C’è un video (vedi sotto) che da una settimana riempie i social e i magazine online di tutto il mondo: è quello in cui si vede il primatista cinese di maratona He Jie tagliare il traguardo della mezza maratona di Pechino “accompagnato” dai tre atleti africani, i kenyani Robert Keter e Willy Mnangat e l’etiope Dejene Hailu. Video che ha scatenato discussioni tra chi è rimasto (giustamente) esterrefatto dal comportamento antisportivo dei quattro atleti e tra chi invece non ci ha visto nulla di male, ma solo un gesto di amicizia.
Ma, come avevamo anticipato, anche la giustizia sportiva cinese e internazionale ha voluto vederci più chiaro, aprendo un indagine che, a quanto riportato il sito South China Morning Post, ha portato a un verdetto definitivo sul comportamento dei quattro atleti nel giro di pochi giorni.
Secondo quanto riportato dal magazine, infatti, il comitato che ha indagato sull’accaduto avrebbero deciso di squalificare tutti e quattro i protagonisti della vicenda per comportamento antisportivo e punire anche diverse società coinvolte nella gestione e nella promozione dell’evento, che perderanno i loro contratti sulle future edizioni dell’evento.
Il Kenyano Mnangat aveva inizialmente affermato di aver lasciato vincere He perché amici, per poi cambiare versione e sostenere che stesse partecipando alla gara come pacer. Ma la classifica finale di gara riportava Bikila, Keter e Mnangat rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto, tutti e tre registrati come come atleti effettivi e non come pacer, compito che non avrebbero potuto svolgere senza un’ufficiale approvazione da parte dell’organizzazione.
Per questo, i quattro sono stati squalificati e hanno dovuto riconsegnare medaglie e premi ricevuti.