta senza difficoltà altimetriche, ritornando nuovamente attorno all’arco della pace ripercorrendo alcuni dei km iniziali.
Si ripassa nuovamente per Parco Sempione e qui la fortuna è quella di aver già corso su queste strade, anche se prima eravamo sicuramente più pimpanti e meno provati. Poco prima del km 41 si gira a sinistra in direzione di Porta Venezia, dalla quale si entra in Corso Venezia per gli ultimi 200 metri di passerella finale.
Un percorso veloce quello di Milano, che presenza un sottopassaggio e un cavalcavia attorno al km 18 e un secondo cavalcavia al km 33: poca roba, se siete ben allenati non avrete problemi. Attenzione nei passaggi in centro città quando la pavimentazione dall’asfalto passa al ciottolato, guardate bene dove mettete i piedi perché i “Sanpietrini” possono essere insidiosi.