Fateci caso, quando si corre in gara, soprattutto nelle distanze più lunghe, si tende sempre a rimanere in gruppo. C’è chi preferisce essere il treno che trascina gli altri, chi più cautamente si ritira nelle retrovie lasciando che siano altri a fare il ritmo.
Correre con qualcun altro permette di gestire al meglio l’andatura, di dosare le forze, di far riposare la mente (non quando si sgomita nel finale di gara), di rimanere motivati. E questo è anche uno dei motivi per i quali, spesso, le donne preferiscono farsi accompagnare nei loro allenamenti da runner maschi. Un po’ per sicurezza, un po’ perché più facile trovare atleti uomini più forti per le sessioni di qualità.
Lo stesso fa anche la nostra Giulia Sommi, con la quale abbiamo fatto quattro chiacchere per farci spiegare le sue motivazioni e i benefici che riesce a ricavarne.
Giulia Sommi: perché allenarsi con gli uomini (o in gruppo)
Allenarsi con gli uomini, per me, è una motivazione continua. Chiaramente corro con runner più forti, che possano comunque mantenere un ritmo gestibile, magari cinque o dieci secondi più veloce di quello che potrei fare correndo invece da sola. È una bella motivazione, un continuo stimolo per non mollare e cercare di rimanere insieme. Questo vale per me che sono una donna, ma lo stesso discorso funziona in generale per gli allenamenti di gruppo.
Correre seguendo qualcuno di più veloce permette di concludere l’allenamento con più facilità, libera la testa dalla continua concentrazione per mantenere il ritmo, focalizzata solamente nel seguire il passo di chi sta davanti.
Spesso mi capita anche di correre a parti invertite, mettendomi io davanti a tirare il gruppo come pacer. Ho il vantaggio di riuscire a mantenere un ritmo abbastanza costante, ma avere attorno altri runner che fanno affidamento sul mio ritmo, mi aiuta nel rispettare un ritmo regolare.
Quando mi preparo per una maratona è importantissimo, poi, fare i lunghi insieme a qualcun altro. Oltre che per sicurezza, non rimanendo da sola per trenta chilometri e più, avere uno o più compagni mi aiuta nel non mollare, affidandomi al loro sostegno quando sto facendo più fatica, sia fisicamente che mentalmente.
Correre insieme, uomini e donne, crea anche un’alchimia particolare: una sorta di orgoglio da parte maschile nel non essere superato da una donna, ma allo stesso tempo anche una maggiore voglia di farcela, ma senza rivalsa, da parte della donna. Un mix in grado di far dare il meglio a ciascuna delle due parti, ma senza entrare in competizione come invece si farebbe con un partner dello stesso sesso.