New Balance ha aspettato il rientro dalle vacanze estive per presentare una nuova daily trainer che prende il proprio nome da una della più belle spiagge di Creta: Balos. Ma se pensate che questo modello sia pensato solo per correre al mare, vi state sbagliando.
Fresh Foam X Balos è una daily trainer che si inserisce in una nicchia molto precisa tra le calzature di New Balance, a metà strada tra le Fresh Foam X 1080 e 880, prendendo da ognuna il meglio e mixandolo con una serie di ulteriori nuove caratteristiche che la rendono una scarpa da prendere in considerazione per chi cerca un modello divertente per le uscite di tutti i giorni.
Partiamo da tutto quello che mi ha sorpreso (molto) positivamente in tutte le prime uscite di corsa di questa fine estate.
New Balance Fresh Foam X Balos: caratteristiche tecniche e prime impressioni
Se prendete una Balos e la posate davanti a voi su un tavolo, la prima cosa che vi salterà all’occhio è l’estrema forma a “barchetta” della sua intersuola. Credo di non aver mai utilizzato una scarpa da corsa con un rocker così accentuato, sia nella zona anteriore che in quella posteriore. Appena indossate la sensazione è quella di rimanere in bilico, con il battistrada che tocca solo nella zona del mesopiede. Caratteristiche che in corsa si trasforma in un appoggio quasi naturale proprio in quella zona.
La mescola dell’intersuola è sempre Fresh Foam X, ma in una formula del tutto nuova, mista Peba, che ricorda la morbidezza della 1080, ma con un ritorno di energia decisamente superiore. È questa la caratteristica che la rende estremamente divertente nelle uscite di tutti i giorni. In effetti, la New Balance Balos è una calzatura che si presta a diverse tipologie di uscite: per i lenti di recupero quando le gambe sono stanche dopo gli allenamenti di qualità; per le corse più allegre, dove non guardare il ritmo ma lasciare scorrere i chilometri a volontà: per i variati, i fartlek e anche le ripetute in cui si cerca un buon supporto per i ritmi un po’ più impegnativi come fosse un’intermedia. Se devo pensare a un modello simile, l’unico a cui potrebbe essere paragonato la Invincible 3 di Nike.
Come tradizione delle daily trainer di casa New Balance, anche Balos presenta un drop di 6mm, con un’altezza al tallone di 38,5mm e all’avampiede di 32,5mm. Il peso però è decisamente minore rispetto alle due sorelle 1080 e 880: 262 grammi (nella mia taglia US10,5) contro rispettivamente 286 e 281 grammi.
Altro punto di forza delle Fresh Foam X Balos è l’upper: la calzata è estremamente comoda e si adatta perfettamente al piede grazie a una soluzione per la linguetta diversa da quanto presente attualmente sul mercato. È in un tessuto elastico, abbastanza spesso, con una trama che si conforma al collo del piede e, anche grazie al fissaggio laterale alla tomaia su entrambi i lati, permette di rimanere un tutt’uno con la scarpa. Soluzione simile a quella utilizzata in altri modelli con tomaie a calzino, ma che in questo caso dà un risultato decisamente efficiente.
New BalanceFresh Foam X Balos
New Balance Fresh Foam X Balos è una scarpa presentata sul mercato nel 2024, pensata per i podisti che si allenano su strada e sono alla ricerca di una calzatura per le corse di tutti i giorni. L'int...
Veniamo a quello che è stato un po’ il punto debole della Fresh Foam 1080 e che potrebbe essere anche in questo caso il tallone d’Achille di Balos: il battistrada e la sua durata. Balos (secondo quanto dichiarato da New Balance) presenta un nuovo battistrada in gomma Ground Contact in EVA, che fornisce decisamente un buon grip e sembra essere molto più durevole del NDurance delle 1080.
Sembrano essere due in realtà le gomme utilizzate: una nera, nel puntale e nella zona esterna del tallone, più dura e resistente; una grigio chiara, che copre la parte di mesopiede e avampiede e la parte interna del tallone, più morbida. Nella zona di contatto sotto al tallone, in cui l’intersuola è però esposta, si nota già un discreto consumo, come anche nella parte posteriore interna. Vedremo nel corso dei canonici 150 chilometri della nostra recensione cosa succederà…