Gennaio e soprattutto febbraio sono i mesi in cui si concentrano la maggior parte di mezze e maratone che si corrono in Giappone. E ogni anno, come un almanacco, vengono segnalati risultati pazzeschi registrati proprio in queste manifestazioni.
Nel 2025 è (nuovamente) il turno della Kagawa Marugame International Half Marathon, già sede di numerosi “record di massa” nelle stagioni passate e ritenuta una della gare più competitive al mondo, capace di attrarre atleti provenienti non solo dal Giappone ma da ogni Paese.
Già il fatto che a vincere la mezza sia stato il vincitore dell’ultima edizione della London Marathon, Alexander Mutiso Munyao in 59’17”, fa capire quale sia il livello generale. Insieme al campione kenyano, sotto l’ora hanno corso altri tre atleti, tra cui il giapponese Tomoki Ota, che ha stabilito un nuovo record nazionale in 59’27”. Ma non è tutto qui…
24 atleti hanno corso in meno di 1h00’59”.
82 atleti hanno corso sotto l’1h01’59”.
133 atleti sono arrivati al traguardo in meno di 1h02’59”.
169 atleti hanno tenuto un ritmo sotto l’1h03’59”.
192 atleti sono stati sotto l’1h04’59”.
Tatsuya Oono, runner giapponese, risulta 339° in classifica (ultimo degli atleti resi noti) in 1 ora e 12 minuti.
Numeri che che hanno dell’incredibile. Soprattutto perché poi non esiste un eguale riscontro di forza giapponese ad altissimo livello. Ma risultati che rispecchiano il modello di allenamento del Paese nipponico, dove sono in tantissimi i runner che si preparano per affrontare gare di fondo (basti pensare al grande risalto delle gare di Ekiden) correndo moltissimi chilometri. Un classico riferimento per i runner giapponesi sono i 1000 km… al mese.
Sforzo fisico supportato da un grande sforzo mentale, da sempre punto di forza delle discipline orientali.