Il mercato delle scarpe da corsa mette a disposizione un grandissimo numero di modelli dei diversi brand, con un’offerta che diventa ancora più ampia facendo riferimento agli shop on-line. Basta, ad esempio, analizzare le centinaia di modelli presenti all’interno della nostra sezione scarpe per capire la pluralità di quello che è a disposizione degli appassionati: ci sono scarpe per tutte le necessità e destinate ad ogni tipologia di utilizzo.
Ogni scarpa da corsa è diversa dalle altre per forma, materiali e le diverse tecnologie che le caratterizzano ed è spesso difficile capire, per il runner amatore, quale è meglio scegliere. Tutti i modelli possono, però, essere catalogati per tipologie in funzione dell’ambito di utilizzo: è evidente che le caratteristiche e il comportamento di una cosiddetta daily trainer, cioè di una scarpa pensata per le uscite di tutti i giorni, siano ben diverse da quelle di una scarpa racing pensata per offrire il meglio il giorno della gara.
Anche per un corridore appassionato può diventare difficile riuscire a districarsi tra le diverse calzature, identificando quale sia il modello più adatto, come tipologia, per una precisa modalità di utilizzo.
Fino a una decina di anni fa, nel nostro Paese, si era diffusa una classificazione semplice e intuitiva, superata però negli ultimi anni, che suddivideva le tipologie di calzature in diverse categorie: A1 (scarpe per le gare), A2 (scarpe intermedie per gli allenamenti veloci), A3 (daily trainer classiche) e A4 (scarpe protettive per corridori che ricercano stabilità). L’evoluzione tecnologica e il proliferare dei modelli ha portato ad andare oltre questa categorizzazione, definendo in modo più preciso le diverse tipologie presenti sul mercato.
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza sulle diverse categorie di scarpe da corsa presenti sul mercato oggi, fornire gli strumenti per definire le differenti tipologie e spiegare quali siano le caratteristiche tecniche che permettono di identificare i singoli modelli.
La classificazione delle scarpe da corsa: daily trainer, intermedie e gara
Partiamo da una prima macro classificazione a 3 livelli per destinazione d’uso: le scarpe possono essere utilizzate per le corse di tutti i giorni (daily trainer), per gli allenamenti di qualità (intermedie) o per correre in gara (racing).
Da questa iniziale prima classificazione derivano alcune sottocategorie più specifiche, caratterizzate da elementi tecnici (ad esempio la presenza o meno di una piastra) o dalla particolare costruzione, che fa specializza un determinato modello all’interno di una categoria verso un utilizzo più specifico.
C’è una nota in questa analisi che è importante fare: questa classificazione non può essere troppo rigida, dato che alcune scarpe, per loro costruzione e caratteristiche tecniche, si possono posizionare anche a cavallo di più categorie. E’ il caso di alcune daily trainer veloci, che possono anche essere inquadrate come intermedie, o di scarpe considerate intermedie ma che possono essere utilizzate anche per le gare. Caratteristiche borderline, che devono essere valutate attentamente.
Non va inoltre dimenticato che la scarpa deve essere valutata anche in base alle caratteristiche di chi la utilizza: una intermedia può essere adatta per i lavori di qualità di un podista che corre con una velocità di riferimento di 5 minuti al chilometro, mentre potrebbe essere utilizzata come daily trainer per un atleta che corre in gara a 3 minuti e 30” al chilometro, con meccaniche di corsa completamente diverse tra loro.
Scarpe per corse di tutti i giorni, le daily trainer
Partiamo di modelli più diffusi tra i runner, le daily trainer. In questa categoria rientrano tutte quelle scarpe pensate per le uscite di tutti i giorni, su distanze che possono anche essere consistenti ma che in genere vengono condotte a ritmi non elevati. Calzature dalla struttura complessivamente semplice, che non prevedono l’utilizzo di piastre, votate al comfort, alla capacità di assicurare lunghe percorrenze, durata e a un certo livello di protezione.
Oggi, le daily trainer possono essere poi suddivise in due altre sottocategorie: le daily trainer considerate “classiche” e le daily trainer “maxi”.
Le daily trainer classiche
Le daily trainer classiche sono le tipiche scarpe da corsa per le uscite di tutti i giorni, facilmente identificabili per via di una intersuola con uno spessore non particolarmente elevato e per l’assenza di piastre di supporto inserite all’interno dell’intersuola.
In questa categoria rientrano sia le versioni standard per podisti neutri che quelle stabili per podisti che necessitano di un supporto specifico, per via della loro postura in iperpronazione.
Sono tipicamente scarpe pensate per durare a lungo: per questo utilizzano materiali duraturi per la parte superiore della tomaia e battistrada ben carrozzati capaci di percorrere molti chilometri.
In alcuni casi la struttura può avvicinarsi a quella delle scarpe intermedie: si tratta di daily trainer un po’ più veloci, che possono essere facilmente utilizzate anche per qualche allenamento di qualità.
Le daily trainer maxi
Le daily trainer maxi o massimaliste o maxi shoes rappresentano una categoria relativamente recente, composta da scarpe che hanno la struttura tipica delle daily trainer ma abbinata ad una intersuola molto più spessa. Possiamo considerare la soglia dei 40mm di spessore nel tallone (centimetro più, centimetro meno) come il punto di svolta di questa categoria, visto e considerato che molti modelli di questa categoria si spingono ben oltre.
Sono scarpe che offrono il meglio quando i ritmi si fanno più lenti, risultando ideali in quei contesti nei quali la corsa da tranquilla diventa rigenerante e si vogliano preservare le gambe dalle fatiche della seduta di allenamento del giorno precedente. Sono però altrettanto valide come daily trainer per tutte le tipologie di uscite lente, soprattutto per coloro che apprezzano correre con scarpe molto morbide e intersuola soffice.
Scarpe per allenamenti di qualità, le intermedie
La categoria delle scarpe intermedie si pone a metà strada tra le daily trainer e le scarpe da gara, con modelli che in alcuni casi sono più vicini alla prima categoria e in altri alla seconda. Lo spettro di opzioni a disposizione sul mercato è molto vario, con una prima distinzione data dalla presenza o meno di una piastra all’interno dell’intersuola. Cambia anche l’altezza stessa dell’intersuola, tipicamente più contenuta nei modelli senza piastra e più alta in quelle con piastra.
Scarpe da corsa intermedie senza piastra
Le intermedie senza piastra sono le classiche scarpe da allenamento, con una struttura superiore abbastanza minimalista che può ricordare quella delle scarpe da gara e una intersuola non necessariamente molto spessa, costruita con mescole più reattive rispetto a quelle adottate per le scarpe daily trainer. A differenziarle da queste ultime anche il peso, mediamente più contenuto, proprio per assicurare la maggiore reattività nel momento in cui si voglia spingere su ritmi ben più veloci rispetto a quelli del lento.
Scarpe da corsa intermedie con piastra
Le caratteristiche delle intermedie con la piastra sono di fatto le stesse che troviamo nei modelli della categoria precedente, ma con l’aggiunta di una piastra interna all’intersuola, con una funzione sia costruttiva (di stabilità) che propulsiva (sinergicamente all’intersuola).
La piastra può essere di diversa tipologia, dimensione e forma. Può essere anche in carbonio, ma più spesso costruita con altri materiali, come il Pebax o la fibra di vetro o mix differenti, per offrire un differente livello di elasticità, mobilità e risposta rispetto a quella più estrema che si ottiene dalle scarpe racing con piastra in fibra di carbonio.
Le super trainer “illegali”
Quella delle super trainer (ne abbiamo parlato ampiamente qui) è una categoria di scarpe intermedie relativamente recente nata dall’avvento di nuovi modelli che abbinano la costruzione tipica di una intermedia con una intersuola molto spessa, unita quasi sempre a una (o più) piastra in carbonio.
Sono scarpe (teoricamente) “illegali” per le competizioni, in quanto dotate di intersuola più spessa di 40mm al tallone e in alcuni casi anche di più di una piastra, che possono essere utilizzate negli allenamenti più qualificanti (per ritmo e/o per lunghezza) come alternativa alle scarpe da gara o alle intermedie con piastra, offrendo grande reattività, durata, comfort e protezione grazie alla loro costruzione particolare.
Scarpe per le gare o racing
Le scarpe da gara sono facilmente riconoscibili per via dello stile minimalista che le caratterizza, anche se negli ultimi anni la diffusione di modelli con piastra e intersuola molto spessa ha portato a significativi cambiamenti anche estetici.
Sono le scarpe più leggere presenti sul mercato, spesso con battistrada minimali e piante strette per contenere il peso, caratteristica che le rende poco adatte a chi non avesse un appoggio neutro e necessitasse di supporto.
Anche la struttura di tomaia e upper è spiccatamente votata alla velocità, adottando materiali sottili e molto tecnici, per abbinare il miglior supporto possibile al peso contenuto.
Le intersuole sono caratterizzate dall’utilizzo delle mescole più nobili e reattive. Ormai tutti principali brand propongono modelli con intersuole molto spesse, seguendo lo stile massimalista, nato proprio con le scarpe da gara e spostatosi in seguito nelle categorie delle daily trainer e delle intermedie con le super shoes.
Scarpe da gara con piastra
Anche le scarpe destinate alle gare possono essere con o senza piastra. Le scarpe da gara con piastra sono quelle più diffuse, caratterizzate dalla presenza di un’intersuola con spessore, nel tallone elevato, mediamente tra i 35mm e i 40mm (il massimo legale consentito per le gare su strada).
Sono scarpe con una struttura tendenzialmente rigida, in grado di offrire un alto ritorno di energia e con piastra tipicamente in carbonio. Una soluzione che offre una forte spinta in avanti oltre a stabilizzare la scarpa che, altrimenti, con un’intersuola così spessa e molto morbida potrebbe dare qualche problema di stabilità.
Scarpe da gara senza piastra
Le scarpe da gara senza piastra sono calzature molto più classiche nella costruzione di quelle che includo una piastra, e presentano sempre un’intersuola con schiume premium ma con spessore più contenuto.
Questa categoria di scarpe raggruppa modelli maggiormente indicati per correre distanze di gara (su strada) più brevi, come 5K e 10K, differentemente da quelle con piastra, normalmente più adatte a distanze dalla mezza maratona in su.
NB: in questo articolo non abbiamo incluso le scarpe dedicate al trail running e le chiodate per pista o cross, che presentano caratteristiche differenti e che verranno approfondite in contenuti specifici.