Con le scarpe Provision 8 Altra fornisce calzature pensate per chi ricerca la corsa naturale, forte della costruzione a zero drop, ma al contempo offrendo un supporto addizionale per chi soffre di iperpronazione. In questa nuova versione la scarpa ripropone quanto già visto con le precedenti: una struttura semplice e lineare nel design, una calzata comoda e ampia, un supporto non esasperato e una meccanica di corsa spostata verso l’avampiede tipica delle scarpe a zero drop.
Il battistrada è il classico Innerflex di Altra, molto valido nel grip. In questa implementazione vede la presenza di gomma più dura nella parte centrale, riconoscibile dal colore blu e capace di fornire un sostegno aggiuntivo in chiave antipronazione. Assieme alla conformazione laterale dell’intersuola è uno degli elementi che aiutano a stabilizzare la corsa di chi dovesse soffrire di un difetto di iperpronazione.
L’intersuola vede l’utilizzo della mescola Altra EVO, quella standard tra le attuali proposte dell’azienda americana che abbiamo visto utilizzata in altre scarpe quali ad esempio le FWD Experience recentemente recensite in questo articolo. Lo spessore complessivo è di 28mm, che non variano da tallone a avampiede per via del drop zero.
Il feedback che questa intersuola fornisce nella corsa è di tipo classico, non particolarmente morbido nel complesso: questo permette di correre agevolmente ad un ritmo un po’ più impegnato rispetto a quello della corsa lenta, mentre non garantisce a mio avviso elevata protezione quando si cerca una scarpa per le corse rigeneranti.
La struttura superiore di Provision 8 è improntata a una certa semplicità, ma questo non in chiave negativa: la tomaia a doppio strato ha punti di rinforzo superficiali e presenta una buona traspirabilità complessiva. Altra ha adottato il proprio FootShape Fit in versione standard, leggermente più stretto di quello originale ma più largo della media delle scarpe in commercio: ne deriva un buon spazio interno per le dita e una altrettanto valida comodità nella calzata.
La parte del tallone è morbida, con l’unica struttura di contenimento data dal diverso materiale della tomaia rispetto alla parte anteriore: per essere una scarpa che fornisce stabilità il tallone è lasciato mediamente più libero di quanto ci si potrebbe attendere e di questo ne beneficia il confort nella corsa. Valida anche l’imbottitura ai lati del collo del piede, mentre la linguetta non fissata lateralmente alla tomaia ha una consistenza medio alta e si rileva altrettanto confortevole.
Ho utilizzato queste scarpe per alcune uscite, totalizzando nel complesso circa 60km. Le sensazioni che ho avuto sono quelle classiche delle scarpe zero drop dell’azienda americana: corsa facile con una naturale propensione verso un impatto maggiormente di avampiede rispetto a quanto avvenga con altre tipologie di scarpe.
Quanto a ritmi le ho trovate preferibili per quelle uscite di corsa lenta più impostate verso la corsa svelta, più veloci dai 10 ai 15 secondi al chilometro rispetto al ritmo tipico della corsa lenta. Nessun problema quanto a stabilità: la struttura di sostegno con tecnologia mediale GuideRail di fatto non si avverte quasi, rendendo la corsa neutra quanto a percezione ma con la consapevolezza del suo intervento qualora dovessimo cedere con l’appoggio verso l’interno.
Per quali podisti sono consigliate? Ritengo vadano bene per chi non supera i 75Kg di peso e ha una corsa neutra o con un difetto di iperpronazione non particolarmente pronunciato. Il sistema GuideRail aiuta ma non è eccessivamente incisivo, pertanto può rivelarsi un po’ troppo poco marcato per le esigenze di chi ha bisogno di un supporto molto spinto.
Quali ritmi? Sono scarpe che ritengo vadano bene come daily trainer, quindi per le corse di tutti i giorni, ma le consiglio per chi cerca una scarpa zero drop per ritmi da un poco più veloci di quelli della corsa lenta a scendere come passo al chilometro. E’ una soluzione pensata anche per quei podisti che vogliono avvicinarsi al mondo delle zero drop senza investire una cifra considerevole: vengono proposte a 140 euro di listino, una cifra accettabile quale prezzo ufficiale pensando al panorama attuale di mercato.