Se state cercando una scarpa per correre a lungo, magari una maratona, che sia ben ammortizzata e non troppo “spinta” la seconda versione di Cloudmonster di On potrebbe essere la scelta giusta. Super ammortizzata, ma anche ben strutturata, è in grado di regalare una risposta costante anche sulle lunghe distanze, come dichiarato dalla stessa azienda svizzera.
Abbiamo avuto modo di provarla sulle strade del centro di Milano, tra Parco Sempione e il Duomo, in questa nostra anteprima.
Precisiamo che questa non vuole essere una recensione della nuova On Cloudmonster 2, ma solo un’anteprima che riassume le nostre prime impressioni in attesa di poterla testare secondo i protocolli previsti da The Running Club.
Al pari di altri modelli dell’azienda svizzera, Cloudmonster 2 è caratterizzata da tre elementi tipici della costruzione delle scarpe da corsa di On Running: CloudTec, Speedboard e Helion.
La tecnologia proprietaria CloudTec, è quella che regala la tipica forma “a buchi” dell’intersuola: un sistema di ammortizzazione e ritorno di energia che si basa sulla capacità della mescola di comprimersi ed espandersi molto rapidamente. Assorbe l’impatto, riducendo tensione e fatica e adattandosi al modo di correre di ogni runner, lavorando sia in modo orizzontale che verticale.
Helion è il nome della mescola proprietaria utilizzata da On per tutte le sue calzature: nello specifico, il composto di Cloudmonster 2 è a doppia densità, con quote pari a 35mm nel tallone e 29mm nell’avampiede per un drop complessivo di 6mm.
Speedboard è, invece, la piastra (in questo particolare caso in misto nylon) inserita all’interno dei due strati dell’intersuola: conferisce sostegno e stabilità, senza essere eccessivamente rigida e aiutando il movimento naturale della transizione durante la corsa.
On Cloudmonster 2, le prime impressioni di Paolo e Dario
Appena calzate ai piedi Cloudmonster 2 sorprendono per l’abbondante spazio: tanto per Paolo come per Dario il proprio numero standard è leggermente abbondante, tanto da far pensare che un mezzo numero in meno possa essere la scelta ideale per questa scarpa.
Si calza facilmente e la posizione del piede viene trovata in pochi istanti: sono 4 gli occhielli nei quali passano le stringhe, capaci di ben serrare anche se in generale quella delle Cloudmonster 2 rimane una calzata ampia e comoda. C’è molto spazio in anteriore per le dita, che trovano facilmente il proprio posto; la tomaia è a doppio strato, morbida ma capace di regalare una buona traspirabilità anche nelle giornate più calde.
Durante la corsa l’intersuola spicca per la risposta: a dispetto delle apparenze non è eccessivamente morbida e gommosa, ma ben sostenuta senza diventare secca. La presenza dei CloudTec anche nella parte frontale conferisce una buona efficacia anche per chi corre di avampiede, mentre lo spessore dell’intersuola è garanzia di protezione per chi corre maggiormente di mesopiede e di avampiede.
Il battistrada è provvisto di gomma dura nei principali punti di contatto, lasciando l’intersuola esposta solo nella parte centrale. Rispetto alla prima versione di Cloudmonster troviamo una scalanatura centrale meno profonda, che non lascia in vista la Speedboard e che per questo non dovrebbe portare a far incastrare sassi quando non si corre sull’asfalto.
In questa prima presa di contatto On Cloudmoster 2 ci ha stupito per la comodità e la facilità con la quale conduce nella corsa. La piastra in nylon Speedboard è molto flessibile, aiutando nella risposta senza essere nettamente percepita al piede: è un valido supporto per una scarpa destinata alle corse di tutti i giorni, grazie alla quale non è difficile incrementare il ritmo rispetto a quello tipico della corsa lenta se si vuole. Ci riproponiamo di provarla, nelle prossime settimane, con il nostro protocollo di test per una recensione dopo 150km.
On Cloudmonster 2 viene venduta ad un prezzo ufficiale di 189,95 euro, costo un po’ elevato ma allineato a quello delle scarpe concorrenti della stessa tipologia.