Lo avevamo incontrato e intervistato in occasione della Stramilano qualche settimana fa. E ancora prima di mettersi in gioco agli Europei di Roma, Pietro Arese ha mantenuto le sue promesse, stabilendo il nuovo primato italiano dei 1500 metri e superando il 3’32″78 stabilito da Genny Di Napoli nel 1990 a Rieti.
3’32″13 il tempo del campione piemontese al meeting di Oslo della sesta tappa della Diamond League (guarda tutta al gara nel video di Sky qui sotto), che ha corso una gara tutta in salita.
Partenza molto buona e primo giro in corda nelle retrovie dal gruppone guidato dal numero uno del mezzo fondo mondiale, Jacob Ingebrigtsen. All’inizio del terzo giro, però, Arese, si scontra con un avversario, perde ritmo posizioni e deve affidarsi a tutta la sua voglia di rivalsa per non mollare. Ultimo giro da sogno, in seconda corsia esterna, con uno sprint finale che lo piazza in ottava posizione ma lo incorona come il numero uno dei 1500 metri tra gli italiani.
E’ stato poi il norvegese Jakob Ingebrigtsen a vincere tuffandosi letteralmente sul traguardo: il campione Olimpico si è imposto in 3’29″74 (miglior prestazione mondiale stagionale), precedendo di tre centesimi il keniano Timothy Cheruiyot (3’29″77) e il francese Azeddine Habz (3’30″80).
“Vuol dire tanto – ha dichiarato Pietro Arse a fine gara -. Riuscire a superare una leggenda dell’atletica come Gennaro Di Napoli è qualcosa che mi è entrata dentro. Non posso che dire grazie a tutte le persone che erano con me in pista e mi hanno tenuto per mano per 1500 metri, quelle che ci sono e quelle che non ci sono più. Adesso si può ragionare per qualcosa di veramente buono: è tutto frutto della mentalità che ho sempre avuto di fare le cose un passo alla volta, senza strafare, sempre cercando obiettivi alla mia portata”.
Marcell Jacobs in ripresa
A Oslo, segnali di ripresa anche per Marcell Jacobs. Il velocista azzurro si è decisamente migliorato sensibilmente rispetto alle ultime due gare disputate a Jacksonville (10″11) e a Roma (10″07), chiudendo al quarto posto con il tempo di 10″03 (vento +0,4 m/s). Un buon segnale verso gli Europei, ma con ancora molto lavoro da fare per superare il muro dei 10 secondi.