Topo Athletic è un brand americano, da qualche anno presente anche nel mercato italiano, che produce scarpe per la corsa su strada e da trail running, pensate per quei podisti che amano un approccio naturale e poco invasivo, caratterizzate da un drop zero o molto ridotto (tipicamente di 5mm) e una calzata molto ampia nell’avampiede, con le dita libere di muoversi e dare un maggior apporto nella spinta e nella stabilizzazione del piede.
Al The Running Event di Austin abbiamo avuto la possibilità di vedere in anteprima alcuni dei modelli che saranno lanciati sul mercato nel 2025, tra cui Atmos, daily trainer maxi che abbiamo testato nei mesi scorsi, ma soprattutto il suo omologo, Aura, modello stabile, che presenta alcune innovazioni tecniche che permettono di avere più protezione per quei runner che hanno qualche difetto di iperpronazione.
Questa non vuole essere una recensione della nuova Topo Athletic Aura, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata al The Running Event di Austin in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
Topo Athletic Aura presenta la stessa mescola in ZipFoam di Atmos e le stesse misure: 38mm di altezza nel tallone e 33mm nell’avampiede, per un drop di 5mm.
La differenza più evidente tra Aura e Atmos è nella zona posteriore. In Aura la schiuma ZipFoam è presente in due diverse colorazioni, che indicano una differente composizione della mescola, più densa nella parte sotto al tallone proprio per fornire maggiore supporto ai quei runner che ne necessitano. Il risultato è una maggiore tenuta interna della scarpa che non lascia cedere in maniera eccessiva il piede, senza però perdere quell’approccio naturale cercato dai quei runner che scelgono Topo.
Approccio utile anche per quei podisti con appoggio neutro che nelle uscite di allenamento più lunghe e impegnative perdono parte di stabilità e cercano un aiuto tecnico dalla propria calzatura.
Per il resto, nella parte struttura superiore, Topo Athletic Aura è identica a Atmos sia nella costruzione della tomaia che dell’upper: linguetta imbottita e abbastanza tradizionale con due asole per il passaggio dei lacci, che sono piatti e leggermente elastici, mesh traspirante e con una piccola parte di rinforzo in più all’interno del piede, per garantire un maggiore grado di stabilità. Infine, nella zona posteriore un collare rigido, ma non troppo, con un collarino alla base del tallone, sempre per aiutare il sostegno del piede nella fase di rullata.
Aura sarà disponibile a partire da gennaio 2025, ad un costo di 160 dollari, per tutti quei runner pronatori, ma non solo, fino agli 85 chili di peso, che cercano una daily trainer per le uscite di tutti i giorni più tranquille, ma che vogliono anche una scarpa capace di assistere nelle sedute un po’ più allegre.