Sono diversi i modelli della famiglia Spectur presenti nella gamma di scarpe da corsa su strada Salomon. Alcuni mesi fa abbiamo provato la S/Lab Spectur, una soluzione intermedia dotata di piastra in carbonio che, nelle intenzioni dell’azienda, viene proposta pensando a quei podisti che corrono la maratona in circa 3 ore, o più, e che necessitano di una scarpa in grado di correre forte ma che, allo stesso tempo, sia anche capace di fornire comfort durante le lunghe ore di gara.
Della gamma Spectur fa parte anche l’omonimo modello Spectur, soluzione che ha debuttato sul mercato nel corso del 2022 e che integra nell’intersuola in mescola Salomon Energy Surge anche una piastra in fibra di vetro, in parte visibile osservando la scarpa lateralmente.
Salomon Spectur 2 è, invece, l’ultima arrivata tra i modelli intermedi proposti da Salomon e possiamo considerarla una via di mezzo tra la S/Lab Spectur e la Spectur: della prima riprende costruzione e design, mentre della seconda l’utilizzo di una piastra in fibra di vetro che fornisce sostegno e stabilità.
Salomon Spectur 2 è pensata per chi ricerca una proposta intermedia che non sia iper-morbida, caratteristica che spesso ritroviamo in scarpe di questa categoria, ma che prediliga un feeling più tradizionale e classico con il terreno.
Battistrada: 7
In Spectur 2 ritroviamo il battistrada Contagrip che caratterizza molte delle scarpe Salomon da strada, oltre che i modelli dedicati al trail running. La superficie è tendenzialmente liscia, con pochi intagli in diagonale e un profondo incavo a disaccoppiare la parte del tallone .
Notiamo come la parte mediale, con la piastra esposta, sia molto stretta e questo contrasti con posteriore e anteriore della scarpa che invece sono piuttosto ampi. A bilanciare la ridotta superficie di appoggio abbiamo la piastra in fibra di vetro, che in quest’area si sviluppa anche lateralmente per offrire un po’ di sostegno, soprattutto nella parte interna del piede.

Nella parte mediale lo sviluppo permette vedere esposta la piastra EnergyBlade in fibra di vetro, componente che è poi ben più facilmente identificabile osservando lateralmente la scarpa.
Il grip su pista bianca e asfalto è complessivamente valido: anche passando su superfici bagnate non si avvertono perdite di aderenza. L’usura dopo i nostri canonici 150km di percorrenza è molto buona: ci sono solo pochi punti di sfregamento superficiale assolutamente allineati all’usura tipica dopo questa percorrenza.
Intersuola: 6,5
Spectur 2 vede l’utilizzo di nell’intersuola di una mescola EnergyFoam a tutta lunghezza, inframezzata dalla piastra in fibra di vetro EnergyBlade pensata per conferire stabilità alla struttura. A differenza del modello S/Lab Spectur, quindi, non è stata inserita una doppia mescola, ma un singolo strato di EnergyFoam, una struttura in EVA caratterizzata da una buona compattezza nella risposta.
E’ molto il materiale presente sotto al nostro piede, con spessori di 38mm nel tallone e 30mm nell’avampiede per un drop complessivo pari a 8mm. Si tratta di quote uguali a quelle di S/Lab Spectur, mentre il modello Spectur aveva un drop di 6mm, leggermente inferiore.

Il feeling nella corsa è quello tipico di una scarpa intermedia pensata per gli allenamenti più veloci ma, a mio avviso, volutamente non sviluppata per i podisti più veloci. L’abbinamento tra una piastra in fibra di vetro, stabile ma senza essere troppo invasiva, e un’intersuola in EVA fornisce una risposta che definirei classica e senza sorprese.
Spectur 2 non è una scarpa “secca”, ma di certo non offre quella sensazione di estrema morbidezza che si potrebbe pensare avendo a che fare con un modello intermedio. Il risultato è quello di avere una calzatura che sostiene anche i podisti dal peso più elevato, con una intersuola sicuramente più gradevole per questi ultimi rispetto a chi pesa 75 chili o meno.
L’abbinamento tra intersuola e piastra, inoltre, aiuta a stabilizzare la falcata aiutando coloro che soffrono di iperpronazione non marcata, trovando in Salomon Spectur 2 una scarpa adatta ai propri allenamenti più veloci e volendo anche alle gare.
Tomaia: 7
La tomaia è in 3D Mesh Upper, una struttura a doppio strato piuttosto leggero al tatto, capace di una buona traspirabilità anche nei climi più caldi. Ricorda per consistenza la tomaia di una scarpa racing, con una morbidezza complessiva che facilita la calzata e aiuta a trovare la migliore posizione del piede.
Pur se il design, visto dall’esterno, appare essere molto filante la calzata soprattutto in avampiede è moderatamente ampia: si trova posto facilmente, con le dita che non sono costrette, ma anzi possono muoversi liberamente senza essere soggette a sfregamenti fastidiosi.

Upper: 7
Lacci rettangolari, piuttosto lunghi e leggermente elasticizzati caratterizzano l’upper di Spectur 2: facili da allacciare, non hanno mai creato problemi durante l’utilizzo. La linguetta è quella via di mezzo tra le soluzioni estreme adottate nelle scarpe racing e quelle più imbottite tipiche delle daily trainer: è ampia e sufficientemente morbida da risultare confortevole durante l’utilizzo, con l’unico limite di non essere fissata alla tomaia sui lati e quindi di richiedere un briciolo di attenzione in più quando si calza il piede e si legano i lacci.
L’area del tallone è piuttosto morbida, offrendo un buon contenimento complessivo, lasciando il piede libero di trovare la sua posizione durante la corsa. E’ imbottito sui lati e ben si abbina per caratteristiche a quelle della linguetta e della zona del collare del piede.
Salomon, infine, continua ad offrire una soluzione con soletta Ortholite incollata internamente.
Peso: 7
Salomon dichiara, nel proprio numero di riferimento, un peso di 250 grammi per Spectur 2 che è nettamente inferiore ai 280 grammi dichiarati per il primo modello. A titolo di confronto, ricordiamo che per S/Lab Spectur, scarpa dotata di doppia mescola e piastra in carbonio, il peso dichiarato dall’azienda è di 235 grammi.

Durante la corsa la sensazione che lascia percepire Salomon Spectur 2 è di una scarpa leggera e filante, grazie anche all’upper e alla tomaia che sono molto più vicini per struttura a quelli di una scarpa racing piuttosto che ad una daily trainer.
Ritorno di energia: 6,5
Abbiamo detto che l’intersuola EnergyFoam di questa scarpa è una classica struttura in EVA, all’interno della quale trova posto la piastra EnergyBlade in fibra di vetro. L’intersuola non ha quelle caratteristiche di estrema morbidezza che troviamo in altre tipologie di mescole azotate, mentre la piastra ha una struttura non troppo rigida che predilige la stabilità e il sostegno piuttosto che la risposta elastica.
Osservando lateralmente la conformazione della piastra notiamo come questa abbia uno sviluppo poco arcuato e sia posizionata piuttosto in basso, vicino al battistrada. Questa scelta di design predilige la stabilità a scapito della risposta propulsiva, ed è proprio questa la sensazione che si avverte nella corsa: il ritorno di energia c’è ma non così elevato e netto come in altre scarpe intermedie.
Caratteristica negativa, quindi? Tutt’altro… Spectur 2, per le sue caratteristiche, è una scarpa intermedia che permette di correre veloci gli allenamenti di qualità offrendo una risposta molto guidata dalla mescola in EVA, dove la piastra influenza la spinta in avanti senza diventare dominante, ma aiutando a stabilizzare il piede. Questa combinazione risulta essere molto interessante proprio per i podisti che necessitano di maggiore supporto e che non sono velocissimi, risultando una delle poche opzioni intermedie sul mercato adatte anche a chi ha una lieve iperpronazione accompagnata da un peso importante.

Comfort: 7
L’intersuola non particolarmente morbida di Salomon Spectur 2 non spicca per il confort complessivo: una calzatura che, a dispetto dello spessore complessivo della mescola, lascia percepire quello che accade sotto i piedi. Per chi ama le mescole ipermorbide anche in una intermedia sono altre le scelte più adatte. Per chi, invece, ricerca una risposta più stabile e guidata Spectur 2 può essere la soluzione corretta, soprattutto considerando anche le caratteristiche della parte superiore della scarpa e l’ampio spazio messo a disposizione del piede nella zona anteriore.
Durata massima stimata: 8
Spectur 2 è una scarpa di sostanza, ben costruita e solida. Al termine dei 150 km di test l’aspettativa è quella di una durata nel tempo elevata, con il battistrada che non ha evidenziato fenomeni di usura atipici e che anzi offre una gomma superficiale dallo spessore elevato.

Le caratteristiche proprie dell’intersuola in EVA, inoltre, lasciano pensare che risposta e stabilità tenderanno a restare invariate anche dopo una percorrenza complessiva molto elevata. Spectur 2 è quindi una scarpa intermedia che per durata nel tempo si posiziona nella fascia più alta dei modelli di questa categoria: difficile pensare che possa non essere più utilizzata raggiunta una percorrenza di 600-700 km.
Rapporto qualità-prezzo: 7,5
Salomon Spectur 2 viene proposta a 180 euro, un prezzo allineato a quanto richiesto per scarpe intermedie dotate di piastra non in fibra di carbonio, inferiore di 40 euro rispetto ai 220 richiesti per il modello S/Lab Spectur. E’ già possibile acquistarla a un prezzo ben più contenuto presso i principali rivenditori fisici e online che trattano il marchio Salomon (guarda qui tutte le migliori offerte).
Considerando i diretti concorrenti e le caratteristiche tecniche di questo modello, il posizionamento di mercato è corretto. Spectur 2 è una scarpa particolare, in grado di rispondere al meglio alle specifiche necessità dei podisti più massicci che ricercano una scarpa per gli allenamenti veloci e per le gare, ma necessitano di stabilità superiore a quella offerta dalla maggior parte della scarpe di questa categoria.

Voto finale: 7
Salomon Spectur 2 è una scarpa intermedia pensata per gli allenamenti più intensi, che può essere declinata ad utilizzi differenti in base alle diverse caratteristiche di ogni runner: scarpa per uscite quotidiane per gli atleti più evoluti, modello destinato anche alle gare per gli atleti più lenti.
L’intersuola in EVA, abbinata a una piastra in fibra di vetro, è abbastanza rigida nella risposta, ma garantisce una spinta propulsiva netta, lasciando percepire quanto accade sotto il battistrada.
Un modello destinato soprattutto ai podisti più pesanti, in grado di far lavorare al meglio intersuola e piastra a proprio favore. La struttura complessiva aiuta chi soffre di leggera pronazione: la conformazione laterale della piastra e le caratteristiche dell’intersuola aiutano a bilanciare il piede, evitando che possa cedere pesantemente verso l’interno, come accade con scarpe intermedie dotate di mescola molto più morbida.
Salomon Spectur 2 è una scarpa veloce adatta a tutti gli allenamenti di qualità che può essere utilizzata anche in gara, che presenta un'intersuola molto reattiva in Energy Foam. È caratterizzata ...
Per gli atleti che hanno una velocità di riferimento sui 10 km tra i 4’30” e i 5’00” al chilometro Salomon Spectur 2 possono assolvere al doppio compito di scarpa per gli allenamenti di qualità e di scarpa da gara, fino a distanze di 21 chilometri. Per gli atleti più veloci il consiglio è invece di utilizzarle per le corse lente più allegre e per i lavori di qualità sulle distanze di allenamento più impegnative, come medi e di ripetute lunghe.