Dopo aver portato le Gel-Nimbus 27 all’abituale traguardo dei 150 chilometri per la nostra recensione (guarda qui), abbiamo portato la nuova maxi daily trainer di Asics al secondo step, quello del long range dei 400 km.
Stiamo parlando di quella che potremmo definire la terza edizione della nuova generazione di Gel-Nimbus. Con la versione 25 di Gel-Nimbus presentata due anni fa, Asics aveva introdotto un netto cambiamento della scarpa trasformandola a tutti gli effetti in una proposta della categoria maxi tra le scarpe per le corse di tutti i giorni. Nella versione 27 la sostanza non è cambiata, con marginali aggiustamenti che ha migliorato quanto proposto con le edizioni 25 e 26.
Al termine della nostra recensione dopo 150 km Asics Gel-Nimbus 27 ci aveva nuovamente convinto, riproponendo tutte le buone qualità già evidenziate nelle precedenti edizioni. Una scarpa adatta ad un ampio range di podisti grazie all’abbondante intersuola inserita, adatta anche per quelli più pesanti, ma che non soffrano di problemi di iperpronazione.
Dopo oltre 400 km di utilizzo posso dire che quanto di positivo abbiamo evidenziato nella prima recensione è pienamente confermato: con il passare dei chilometri percorsi Nimbus 27 ha mantenuto le proprie caratteristiche in termini di risposta, con l’intersuola in FF Blast+ ECO che ha sempre offerto un buon connubio tra supporto e morbidezza. Ricordiamo come in Gel-Nimbus 27 Asics sia intervenuta aumentando le quote di 2 mm rispetto alla versione 26, portandole a 43,5 mm nel tallone e 35,5 mm nell’avampiede, con un drop invariato pari a 8 mm. Non è cambiato nemmeno l’inserto in PureGel sotto il tallone, un aiuto ulteriore in termini di morbidezza.

Il battistrada ha mantenuto le sue caratteristiche di base, con un’usura molto omogenea che lascia ben in vista le scanalature e garantisce una presa sempre efficace. Ci sono solo due punti di sfregamento più netti, quelli tipici della mia falcata, nella parte esterna del tallone della scarpa sinistra e sempre all’esterno tra mesopiede e avampiede in quella destra: nulla di eccessivo o preoccupante, ma semplicemente la classica usura che registro in tutte le scarpe, anche a chilometraggi ben inferiori.
La tomaia ha mantenuto una buona struttura, continuando ad offrire buon confort anche durante le uscite sotto la pioggia che hanno caratterizzato parte di questo test di lunga durata. Segni di usura non pervenuti.

Nel corso del test di lunga durata ho utilizzato Gel-Nimbus 27 come scarpa daily trainer classica, apprezzandone le quote maxi che mi hanno sempre permesso di arrivare a fine sessione di allenamento con le gambe riposate.
I ritmi sono stati quelli classici della corsa lenta, con alcune piccole progressioni nelle giornate in cui ho voluto velocizzare il ritmo. Come già evidenziato, anche in questo caso Gel-Nimbus 27 riesce a comportarsi bene, potendo essere sfruttata anche per le corse un po’ più veloci dei lenti di tutti i giorni e nei rigeneranti senza evidenti limiti.
Ho anche indossato Gel-Nimbus 27 per un lungo di 34 km in preparazione maratona. Il peso si è fatto sentire rispetto all’utilizzo di una scarpa più veloce, ma ho terminato il mio allenamento senza aver accumulato una stanchezza eccessiva e, soprattutto, senza dolori vari e pesantezza generale nell’uscita di corsa lenta fatta il giorno successivo.
In commercio dall'anno 2025, Asics Gel-Nimbus 27 è una scarpa pensata per chi corre su strada e cerca una calzatura adatta alle corse di tutti i giorni e per le sucite di lento. L'intersuola in FF-Bl...
Al termine di questo periodo di test di lunga percorrenza il giudizio finale resta di fatto invariato rispetto alla prima recensione: Asics Gel-Nimbus 27 è una delle ultime daily trainer maxi presentate sul mercato in grado di fornire un buon connubio tra confort e protezione. Si adatta a tutti i podisti, dai più leggeri a quelli di peso più elevato, grazie all’abbondante intersuola presente. Può tranquillamente arrivare ad una percorrenza di 800 km nei podisti più leggeri mantenendo le proprie caratteristiche di base e senza che battistrada, tomaia e intersuola cambino il proprio comportamento.