La gamma di scarpe Saucony Ride rappresenta, nella famiglia di prodotti dell’azienda americana, la proposta della categoria delle daily trainer più classica: una scarpa non così costosa come le proposte della serie Triumph, pensate per i tanti podisti che vogliono qualcosa di leggero e veloce per le proprie corse di tutti i giorni e che non disdegnano aumentare il ritmo quando la condizione lo permette anche nei giorni non dedicati ad allenamenti specifici.
Con la versione 17 Saucony aveva adottato la mescola PWRRUN+ anche nella gamma Ride, precedentemente riservata tra le daily trainer alla sola famiglia Triumph. Con la versione 18 nulla cambia in questo comparto, con una struttura della scarpa che è rimasta sostanzialmente invariata: del resto i cambiamenti con Ride 17 erano stati decisamente importanti. In questa nuova versione troviamo quindi numerosi affinamenti, che perfezionano una scarpa che del resto aveva pienamente convinto al suo debutto commerciale lo scorso anno.
Nel corso dei miei 150km di test ho utilizzato Ride 18 come la più classica delle daily trainer per le tipiche uscite giornaliere, oltre che per alcuni allenamenti più lunghi arrivando sino ad una percorrenza massima di 30km. Ne ho ricavato un feedback di corsa molto simile a quanto provato con la versione Ride 17 che l’ha preceduta, apprezzando però le tante miccole migliorie che questa nuova release porta in dote.
Battistrada: 8

La prima novità di Ride 18 è nel battistrada, che rimane in gomma XT-900 come nel modello precedente lasciando l’intersuola coperta e protetta pressoché nelle stesse aree. Cambia il design, che qui vede intagli che generano un profilo a quadretti che dovrebbe assicurare un grip migliore nelle differenti condizioni d’uso. In effetti è proprio così, con una presa molto buona anche su terreno umido o bagnato o quando si percorrono tratti di piste ciclabili con il brecciolino.
Intersuola: 7,5
La principale novità in termini di intersuola era stata introdotta da Saucony nel passaggio da Ride 16 a Ride 17, con l’adozione della mescola PWRRUN+ in TPU mutuata dalla gamma Triumph 21. Nulla cambia in Ride 18, che di fatto mutua la stessa intersuola sia nella mescola come nelle quote che sono di 35mm nel tallone e 27mm in avampiede con un drop pari a 8mm.
Il feedback durante la corsa è di una risposta netta, non particolarmente morbida ma allineata a quello che si ricerca in una daily trainer di questo tipo. Rispetto ad altre proposte in commercio della stessa categoria manca forse un poco di intersuola in più nella parte dell’avampiede: del resto Ride 18 è una scarpa classica da questo punto di vista, che non eccede con quelle intersuole estremamente spesse che caratterizzano altre scarpe di questa categoria. Il beneficio che se ne ricava è una maggiore stabilità complessiva, unita ad una netta sensazione di quanto stia avvenendo sotto i nostri piedi mentre corriamo.
Tomaia: 7
Saucony ha mantenuto il mesh doppio di Ride 17 anche nel modello 18, continuando a integrarlo con numerose aperture che facilitano l’areazione anche nei climi più caldi. La parte laterale della tomaia è però meno traforata, avendo però perso quella sorta di protezione trasparente che la irrigidiva in questa zona donando un po’ più di supporto.

La calzata è nello standard come ampiezza nella parte dell’avampiede: l’ho trovata sempre piuttosto comoda e non mi ha mai dato problemi, al pari del resto di quanto sperimentato in precedenza con Ride 17.
Upper: 7,5
Non sono poche le modifiche nell’ì’upper di Ride 18, a partire dagli occhielli delle stringhe che sono ottenuti con un cordino di passaggio differente per costruzione rispetto a quello di Ride 17 fatta eccezione per quelli più in alto che sono di tipo classico. Lasciano scorrere molto bene i lacci e non hanno mai presentato problemi, lacci che sono però ecessivamente lunghi.
La linguetta è stata leggermente affinata, con una imbottitura maggiore e la scomparsa di quel design leggermente asimmetrico della versione 17 che portava ad avere la parte esterna posizionata leggermente più vicina al collo del piede rispetto a quella interna. Continuano ad essere presenti le due fasce laterali interne che fissano la linguetta alla tomaia.
La zona del tallone, infine, perde il laccetto posteriore utile per calzare la scarpa a favore di una superiore imbottitura attorno al tendine. Non cambia di fatto la struttura, che rimane complessivamente rigida tranne per la parte più in alto.
Peso: 7
Il peso è diminuito nel passaggio da Ride 17 a Ride 18, a dispetto della superiore imbottitura complessiva: è diminuito dai precedenti 263 grammi a 250 grammi nella taglia US8 (EU41), un risultato apprezzabile che di fatto non si avverte in modo marcato al piede ma che è buona cosa sia stato ricercato da Saucony per migliorare ulteriormente questa scarpa.

Comfort: 7
L’intersuola in PWRRUN+ di Ride 18 non è così morbida come quella di altre scarpe, ma rientra nella norma di quello che ci si può aspettare da una daily trainer con queste quote. La risposta è confortevole, con la mescola che si schiaccia al meglio soprattutto se il peso del podista è dai 70Kg a salire.
Rispetto a Ride 17, una scarpa che ci aveva convinto in termini di confort, Ride 18 si rivela essere leggermente più confortevole grazie a un po’ di imbottitura in più nella linguetta e nell’area del tallone. Nel complesso una scarpa comoda, adatta ad uscite sino alla distanza della mezza maratona: spingendosi oltre manca un po’ di intersuola in più in avampiede.
Protezione: 7
Ride 18, al pari del modello che sostituisce, è una scarpa indicata ai podisti neutri; grazie alle caratteristiche della sua intersuola supporta bene il podista, per quanto la base non sia particolarmente ampia come su altre scarpe daily trainer.
Può essere indicata per i podisti che soffrano di lieve iperpronazione? La risposta è positiva ma il consiglio, restando in casa Saucony, rimane quello di orientarsi verso il modello Guide 18 che implementa soluzioni tecniche pensate specificamente per rispondere alle esigenze dei podisti che necessitano di una scarpa stabile.
Durata massima stimata: 7,5
La costruzione di queste Ride 18 ricalca quella del modello che hanno precedute: battistrada robusto, mescola dell’intersuola che non sembra destinare a cedere nel tempo e solidità generale per tomaia e upper portano a pensare che un podista di peso medio possa portarle ad una percorrenza di almeno 700km. In considerazione del costo d’acquisto si tratta di un risultato di autonomia indubbiamente molto valido.
Rapporto qualità/prezzo: 7,5
Il listino di Ride 18 non è cambiato: parliamo sempre di 150€, una cifra interessante che è allineata a quella delle altre daily trainer in commercio con caratteristiche tecniche simili. Per il prezzo al quale viene venduta Saucony Ride 18 offre un buon connubio complessivo e una durata nel tempo adeguata, senza considerare le politiche commerciali in corso sulle scarpe della famiglia Ride che in genere permettono di acquistare queste scarpe con sconti ulteriori.
Voto finale: 7,3
Ride 18 conferma le valide caratteristiche che avevavo evidenziato nel modello Ride 17 che l’ha preceduta. E’ una daily trainer versatile, adatta per le corse di tutti i giorni ma che per la sua struttura permette abbastanza agevolmente di incrementare il ritmo verso la corsa svelta.

E’ una scarpa classica senza fronzoli, che nella sua semplicità è in grado di offrire molto al podista che cerca una compagna affidabile per le uscite di tutti i giorni. Il suo terreno di utilizzo di riferimento è quello delle corse lente, meno dei rigeneranti e più quando si aumenta il passo verso quello della corsa svelta.
Rispetto al modello Ride 17 Saucony è intervenuta con la nuova arrivata migliorandone la costruzione complessiva, integrando maggiore imbottitura dove serve e rivedendo linguetta, tomaia e struttura dei lacci. Tutto questo con una lieve riduzione del peso, a prescindere molto apprezzata. La restante struttura è rimasta invariata, visto che le maggiori novità a livello di intersuola erano già state implementate nella versione 17 a inizio 2024.
Saucony Ride 18 è una scarpa presentata sul mercato nel 2025, pensata per i podisti che si allenano su strada e sono alla ricerca di una calzatura per le corse di tutti i giorni. L'intersuola è in P...
E’ adatta a podisti sino a 85Kg di peso, meglio se con appoggio neutro, per uscite che arrivano sino alla distanza della mezza maratona e con ritmi di corsa lenta che vanno da poco più di 4 minuti al km sino a poco meno di 6 minuti al km. Le ho usate in allenamento anche in un lungo da 30km ma arrivato verso la chiusura dell’uscita di corsa ho avvertito in avampiede la mancanza di qualche millimetro in più di intersuola che mi avrebbe permesso di arrivare un poco più riposato.