Nel corso del 2023 abbiamo in diverse occasioni parlato delle Gel-Nimbus 25 di Asics, una scarpa daily trainer adatta a un grande range di podisti, diversi per caratteristiche tecniche e peso. Inizialmente ne abbiamo pubblicato la recensione dopo 150km, mentre in seguito il confronto è stato spostato verso un vero e proprio scontro con la diretta rivale Nike Invincible 3.
Per completare l’analisi di questa scarpa, ancora molto richiesta dagli appassionati nonostante il lancio della versione Gel-Nimbus 26 previsto a gennaio 2024, ecco le nostre considerazioni del modello 25 dopo 700km di percorrenza.
Andrea Soffientini le ha infatti utilizzate ancora a lungo nelle corse lente di tutti i giorni, così da valutare la tenuta della scarpa con l’aumentare dei chilometri, soprattutto concentrandosi sulle proprietà dell’intersuola in FF Blast+.
“Arrivato a circa 500km di percorrenza – spiega Andrea nel video – ho iniziato a sentire la risposta dell’intersuola cambiare, diventando meno morbida e piacevole, oltre ad avere una spinta inferiore. I duecento chilometri corsi successivamente hanno confermato questa mia impressione, costringendomi ad alternare le Asics Gel-Nimbus 25 con altri modelli sempre dedicati alle corse lente, ma con una percorrenza complessiva inferiore e da una mescola meno usurata”.
Nessun problema di usura eccessiva nel battistrada, che ha ben tenuto, come è possibile vedere dalle immagini: nei classici punti di contatto la gomma di protezione si è ovviamente ridotta di spessore, senza però portare a problemi evidenti.
La stima finale di durata di questa intersuola, dopo la percorrenza complessiva, è quindi di circa 600km: il riferimento è un atleta con falcata di avampiede, che corre i ritmi di corsa lenta dai 4’15” ai 4’30” al chilometro. All’avvicinarsi della percorrenza massima la maggior usura avvertita da Andrea è stata nella zona dei metatarsi, dove la schiuma sembra aver perso di più il suo potere ammortizzante.
La reattività della intersuola ha subito una evoluzione meno netta rispetto alla sua capacità di ammortizzare: se in occasione della recensione a 150km Andrea aveva valutato questo aspetto dando un voto pari a 7, dopo 700km di percorrenza il giudizio è stato rivisto, calando di un punto sino ad un voto finale di 6.
Per chiudere l’analisi dell’usura dopo 700km parliamo di tomaia e upper, due componenti che non hanno presentato nessun segno di cedimento particolare: la linguetta, anche se molto sottile e traforata, non si è strappata ne scucita e risulta ancora come nuova.
In conclusione, al termine del test “long range”, il giudizio finale è di una durata massima stimata che replica quanto indicato nella recensione dopo 150km, con una rettifica del chilometraggio che scende dagli iniziali 800km agli attuali 600-700km, in funzione del peso del podista.