On Cloudboom Echo 3 e Cloudboom Strike sono le due scarpe racing per eccellenza del brand svizzero. Due modelli molto reattivi, con caratteristiche molto simili, ma che si differenziano in qualche dettaglio. Una calzatura molto aggressiva la prima, adatta soprattutto agli atleti più performanti ed evoluti, una super racer un po’ più democratica e destinata alle distanze più lunghe la seconda.
Le abbiamo già analizzate nel dettaglio, ognuna con la propria recensione (qui la On Cloudboom Echo 3 e qui la On Cloudboom Strike), e in questo articolo vogliamo metterle a confronto, punto per punto per estrapolarne i pro e far capire ancora meglio a quale tipologia di runner sono più adatte e per quale utilizzo specifico.
Battistrada
Se il battistrada della Cloudboom Echo 3 è ottimo, non eccessivo e offre un buon grip un po’ su tutte le superfici, anche su strade sdrucciolevoli e sul bagnato, Cloudboom Strike non è allo stesso livello. In questo caso la gomma è meno aggressiva, più liscia e meno precisa, adatta esclusivamente per asfalto o pista, su percorsi che abbiano pochi cambi di direzione.
Intersuola
L’intersuola è praticamente la stessa, Helion HF, la mescola più reattiva dell’azienda svizzera, come anche la Speedboard in fibra di carbonio. 37mm nel tallone, 28mm nell’avampiede e un drop di 9mm per Echo 3, 39,5mm nel tallone e 35,5mm nell’avampiede e un drop pari a 4mm per Strike. Cambia totalmente la sensazione al piede.
Se nella Cloudboom Strike viene esaltata la morbidezza della schiuma, molto più abbondante, nella zona dell’avampiede, la sensazione con la Echo 3 è di avere una struttura decisamente più dura sia ritmi più lenti che a quelli più spinti. La reattività è comunque molto simile, anche se personalmente preferisco maggiormente il ritorno dato dalla Cloudboom Echo 3 in spinta. Come detto, però, a livello di ammortizzazione vince facilmente Strike, uan scarpa decisamente più facile e adatta a un maggior numero di runner, proprio come ricercato da On.
Tomaia e upper
In entrambi i modelli la tomaia è un plus della scarpa. Mentre in Cloudboom Echo 3 è molto minimal, leggermente plasticosa e con una conchiglia abbastanza strutturata per una scarpa da gara, caratteristica che la rende molto stabile, in Cloudboom Strike il mesh è ultraleggero e decisamente traspirante e trasparente, ma con una conchiglia praticamente assente. E soprattutto l’assenza di un po’ di imbottitura nella zona del tendine di Achille, fattore che potrebbe dare fastidio a qualche runner con particolare conformazione del piede che tende a sfregare sul posteriore. Caratteristica che stride un po’ con la sua vocazione di scarpa “popolare”, ma che è comunque da considerarsi un plus.
I lacci necessitano di un confronto a sé. Entrambe i modelli utilizzano lacci molto sottili con una parte in silicone che dovrebbe aiutare il grip e la tenuta. Nel caso della Strike qualche problema in più lo abbiamo avuto, ma con un triplo nodo la problematica è stata risolta.
Infine, le due linguette sono molto differenti tra di loro. Molto più protettiva e fissa, bloccata ai lati, quella di Cloudboom Echo 3, che permette di infilare il piede e allacciare subito le scarpe. Sempre fissa, con cuciture sfalsate, ma decisamente più leggera e racing quella di Cloudboom Strike, che chiede solo un po’ più di attenzione nell’arricciatura quando si legano le stringhe.
Peso
Sono 10 i grammi che separano le due On: 210 grammi, nel mio numero US9,5, circa per le Cloudboom Strike e 220 grammi per le Echo 3, nonostante la mescola sia di quantità inferiore. In questo caso specifico, sono gli altri elementi della scarpa a pesare maggiormente, come la zona tallonare e la struttura della tomaia. Comunque un peso irrisorio che non incide assolutamente nell’utilizzo in gara.
OnCloudboom Strike
On Cloudboom Strike è una scarpa veloce adatta alle gare, che può essere anche utilizzata per gli allenamenti di qualità, con intersuola in Helion HF. Ha un'altezza al tallone 39.5mm e all'avampied...
Comfort
A livello di comfort, Cloudboom Echo 3 ha un’impostazione molto rigida, come se si corresse su dei binari. Molto strutturata (per essere una scarpa da gara), molto dura e non permette al piede di cedere in alcuna direzione, anche grazie all’altezza inferiore dell’intersuola. Ma è anche meno morbida…
Per chi cerca una scarpa racing che sia anche confortevole e ammortizzata, Cloudboom Strike è quasi imbattibile. Caratteristica che la rende preferibile come scelta per chi cerca un po’ più di aiuto dalla scarpa quando le gambe sono stanche.
Reattività
On Cloudboom Echo 3 è una scarpa racing pura: spinge, si fa spingere, quasi come una chiodata, che soprattutto si trasforma quando si corre forte. Una scarpa che quando si ha la gamba è in grado di dare quello spunto in più per superarsi.
Diverse le sensazioni delle Cloudboom Strike, soprattutto in allenamenti di qualità, quando le gambe sono sempre molto reattive e al massimo sforzo, quasi non fosse in grado di dare un po’ di più. In gara è sicuramente meno aggressiva rispetto alla sorella Echo 3, molto più naturale, in grado di sostenere lo sforzo finché si ha la forza per spingere.
Durata massima stimata
Personalmente sono già al terzo paio di Cloudboom Echo 3, sia perché è una delle scarpe da gara con cui mi sono trovato meglio per il mio modo di correre e interpretare le gare, sia perché comunque è un modello che non ha una durata esagerata. 220/250km corrispondono al suo ciclo di vita, quindi anche un po’ meno rispetto ai 300km canonici per una super scarpa racing, anche se poi è sempre possibile convertirle per le sedute di allenamento di qualità un po’ meno spinte. Cosa che corrisponde a quanto dichiarato dalla stessa On: quattro maratone (quindi circa 200 chilometri).
Decisamente più duratura la Cloudboom Strike, meno estrema nell’utilizzo e anche nel consumo di tutti i materiali che la compongono.
Rapporto qualità/prezzo
In questo caso, non considerando il prezzo di lancio (240 euro per Echo 3 e 280 euro per Strike) ma l’attuale costo sul mercato (guarda nella nostra sezione scarpe tutte le offerte) On Cloudboom Echo 3 ha un costo decisamente più abbordabile e conveniente.
OnCloudboom Echo 3
On Cloudboom Echo 3 ha un'intersuola in Helion HF e una piastra in Carbonio. È una scarpa veloce adatta alle gare, che può essere anche utilizzata per gli allenamenti di qualità. Ha un'altezza al t...
Conclusioni
Entrambe le scarpe sono “due pezzi da novanta” nell’ambito delle super scarpe da gara. Non ho mai nascosto la mia personale preferenza (per le mie caratteristiche di corsa) per la On Cloudboom Echo 3 di cui ho consumato ben tre paia. Un modello quasi perfetto in tutto, trazione, stabilità, spinta…
Più riposante e meno estrema Cloudboom Strike, una calzatura che si adatta bene a tutte le distanze dai 5 chilometri fino alla maratone (e forse oltre) e che è alla portata di tutte le tipologie di runner amatore.
Quale scegliere quindi? Chi ha una corsa più da avampiedista, che magari è anche abituato a correre in pista con le scarpe chiodate, che cerca una scarpa aggressiva, la risposta è Cloudboom Echo 3. Per chi, invece, preferisce una scarpa più morbida, comunque veloce, ma meno estrema, la scelta naturale è Cloudboom Strike.