“Zen” è una parola giapponese che significa meditare, pensare. Deriva dal nome di una setta buddista giapponese che segue la meditazione come stile di vita, riducendola all’essenziale e prediligendo ciò che fa stare bene. La stessa filosofia, traslata nel mondo della corsa, del nuovo modello Mizuno, la Neo Zen.
A primo impatto si potrebbe considerare Neo Zen la sorella minore di Neo Vista, scarpa intermedia sempre di Mizuno (guarda qui la recensione completa), più bassa e senza piastra, con linea, design e struttura molto simili, e che la stessa Mizuno indica adatta sia per le corse lente di tutti giorni, sia per quelle un po’ più allegre.
Nel corso della mia prova su strada, le ho utilizzate esattamente per queste uscite, tutte comprese tra i 15 e i 30 chilometri, correndo a ritmi compresi tra 3’30’’ e 4’50’’ al chilometro.
I chilometri corsi sono stati più dei 150 canonici, perché l’ho trovata estremamente valida e la perfetta candidata per la recensione long range, per valutarne al meglio durata e reattività sul lungo periodo.
Battistrada: 7,5
Il battistrada di Mizuno Neo Zen è identico a quello di Neo Vista, in gomma dura X10, che ricopre tutta la superficie dell’intersuola. Presenta qualche intaglio per aumentare l’aderenza che in generale è più che buona sia su asfalto che su pista bianca; meno valido, invece, il grip sul bagnato viscido, dove il battistrada tende a perdere aderenza.
E’ presente qualche normalissimo piccolo segno d’usura nelle zone di maggior consumo dopo gli oltre 150 km di test, nulla che possa far pensare però ad una ridotta durata nel tempo.
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Intersuola: 9
L’intersuola è alta 40 mm nel tallone e 34 mm nell’avampiede, per un drop di 6 mm. La mescola è composta interamente da Enerzy NXT, una schiuma supercritica con azoto infuso. La stessa mescola la troviamo anche nella parte superiore del modello Mizuno Neo Vista, modello che presentava anche una piastra in fibra di vetro che qui invece manca.
Molto interessante la scelta di utilizzare per tutta l’intersuola una mescola top di gamma come Enerzy NXT, pur in presenza di una scarpa che a tutti gli effetti rientra nella categoria delle daily trainer.
Ho decisamente apprezzato la sensazione al piede che questa intersuola è capace di offrire: il feedback che si avverte è quello di avere una mescola molto morbida e ammortizzata, capace però di dare anche un ottimo ritorno di energia che permette di correre sempre in scioltezza.
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Tomaia: 9
La tomaia è in maglia monostrato, a calzino. Questa soluzione di solito non mi esalta particolarmente, mentre su questa calzatura l’ho trovata molto funzionale, anche grazie al sistema di allacciatura, cambiato rispetto a quello di Neo Vista, diventando più tradizionale e con occhielli rinforzati.
Durante la corsa la tomaia rimane molto avvolgente senza costringere il piede: anche in curva non cede all’esterno, caratteristiche (negativa) che accumuna normalmente i modelli con questa tipologia di tomaia.
In questo periodo di piogge ho apprezzato anche la sua velocità di asciugatura, anche lontano da fonti di calore. In termini di vestibilità è consigliato di optare per il tipico numero utilizzato nelle scarpe da corsa.
Upper: 8,5
La struttura superiore di Mizuno Neo Zen ricorda molto da vicino quello del modello Neo Vista, pur se con alcune significative differenze. Nella parte posteriore è presente un invito nel tallone che facilita la calzata della scarpa, unitamente ad un accenno di conchiglia che offre quella stabilità che permette di avere più confidenza con le curve più strette.
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La linguetta in tessuto è praticamente il proseguimento della tomaia. Rispetto a quella di Neo Vista non si arriccia quando si allacciano le stringhe, grazie al passaggio dei lacci direttamente negli occhielli ricavati dalla tomaia, rispetto al vecchio sistema con tiranti.
I lacci invece sono rimasti invariati e non hanno creato nessuno problema, anche utilizzando il solo semplice nodo. Nel confronto con Neo Vista è evidente come le modifiche introdotte nell’upper di Neo Zen siano tutte nella direzione di un miglioramento complessivo.
Peso: 8,5
La scarpa nella taglia US9,5 pesa 245 grammi, valore inferiore di circa 20 grami rispetto a Neo Vista. Dire che il peso inferiore si senta durante la corsa sarebbe forse eccessivo. Quello che si percepisce è che si tratta di una scarpa leggera ed è un punto a favore soprattutto nell’utilizzo per le corse più lunghe.
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Ritorno di energia: 9
La mescola utilizzata in Mizuno Neo Zen è una delle più sofisticate dell’azienda giapponese, superata solo dalla versione XP adottata nella Rebellion Pro 3 che risulta essere ancora più performante.
Come detto precedentemente l’intersuola si schiaccia molto ma offre come ritorno una spinta continua, rendendo la corsa fluida e dinamica. La mancanza della piastra si fa sentire solo spingendosi su ritmi più veloci dei 3’40”-3’30” al chilometro, passo decisamente ben superiore rispetto quello per il quale è stata pensata una daily trainer come Neo Zen.
Comfort: 9
La costruzione di Mizuno Neo Zen è incentrata sulla tomaia a calzino, davvero ben realizzata in questa versione. Non si ha mai la percezione che il piede possa “scivolare”: lo spazio nell’avampiede, soprattutto in lunghezza, è abbondante e questo contribuisce a offrire ancora più agio nelle corse lente.
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La mescola oltre ad essere reattiva è davvero anche molto morbida, si schiaccia tanto offrendo una buona sensibilità. Allo stesso tempo fornisce la sensazione di correre sulle nuvole, coccolati ad ogni passo, terminando ogni corsa con piedi e gambe riposate.
Durata massima stimata: 8,5
In quanto a durata, è possibile ipotizzare un utilizzo di almeno 600 km e, se la mescola dell’intersuola non dovesse indurirsi nel tempo, potrebbe arrivare anche 800 e più chilometri. Come già detto la nostra intenzione è di mettere subito alla prova Mizuno Neo Zen sulla lunga distanza, utilizzandole nelle prossime settimane in un test long range che dovrebbe darci ulteriori indicazioni sulla loro possibile durata.
Prezzo: 9
Mizuno Neo Zen è proposta ad un prezzo di 150 euro, una cifra oggettivamente molto conveniente (guarda le migliori offerte nella nostra sezione scarpe) tenendo conto delle caratteristiche di questo modello e delle proprietà dell’intersuola utilizzata.
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Un costo che rispecchia quello della maggior parte delle daily trainer in commercio, spesso con mescola in EVA tradizionale, ben differente come risposta e piacere di corsa rispetto all’Enerzy NXT adottato nelle Neo Zen.
Voto finale: 8,7
Mizuno Neo Zen si è rivelata essere una vera sorpresa, una scarpa adatta alle corse di tutti i giorni per un po’ tutti i ritmi fino a un passo di 3’30’’ al chilometro. Di fatto, un modello tuttofare, con il quale potersi divertire in tutte le uscite di lento, rigenerante o di scarico, ma anche per potersi spingere su ritmi un po’ più veloci, e capace anche di supportare quando si vuole fare qualche allenamento più strutturato.
In commercio dall'anno 2025, Mizuno Neo Zen è una scarpa pensata per chi corre su strada e cerca una calzatura adatta alle corse di tutti i giorni e per le sucite di lento. L'intersuola in Enerzy NXT...
Una risposta molto valida anche per le distanze più lunghe, grazie alla leggerezza e alla comodità che la fanno emergere come una scarpa adatta ai lavori più impegnativi e funzionali alla maratona.
Mi sento di consigliare questa scarpa anche agli atleti più pesanti, magari sfruttandola maggiormente per gli allenamenti più veloci piuttosto che per le uscite di tutti i giorni, onde evitare di soffrire, ai ritmi più blandi, la morbidezza della suola.
Per chi invece ha un peso più contenuto Neo Zen si è rivelata, a sorpresa, una scarpa ideale su un po’ tutti i ritmi, in grado di far riposare davvero le gambe nelle corse rigeneranti a ritmo più blando.