Arriva alla sua ottava versione la Hierro, la scarpa da trail più famosa di New Balance, caratterizzata dalla famosa morbidissima mescola Fresh Foam X, con una particolare attenzione alla sostenibilità dei materiali utilizzati senza compromettere la performance.
Battistrada: 7,5
Sulla nuova New Balance Fresh Foam X Hierro v8 troviamo un battistrada con tasselli da 4,5mm realizzata in Vibram Ecostep Natural, un composto della casa italiana di Albizzate prodotto per il 90% da materiali non derivanti dal petrolio. La suola presenta la tecnologia Tractionlug anche se con un’applicazione molto minimale.
Il battistrada copre quasi completamente la pianta della scarpa eccetto per dei piccoli fori per ridurre il peso, e troviamo anche una geometria insolita dei tasselli che sono fini ed allungati disposti longitudinalmente quelli centrali, mentre su tutto il perimetro troviamo dei tasselli più grossi e squadrati.
Le performance sono buone, risulta difficile non confrontarle con quelle di una suola Vibram Megagrip che è il riferimento in questo ambito. Le performance sono simili nelle situazioni di asciutto, direi solo marginalmente inferiori a quelle del Megagrip, mentre nelle condizioni di bagnato, specialmente su rocce lisce la Ecostep Natural risulta minore ma sufficiente. Devo segnalare che ho riscontrato una notevole perdita di trazione nei terreni molli, in particolare fango e sabbiolina, che penso sia attribuibile principalmente alla disposizione e geometria dei tasselli.
Intersuola: 7
Per quanto riguarda l’intersuola troviamo un’altezza di 32mm al tallone e 24mm nell’avampiede, per un drop di 8mm, di Fresh Foam X che in questa scarpa è stata ottenuta con il 40% di materiale a base biologica.
L’intersuola risulta molto morbida per una scarpa da trail running, le sensazioni di corsa sono del tutto simili a quelle di una scarpa da strada odierna. Questa morbidezza garantisce tanta comodità, ammortizzazione e sensibilità del terreno, ma non rende la scarpa molto stabile.
Correndo su terreni compatti, o almeno non molto tecnici e sconnessi, la Hierro v8 risulta molto piacevole dando una buona sensibilità del terreno e delle sensazioni “stradali” sia che si corra con calma sia che si aumenti il passo spingendo più forte. Per quanto riguarda i sentieri più sconnessi e tecnici questa scarpa non dà grande sicurezza sia per l’instabilità dell’intersuola che per una tomaia non molto contenitiva di cui scriverò nella prossima sezione.
Tomaia: 7
La Hierro v8 presenta una tomaia abbastanza classica in mesh colorato con processo Print Dye che riduce l’utilizzo di acqua, e delle parti applicate per dare della struttura alla scarpa, rinforzare le zone più critiche e ricavare il puntale in materiale Regrind prodotto da materiali riciclati.
La tomaia è abbastanza elastica e molto comoda, ma risulta poco traspirante e soprattutto poco contenitiva specialmente in discesa. Inoltre il materiale della tomaia e della soletta tende ad assorbire e a trattenere molta acqua, anche se il drenaggio poi è relativamente veloce.
Upper: 6
Troviamo un upper composto da un tallone molto rigido e imbottito, insieme ad una linguetta elastica con un’imbottitura nella media e dei lacci molto morbidi e molto elastici. Da notare che la linguetta non è cucita ai lati e quindi tende a spostarsi leggermente verso l’esterno del piede. La linguetta è inoltre decisamente troppo lunga, questo non mi ha dato particolari problemi ma è un elemento da notare.
L’upper lavora piuttosto bene ma rimane limitato dai materiali utilizzati che sono ottimizzati per il comfort e quindi troppo elastici e morbidi per garantire il bloccaggio ideale che si nota soprattutto correndo in discesa con il piede che tende a muoversi per conto suo.
Peso: 6
La casa statunitense dichiara un peso di 318 grammi per la taglia di riferimento US9, che diventano 335 grammi nel mio US11,5. Assolutamente accettabile per una scarpa di questo tipo e soprattutto così comoda.
Un peso un po’ alto se si vuole utilizzare la Hierro v8 per lavori a ritmi più veloci, quindi è da preferire per le corse di tutti i giorni a ritmi contenuti.
Comfort: 9
Il vero punto di forza della New Balance Fresh Foam X Hierro v8 è la sua estrema comodità. Penso proprio che quello di ottimizzare il comfort sia stato uno dei principali obiettivi di New Balance.
Dall’intersuola alla tomaia non ho trovato alcun problema a livello di comodità anche in uscite sulle tre ore e mezza. Tutti i materiali sono morbidi e accomodanti permettendo di trovare il fit perfetto per il proprio prede. La Hierro v8 è una di quelle scarpe che, se utilizzata su terreni adatti, scompare completamente dal piede e ci permette di non dover pensare minimamente a cosa si indossi.
Protezione: 7
A livello di protezione troviamo un puntale quasi perfetto in quanto molto rigido e protettivo, ma che lascia scoperto il mignolino.
L’intersuola è molto ammortizzante, ma essendo così morbida non protegge bene da pietre acuminate, per questo motivo ne sconsiglierei l’utilizzo a persone non abituate o molto sensibili soprattutto su terreni ostici.
In generale la tomaia fa un buon lavoro e protegge bene dall’ingresso di detriti vari eccetto per la linguetta che essendo troppo lunga tende a trattenere qualche detrito nella parte sporgente.
Durata massima stimata: 6
Trovo un pò di difficoltà a valutare precisamente la durata di questa scarpa, quindi partirò dalla parte che prevedo sia il suo primo limite: il battistrada. Se è vero che, come detto precedentemente, le performance della mescola Vibram Ecostep Natural non si discostano drasticamente da quelle della Megagrip, lo stesso non vale per la durabilità. Dopo 150km di utilizzo molto vario su un’ampia varietà di terreni includendo anche qualche tratto su asfalto ho riscontrato un consumo della suola piuttosto consistente.
Da notare come questa mescola risulti molto più morbida di un classico Megagrip. Per questo motivo il battistrada sarà sicuramente il fattore limitante di questa scarpa che presumo possa arrivare non oltre i 500km. Per quando riguarda l’intersuola non ho riscontrato particolari segni di usura o perdita delle sue caratteristiche, ma essendo particolarmente morbida probabilmente non sarà estremamente duratura, ma sempre più della suola.
Stesse considerazione per quando riguarda la tomaia: non ho riscontrato alcun segno di usura durante il mio test, ma i materiali utilizzati non sono certo pensati e non danno l’idea di essere particolarmente resistenti e duraturi.
Rapporto qualità/prezzo: 6,5
Quest’ultima versione della New Balance Hierro ha un prezzo di listino di 160 euro, e per ora non si riesce ancora a trovare con sconti particolari.
Il prezzo non è certo basso, ma ritengo questa scarpa abbastanza unica per due motivi: gli aspetti di sostenibilità della produzione che inevitabilmente influenzano il prezzo, e la morbidezza dell’intersuola che nel panorama attuale di scarpe da trail non è facile trovare. Allo stesso tempo è difficile giudicare positivamente scarpe con durabilità bassa e prezzi in questa fascia.
Voto finale: 6,9
Per concludere la Hierro v8 è una scarpa molto piacevole e comoda che mi è piaciuta. Trovo che il suo range di utilizzo sia però abbastanza limitato.
La consiglio a chi cerca una scarpa molto comoda o molto morbida, sia per le corse di tutti i giorni che per uscite lunghe, sempre su terreni facili.
Le caratteristiche dell’intersuola mi portano a dire che sia ottima per uscire door-to-trail o uscite miste tra sentieri ed asfalto per le sue caratteristiche “stradiste”, con un grande ma: l’usura della suola, in questo caso, sarà sicuramente molto accentuata. Penso sarà facile risuolare questo modello, ma se si cerca una scarpa per quest’ultimo tipo di utilizzo, esistono altri modelli con prezzi e durate più elevate.
Infine, data la poca struttura che caratterizza Hierro v8, la sconsiglierei a chi ha problemi di stabilità o chi ha un peso importante, oltre gli 85kg.