Domenica 6 aprile 2025 ho corso i 10.000 metri del CDS a Rubiera, gara alla quale mi sono preparato nelle ultime settimane avendola inserita quale uno degli obiettivi per questa prima metà della stagione. Da sempre mi piace molto correre i 10.000 in pista, una delle gare che apprezzo di più. Quest’anno non mi sarà possibile partecipare agli italiani sulla distanza, per questioni logistiche, mentre la cancellazione della Night of the PBs di Londra alla quale ho partecipato nelle ultime edizioni mi ha tolto dal calendario questa gara alla quale tenevo molto.
Da questo la scelta di puntare sulla gara di Rubiera, nella quale la mia prestazione e quella degli altri atleti che hanno corso la mia batteria è stata influenzata dal forte vento. Ho chiuso la mia fatica con il tempo di 30 minuti e 53 secondi, superiore rispetto alle mie previsioni: la gara si è sviluppata sui passaggi previsti sino al km 7, poi il vento e la fatica mi hanno ostacolato accumulando nei 3 km finali il gap rispetto a quello che era il mio obiettivo.
Poco male: sono soddisfatto della condizione raggiunta e della condotta di gara, tenendo conto delle condizioni non ideali che hanno penalizzato tutti gli atleti coinvolti nella mia batteria. Ora resta da capire come sfruttare ancora questa condizione maturata per qualche impegno agonistico nei prossimi mesi: la voglia di far bene non è di certo mutata.
La preparazione a questa gara è durata, nella sua fase specifica, di fatto un mese. La scelta con il mio allenatore Rosario Lopresti è stata quella di lavorare in modo intensivo su allenamenti specifici, mantenendo una struttura con due lavori di qualità infrasettimanali e uno special block di sabato lasciando per le altre giornate le classiche uscite di corsa lenta.
Questa la struttura seguita nei due giorni di lavoro di qualità infrasettimanali:
- martedì: ripetute in pista sui 1.000 o sui 1.500 metri, con un volume complessivo di circa 8-9km
- giovedì: medio sempre in pista, con distanza complessiva entro i 12km e ritmo piuttosto sostenuto
Lo special block del sabato prevede due allenamenti nella stessa giornata, uno alla mattina e il secondo al pomeriggio. Alla mattina ho sempre corso il Lopresti’s Fartlek, un allenamento proposto dal mio allenatore che mi piace chiamare sempre con il suo nome che prevede 30 minuti di corsa divisa in questi blocchi:
- 8 minuti al medio – 2 minuti forte
- 7 minuti al medio – 3 minuti forte
- 6 minuti al medio – 4 minuti forte
Questo fartlek è sempre corso in pista, con una distanza complessiva di poco inferiore a 9,5km per i miei allenamenti di questa preparazione. La sessione del pomeriggio è incentrata su un lavoro di ripetute sui 1.500 metri, con 5 o 6 ripetizioni a seconda della giornata. Ultima settimana di scarico con solo corse lente e adirittura, per me un evento quasi straordinario, la scelta di riposare completamente il giorno prima della gara.

La gara di Rubiera è stata anche occasione per calzare ai piedi le nuove Nike Dragonfly 2 Elite, scarpa chiodata che si differenzia dalle Dragonfly usate in precedenza per la presenza di una piastra in carbonio abbinata a una sottile intersuola in ZoomX. Questa scelta ha portato Nike a inserire 4 chiodi fissi non sostituibili, soluzione che rende queste scarpe utilizzabili di fatto solo in pista: lo spessore massimo è di 20mm, così da renderle utilizzabili secondo i regolamenti internazionali in pista.

Il feeling in corsa è stato indubbiamente molto valido: mi sono subito trovato molto bene, così come del resto era stato per le precedenti versioni quando le ho calzate in gare sulle tipiche distanze della pista. Il peso di questa nuova versione di fatto non cambia, sempre molto contenuto, e con esso la reattività e l’aggressività che solo scarpe chiodate di questo tipo sanno offrire.