Un ritorno ai fasti del passato per la maratona di Milano che dopo il record di iscritti alla manifestazione meneghina (8545 in tutto) ha riproposto un incredibile ed emozionante arrivo ai piedi della Madonnina per ben 6923 atleti (che non sarà record, ma sono numeri che a Milano non si vedevano da un po’ di anni). Merito, come per Roma, del grande ritorno dei runner stranieri, che hanno potuto vivere una bellissima gara con temperature primaverili ma non troppo calde (guarda qui la classifica completa della Milano Marathon e della Relay)
Erano anni che la maratona non partiva e arrivava in piazza Duomo e un po’ la mancanza si sentiva. Se i primi chilometri dopo lo sparo sono stati un po’ più complicati (ma gestiti in maniera esemplare dall’organizzazione di RCS), tutto è stato compensato dopo 42 chilometri con una finish line senza eguali e un tifo che nella ben più larga e dispersiva Corso Venezia era impensabile ricevere. Alzi la mano chi non si è emozionato…
Maratona maschile Kipkosgei, quella femminile Gebeyahu
A tagliare per primo quel traguardo è stato il kenyano Titus Kimutai Kipkosgei in 2h07’12”. Partenza a razzo con ritmo da record del mondo al primo passaggio dei 10km (29’56”), ma già rientrato alla mezza (1h03’43”). Sfida a due dal 35° chilometro tra il vincitore dell’edizione 2023 Rotich Kwemoi (poi terzo al traguardo in 2h07’52”) e Kipkosgei, dalla quale l’ultimo ne esce vincitore. Secondo posto per Raymond Kipchumba Choge (2h07’36”).
Al femminile vittoria per l’etiope Tigist Memuye Gebeyahu in 2h26’32”, seconda la kenyana Sophy Jepchirchir (2h27’12”) e terza, lontanissima, l’altra etiope Fanty Shugi Gelasa in 2h30’52”.
Niente Guinness World Record per Carmine e Gianluca, ma che tempo!
Grande prestazione per la coppia campana composta da Carmine Federico e Gianluca Russo che hanno provato l’assalto al record mondiale spingendo una sedia a rotelle detenuto dalla coppia Sean McQuaid e Riley Pathman del team Hoyt di San Diego che lo scorso anno avevano tagliato il traguardo in 2h35’26” alla Grandma’s Marathon di Duluth, in Minnesota. Il loro 2h48’57” non è bastato a segnare un nuovo primato (anche se alcuni siti dicono il contrario, nda), ma risulta come la miglior prestazione europea (ma non esiste una specialità di maratona che possa riconoscerlo), davanti anche al 2h52’39” detenuto dalla coppia spagnola Eric Roldán&Mamma, anche loro alla partenza di Milano Marathon conclusa in 3h01′.
Tra gli italiani gradino alto del podio per Giovanni Vanini, 15ma posizione assoluta e un buon 2h25’08” al traguardo. Alle sue spalle Fabio Tronconi (2h28’58”) e Simone Pessina (2h30’19”).
Tra le donne, la migliore delle italiane è stata Luz Nadine De La Cruz Aguirre, ottava assoluta in 2h52’08”, davanti a Damiana Monfreda (2h54’42”) e Serena Natolini (2h55’40”).
Oltre 1,2 milioni di euro raccolti dalle 4000 staffette della Relay Milano Marathon
Sono stati 14.964 (per 3471 team) gli staffettisti che hanno partecipato alla Milano Relay Marathon, raccogliendo fino ad oggi (ma la raccolta proseguirà fino a fine mese su Rete del Dono) oltre 1,2 milioni di euro per le 104 Onlus che hanno partecipato alla maratona. Da segnalare l’arrivo per il team vincitore del Team Tuscany Camp, di Yoannes Chiappinelli, in 2h07’50”.