Eliud Kipchoge e Manchester United. Corsa e calcio. Ci aveva già provato Usain Bolt a fine carriera e in molti potrebbero aver pensato che anche l’ormai 38enne Eliud Kipchoge stia per appendere le super scarpette (da corsa) al chiodo per prendere a calci un pallone. Ma Kipchoge ha ancora molto da dare al mondo del running, ormai prossimo alla sfida con la maratona di Tokyo e successivamente a quella dei Giochi Olimpici di Parigi.
Ma Kipchoge avrà comunque molto da dare anche al mondo del calcio, dopo essere stato coinvolto – come riporta il Daily Mail – in un nuovo e interessante progetto da sir Jim Ratcliffe, fondatore e proprietario di INEOS (società inglese del campo petrolchimico), già sostenitore proprio dell’ex primatista mondiale di maratona nella sua epica impresa del 2019 in cui corse, primo ed unico, la maratona sotto le due ore, nella storica sfida INEOS 1:59.
Eliud Kipchoge è considerato il più grande maratoneta della storia e ha sempre dimostrato in ogni occasione una grande capacità di resistenza e forza mentale, oltre che fisica, ed è stato in grado di portare il running e lo sport in generale ad un livello superiore. Proprio per questa sua grande capacità, Kipchoge, insieme ad altri atleti d’élite kenyani, sarà coinvolto in un progetto, di confronto, con i giocatori della Premiere League di Manchester, non una novità in casa INEOS.
Guadagni marginali: il successo (anche) di Kipchoge
Ideatore del progetto è Dave Brailsford, braccio destro di Ratcliffe e sostenitore della filosofia dei “guadagni marginali”, gli stessi che hanno permesso a Kipchoge di toccare risultati considerati ancora, dopo la scomparsa di Kelvin Kiptum, irraggiungibili.
Kipchoge per riuscire nella sua mission impossible, oltre alla sua grande capacità atletica, aveva “preso in prestito” e sfruttato nozioni e segreti relative all’aerodinamica proveniente dall’esperienza di altre discipline seguite da INEOS, come la vela (grazie alla INEOS Britannia) e la Formula1 (grazie alla Mercedes-AMG F1), testando e applicando diversi metodi per migliorare le prestazioni (come la disposizione a triangolo dei pacer davanti a Kipchoge).
La stessa filosofia verrà utilizzata per cercare di rendere più competitivo e rilanciare il Manchester United nel mondo del calcio: sfruttare le conoscenze di altre discipline, nella fattispecie la corsa, per sviluppare quel piccolo vantaggio competitivo in grado di fare poi la differenza sul campo.
Non saranno solo la corsa e i runner kenyani al centro del progetto. Ad essere coinvolta anche la squadra di rugby degli All Blacks (sempre di proprietà INEOS) che già in passato ha utilizzato la stessa metodologia proprio confrontandosi con il mondo della corsa. Resilienza, forza mentale, capacità di fare gruppo saranno probabilmente il nuovo punto di partenza per i giocatori del Manchester United alla rincorsa di nuovi traguardi nazionali e internazionali. Ispirati da Kipchoge.