In occasione del The Running Event di Austin, insieme a Floriano Macchione, brand manager di Diadora, e Gianluca De Bona, designer dell’azienda italiana, abbiamo avuto modo di vedere le nuove daily trainer Diadora per la stagione 2025.
Parliamo nello specifico del modello Diadora Atomo Star, presentato ufficialmente questa settimana, che andrà a a sostituire le Atomo V7000, modello che abbiamo indossato e recensito negli scorsi mesi, in entrambe le vecchie versioni, sulle pagine di The Running Club.
Questa non vuole essere una recensione della nuova Diadora Atomo Star, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata al The Running Event di Austin in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club. I contenuti sono stati registrati a Austin lo scorso mese di novembre, restando sotto embargo sino a questi ultimi giorni. A questo indirizzo potete trovare la nostra recensione della scarpa dopo i canonici 150km di percorrenza.
Come per Atomo V7000, anche il progetto Atomo di Diadora vede lo sviluppo e la produzione di scarpe da corsa che riportino la cultura italiana e il DNA Diadora nel mondo. Atomo Star, nello specifico, prende ispirazione dalla Mytho Star 2, una scarpa del catalogo Diadora degli anni 2000 ed è completamente sviluppata e prodotta in Italia.
Con Atomo Star Diadora vuole proporre una propria interpretazione del concetto di super trainer, abbinando le esigenze di chi ricerca una scarpa maxi per le corse di tutti i giorni unita però anche alla voglia di spingersi verso ritmi più veloci.

L’altezza dell’intersuola è di 40mm nel tallone, e sfrutta le caratteristiche di AnimaN2, mescola di tipo supercritico, già adottato nella gamma Diadora per Frequenza, modello intermedio pensato per le tempo run.
Nella implementazione specifica di Atomo Star la schiuma è stata resa leggermente irrigidita, per adattarsi meglio alle esigenze di una corsa su distanze più lunghe, fornendo allo stesso tempo un sostegno leggermente superiore.

Proprio per fornire migliore supporto nelle lunghe distanze, il design della scarpa è stato ottimizzato scavando maggiormente la parte esterna e allargando leggermente quella interna, così da incrementare il sostegno complessivo. Attenzione al confort è stata riposta nei materiali scelti per la linguetta e per la tomaia, con una buona imbottitura complessiva e un mix tra microfibra e nuovi materiali innovativi.