In molti ci avevano sperato dopo le due sue ultime prestazioni alla maratona di Valencia (2h04’19”) e di Londra (2h04’15″): Kenesisa Bekele, 42 anni a giugno, correrà la sua quarta Olimpiade. Secondo le indiscrezioni riportate da ESPN ma non ancora ufficializzate, la Federazione Etiope di Atletica Leggera, poche ore dopo quella kenyana, avrebbe deciso le convocazioni nazionali per la maratona dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 e, nonostante Bekele non fosse riuscito ad ottenere un tempo inferiore alle 2 ore e 4 minuti come i primi tre maratoneti etiopi che lo precedevano in graduatoria, lo avrebbe comunque prescelto per rappresentare i colori etiopi e mettere così in scena una delle più belle sfide che la maratona potesse ancora offrire: quella con Eliud Kipchoge.
Solo un anno fa nessuno si sarebbe aspettato di poterli vedere ancora insieme a contendersi un titolo, soprattutto quello olimpico. Ma dopo la prematura scomparsa di Kelvin Kiptum, sono ancora loro i due più grandi maratoneti esistenti: Eliud Kipchoge con il secondo miglior tempo di sempre, 2h01’09”, ottenuto alla maratona di Berlino nel 2022 e Kenesisa Bekele con il terzo crono mondiale, 2h01’41”, sempre sullo stesso tracciato nel 2019.
Per Kenesisa Bekele sarà la quarta Olimpiade. Nel suo palmarés a cinque cerchi figurano già un oro nei 10.000m e un argento nei 5.000m ad Atene 2004, due ori sempre nei 5.000m e nei 10.000m a Pechino 2008. “Solo” quarta piazza, invece, nella maratona alle Olimpiadi di Londra del 2012.
Come detto, Bekele non è risultato, per crono, tra i tre migliori maratoneti durante il periodo di qualificazione per i 42K di Parigi 2024, ma la Federazione Etiope ha deciso comunque di premiarlo per la grandissima forza dimostrata nelle due prove di Valencia e Londra e per la grande affidabilità ed esperienza che richiede una sfida tattica come quella dei Giochi, su un percorso nervoso, tecnico e tutt’altro che veloce. Ancor più, dovendosi confrontare con colui che proverà la (quasi) impossibile impresa di vincere la terza medaglia olimpica consecutiva, Eliud Kipchoge.
Non è la prima volta che i due campioni si sfidano ad una Olimpiade e nelle due precedenti occasioni era sempre stato Kenesisa Bekele ad uscirne vincitore: per Kipchoge solo un bronzo nei 5.000m ad Atene 2004 e un argento a Pechino 2008, sempre alle spalle di Bekele.
La squadra olimpica di maratona dell’Etiopia
Ma l’Etiopia (che non vince la maratona ai Giochi Olimpici dal 2000 in campo maschile e dal 2012 in quello femminile) non sarà rappresentata dal solo Bekele sulle strade di Parigi. Impressionante (sulla carta, naturalmente) la forza d’urto che metterà in gioco il team africano.
A completare la compagine maschile ci saranno, infatti, Sisay Lemma, uno dei maratoneti più forti del panorama mondiale che può sfoggiare un personale di 2h01’53” ottenuto alla maratona di Valencia dello scorso dicembre, oltre ad aver vinto l’ultima maratona di Boston in 2h06’17”. E Tamirat Tola, vincitore dell’ultima maratona di New York lo scorso anno in 2h04’58” e campione del mondo di maratona 2022, considerato uno dei favoriti su un percorso tecnico e insidioso come quello di Parigi.
Il team femminile sarà invece composto dall’attuale detentrice del record mondiale di maratona (2h11’53”), Tigist Assefa, dalla campionessa del mondo 2023 Amane Beriso e dalla campionessa del mondo 2022 Gotytom Gebreslase.