A guardarla bene non sembra nemmeno una scarpa per correre su strada. Stiamo parlando della nuova Streakfly 2 che già dalla linea estrema del suo profilo promette di essere la nuova scarpa da gara Nike super veloce, come fosse un modello da pista. E proprio alla pista sembra infatti ispirarsi, cambiando completamente natura rispetto a quanto avevamo già visto (e provato) nella prima versione.
Streakfly 2 rimane sempre la scarpa per eccellenza di Nike per le gare brevi, dal miglio alla 5K alla 10K, ma facendo suo il DNA di Vaporfly 4 (che abbiamo presentato qui), estremizzandolo per diventare ancora più veloce.
Questa non vuole essere una recensione della nuova Streakfly 2, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata da Nike in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.

La prima versione di Streakfly era una scarpa leggera, comoda, veloce, ma mancava di quella spinta che le avrebbe fatte scegliere per gareggiare, optando piuttosto per le due versioni piastrate della famiglia racing di Nike, Vaporfly e Alphafly, retrocedendole a buona soluzione per gli allenamenti più veloci come ripetute, fartlek e medi. Da qui, probabilmente è partita la rivoluzione di questa scarpa, che è passata all’estremo opposto, diventando quasi una chiodata racer pura.
Ogni elemento di Nike Streakfly 2 sembra appositamente progettato per offrire pura velocità e un’ammortizzazione ultrareattiva. Partiamo da un dato che è davvero sorprendente, quello del peso. 185 grammi la prima versione di Streakfly, solo 144 grammi questa nuova formula (nella misura standard 8,5US), una delle scarpe da gara più leggere che esistano: ben 40 grammi di differenza. Un abisso.
A questo punto di partenza dobbiamo affiancare caratteristiche tecniche costruttive che si richiamano alle altre scarpe racing di casa Nike: troviamo quindi una piastra in carbonio Flyplate annegata all’interno dell’intersuola, costruita con la classica mescola ZoomX che l’azienda americana riserva per le proprie scarpe più veloci.

Per contenere il peso Nike è ovviamente intervenuta sullo spessore dell’intersuola, che qui ha un’altezza di 27mm nel tallone e 23mm in avampiede per un drop pari a 4mm. Si tratta di quote ben più contenute rispetto a quelle di Vaporfly e Alphafly ma questa scelta è pienamente giustificata dall’utilizzo tipico di riferimento pensato per queste scarpe, delle armi da gara sulle distanze più brevi.
Con Streakfly 2, parallelamente al lancio delle nuove Vaporfly 4 delle quali vi abbiamo parlato in questo articolo, Nike completa la propria gamma di scarpe pensate per le gare e gli allenamenti più veloci. I nuovi annunci definiscono in modo molto più chiaro e lineare l’offerta, con le Alphafly 3 pensate per le gare sulle distanze più lunghe e le nuove Vaporfly 4 che invece si candidano a venir indossate su distanze tra 10km e mezza maratona, con l’opzione della maratona per gli atleti più leggeri e veloci.
Nike Streakfly 2 è una scarpa veloce adatta alle gare, che può essere anche utilizzata per gli allenamenti di qualità, con intersuola in ZoomX. Ha un'altezza al tallone 27mm e all'avampiede di 23mm...
A chiudere le nuove Streakfly 2, che grazie al peso contenutissimo e alla nuvoa struttrura con piastra in carbonio rappresentano la proposta di riferimento per le distanze più brevi dalle gare sul miglio sino alle 10km. Una scarpa che idealmente traccia una linea di congiunzione tra le gare su pista e quelle su strada, che non vediamo l’ora di poter indossare e testare sul campo.