Quale scarpa si deve indossare per correre una ultramaratona su strada? Come già detto per quello che riguarda l’allenamento e la sua pianificazione, anche nella scelta delle scarpe si possono tracciare delle analogie tra maratona e Ultramaratona. Il punto di partenza è quindi quello della scarpa che viene tipicamente indossata per correre una maratona, con alcune differenze che tengano conto della distanza incrementata.
Chi quindi è solito correre una maratona con una scarpa daily trainer continuerà ad utilizzare una scarpa di questa categoria anche in Ultramaratona; lo stesso vale per chi invece corre una 42km con una scarpa racing dotata di piastra in carbonio. Se parlando di Ultramaratona da 50km di fatto si può mantenere la stessa scarpa che si utilizza in maratona, aumentando la distanza di gara è consigliabile intervenire mantenendo la categoria della scarpa ma osservando alcune accortezze che faranno propendere verso un modello al posto di un altro.
Daily trainer
Per le scarpe della categoria daily trainer, quelle che la maggior parte degli atleti impegnati in una Ultramaratona andrà presumbilmente ad indossare, il consiglio è di optare per quelle che siano dotate di una intersuola più morbida e spessa così da assicurarsi maggiore protezione e comfort con il passare dei km.

Un po’ tutti i produttori hanno soluzioni che rientrano in questa tipologia di scarpe, in alcuni casi con modelli specifici appartenenti alla categoria delle maxi daily trainer. Se prendiamo come esempio la gamma di scarpe Brooks, se la distanza di gara è molto elevata il consiglio potrebbe essere quello di optare per il modello Glycerin Max al posto di quello Glycerin 22. Entrambe sono scarpe da poco disponibili sul mercato e basate sulla stessa tipologia di intersuola DNA Tuned, con la prima che ha uno spessore complessivo ben superiore e per questo in grado di offrire maggiore morbidezza e comfort pur a fronte di un peso superiore.
Carbonio si o no
Se utilizzate abitualmente scarpe racing con piastra in carbonio per le vostre maratone potete tranquillamente continuare ad utilizzarle anche in Ultramaratona: sarete presumibilmente atleti veloci, in grado quindi di avere un passo al km sostenuto anche su distanze così elevate.

Anche in questo caso il consiglio è quello di rivolgersi verso soluzioni che abbiano una intersuola spinta sino al massimo legale con mescola particolarmente morbida e reattiva, lasciando alla maratona le scarpe racing più spinte in termini di peso. Anche in questo caso un esempio pratico può essere utile e lo facciamo osservando la gamma di scarpe Hoka: se il modello Rocket X2 è utilizzato da molti podisti per le proprie maratone, per le Ultramaratone la scelta tra le scarpe di quest’azienda deve cadere sul modello Cielo X1 che a parità di mescola iper reattiva e di piastra in carbonio vanta una costruzione più adatta a una distanza di gara molto elevata.
Una intermedia può essere la scelta migliore?
Pensando alla distanza di gara e al connubio tra protezione e prestazioni la scelta di una scarpa intermedia potrebbe rilevarsi vincente in ottica Ultramaratona. Del resto molte delle più recenti scarpe di questa categoria sono ben più vicine alle scarpe racing con piastra in carbonio di quanto non lo siano alle classiche daily trainer.
Anche in questo caso sono da preferire, all’aumentare della distanza di gara, scarpe che abbiano una intersuola particolarmente abbondante eventualmente abbinata ad una piastra che non deve necessariamente essere in carbonio. Queste scarpe raggiungono livelli di peso più contenuti rispetto a quelli delle daily trainer, senza toccare i picchi minimi di quelle racing con piastra in carbonio.

Per questo motivo possono essere una scelta valida soprattutto per coloro che corrono a un buon ritmo e vogliono indossare una scarpa che aiuti a spingere, senza al contempo avere evidenti limitazioni in termini di comfort complessivo.
Mezzo numero in più?
Da ultimo, possiamo domandarci se valga la pena utilizzare una scarpa che sia di una taglia mezzo numero superiore al nostro standard. La risposta è si, proprio in virtù del quantitativo di km che viene corso e di un presumibile anche lieve rigonfiamento del nostro piede con il passare dei km. Questo è ancora più consigliato se la nostra scarpa standard da maratona è particolarmente “giusta” quanto a numero, lasciando poco spazio a disposizione alle dita.
Del resto, pensare di correre una Ultramaratona senza particolari problemi muscolari ma con un fastidio al piede e alle dita dato da scarpe strette è qualcosa che è bene evitare in partenza: una scarpa leggermente abbondante davanti vi aiuterà ad evitare questo tipo di inconvenienti.