Di Asics, Novablast è l’unica daily trainer che ho avuto il piacere di utilizzare per i miei allenamenti fin dalla prima versione del 2020 e che fin da quel primo modello ha mantenuto una configurazione e una struttura sempre molto simile e lineare, con un cambiamento in ogni nuova versione in cui sono stati aggiornati materiali e tecnologie, ma lasciando invariata la sostanza di questo modello.
Interessante anche che il prezzo in cinque anni non sia praticamente variato, passato dai 140 euro del 2020 ai 150 euro di quest’ultima quinta versione.
Cosa caratterizza la Asics Novablast 5 è presto detto: la geometria tipica dell’intersuola di questo modello, caratterizzata da un drop alto (inizialmente 10mm ora 8mm) e da un design accattivante e aggressivo, ma soprattutto la sua inclinazione a trasformarsi in scarpa più veloce, a cavallo tra una tradizionale daily trainer un’intermedia.
Nelle ultime settimane l’ho praticamente sempre calzata in tutte le mie uscite di allenamento tra i 14 e 25 chilometri, in sedute di lento, tempo run, progressivi e variazioni, sempre su asfalto e purtroppo anche con molta pioggia, per un totale di oltre 170km. Ma vediamola nel dettaglio, confrontandola anche con la quarta versione, con la quale lo scorso anno avevamo raggiunto i 450 chilometri di percorrenza nel nostro long range.
Battistrada: 7
Praticamente nessun cambiamento nel battistrada della Asics Novablast 5 rispetto alla 4. La gomma rimane la stessa AHAR LO già presente e con la stessa distribuzione, lungo il perimetro della scarpa e nella zona centrale dell’avampiede. Cambiato il disegno, a strisce diagonali per migliorare la trazione, con un aumento della quantità di gomma nella zona centrale.
Grip ottimo su asfalto asciutto, un po’ meno sicuro quando il fono diventa un po’ più scivoloso a causa della pioggia, ma nulla di eccessivamente negativo.
Intersuola: 8,5
Interessante il cambiamento fatto nella mescola dell’intersuola. Se nella versione 4 la schiuma era composta da mescola FFBlast+ Eco, Novablast 5 ha introdotto la nuovissima FF Blast Max, compound che, secondo quanto dichiarato da Asics, ha migliorato la reattività della scarpa dell’8,5%.
Novablast 5 è l’unico modello di Asics ad avere l’intera intersuola in questo materiale e si sente. Nonostante le quote e la struttura generale non sia cambiata rispetto alla precedente versione (41,5mm nel tallone e 33,5 nell’avampiede per un drop di 8mm), il miglioramento è ben evidente.
Più ammortizzata, ma soprattutto ben più reattiva. Lo si sente subito, non appena indossate, ma è durante la corsa che l’apporto dell’FF Blast Max diventa evidente. Se durante le corse più lente l’appoggio arretrato fa apprezzare la grande quantità di mescola presente nella zona posteriore della scarpa, quando si cambia ritmo e si sposta l’appoggio verso mesopiede e avampiede la risposta è immediata. I 31 millimetri di schiuma (33,5mm è l’altezza complessiva dello stack) sono sufficienti a spingere in avanti aiutati dalla conformazione a “trampolino” dell’intersuola, in modo piacevole, quasi naturale, senza affondare.
Sarebbe interessante verificare in modelli futuri di Asics con più spessore (magari le prossime Superblast 3?) l’apporto dato da uno stack ancora maggiore, soprattutto in avampiede.
Tomaia: 7
Cambiato anche il tessuto della tomaia, nonostante il feeling e la calzata siano rimasti identici. Non più mesh ingegnerizzato, ma una rete jaquard, più elastica e traspirante.
Mi soffermo soprattutto su quest’ultimo aspetto, visto anche il periodo dell’anno (freddo) in cui le ho provate. Nonostante si percepisca subito l’aumentata areazione di Novablast 5, anche con temperature basse non ho avuto problematiche particolari. Ma… c’è sempre un ma.
Proprio per questa loro caratteristica, durante le giornate di pioggia, i piedi mi si sono bagnati immediatamente, subito dopo qualche centinaio di metri di corsa, ma senza rimanere inzuppati e continuando a correre piacevolmente. Ma soprattutto le scarpe si sono asciugate in sola mezza giornata dopo averle lasciate al caldo della lavanderia, senza neanche utilizzare un po’ di carta di giornale appallottolata per assorbire l’umidità.
La vestibilità è decisamente comoda, nonostante Asics sia un brand che tradizionalmente veste abbastanza stretto. Le dita dei piedi hanno abbastanza agio.
Upper: 7
L’upper è rimasto praticamente identico nel passaggio dalla versione 4 alla 5 di Novablast. Stesse stringhe piatte e rettangolari, stessa conchiglia tallonare rigida e imbottita. Cambia, invece, di poco l’allacciatura, con le asole più vicine alle dita dei piedi, sostituite da un cordino. Sempre ottima la linguetta, in stile racing, molto stabile, leggermente imbottita e fissata ai lati della tomaia. Da segnalare, come per molti modelli anche di altri brand presentati nell’ultimo periodo, l’inserimento di una striscia di tessuto sulla linguetta con il nome della scarpa, una scelta più estetica che realmente funzionale.
Un plauso a questa scelta di Asics, che non ha stravolto un reparto che funzionava già bene e che bilancia l’estrema dinamicità della parte anteriore.
Peso: 8
Stesse misure, stessa struttura, ma nuovi materiali (meno densi) per l’intersuola, danno come risultato un peso un po’ più leggero: 256 grammi per Novablast 5, contro i 260 grammi della quattro, praticamente la stessa differenza dichiarata da Asics nella taglia di riferimento (255gr vs 260gr).
Un risultato apprezzabile, ma anche abbastanza prevedibile, a conferma che “scarpa che vince non si cambia”. Come già evidenziato nella nostra precedente recensione, peso nella media rispetto a modelli comparabili, non ultima la Nike Pegasus Plus, anche lei intorno ai 260 grammi.
Un modello non leggerissimo, ma neanche pesante, che non si sente una volta messo ai piedi…
Comfort: 8,5
La prima percezione che si ha calzando le Asics Novablast 5 è la facilità con la quale si riesce a calzare. Morbida e aperta nella zona anteriore e ben salda in quella posteriore. A questo si unisce il comfort ora regalato da una mescola decisamente più morbida rispetto alla versione precedente, ma che non lascia sprofondare il piede. Il giusto compromesso per sentirsi a proprio agio in tutte le occasioni di uscita, che sia allenamento o gara.
Un consiglio sulla taglia: come riferimento meglio utilizzare la misura US o europea e non i centimetri (in questo caso scegliere 0,25cm in meno).
Protezione: 7,5
Nonostante la forma affusolata tipica delle calzature Asics, la pianta delle Novablast 5, come nei precedenti modelli, è abbastanza ampia, soprattutto nella zona del battistrada. Buono e piatto l’appoggio in avampiede, sicuro e stabile nel posteriore, con l’intersuola leggermente più rifinita, ma anche in questo caso molto più ampia nella zona a diretto contatto con il terreno.
Rispetto alla Novablast 4 la sensazione è di maggiore dinamicità, meno rigidità, ma comunque buona protezione, sia in termini di impatti con il terreno, ammortizzati dalla mescola, sia in termini di stabilità. Una scarpa che può tranquillamente essere utilizzata anche da runner con qualche leggero difetto di pronazione.
Durata massima stimata: 8
Purtroppo, non possiamo fare il confronto diretto live con le Novablast 4 per quanto riguarda il consumo del battistrada, dato che con il mio paio ero arrivato a correre 450km per il long range. Ma dalle foto che avevamo scattato in occasione della nostra recensione a 150km, la gomma della Novablast 5 sembra essere molto meno consumato rispetto alla quattro. Non ci sono particolari segni di usura, né in corrispondenza dei maggiori punti di contatto, né tantomeno nelle zone in cui l’intersuola rimane scoperta.
Anche l’intersuola sembra essere decisamente più reattiva e viva in questa nuova conformazione. Buon segno, quindi, che mi fa dare mezzo punto in più alla votazione precedente, visto l’alto livello a cui è stata portata questa scarpa.
Rimane dunque più che valida la stima fatta dopo l’ultimo long range, con Asics Novablast 5 in grado di arrivare tranquillamente a 700 o 800km di percorrenza. Con qualche chilometro in più regalato ai runner un po’ più leggeri e attenti alle loro scarpe.
Rapporto qualità/prezzo: 8
Prezzo invariato rispetto alle versione precedente, 150 euro. Solo 10 euro in più rispetto al costo della prima edizione del 2020. Già disponibile scontata a prezzo inferiore (guarda le offerte nella nostra sezione scarpe). Credo non si possa chiedere nulla di più ad una scarpa poliedrica come Novablast 5.
Voto finale: 7,7
Un applauso ad Asics per essere riuscita a migliorare quella che era già una scarpa di buon livello. Asics Novablast 5 ha mantenuto tutte le caratteristiche che di buono l’hanno fatta cresce nel tempo, aggiungendo l’ennesimo plus che l’ha fatta aumentare ancora di livello.
Una daily trainer di difficile configurazione per molti, che si presta però a diversi utilizzi e situazioni. Ottima come scarpa unica per corse, lente, allenamenti di qualità e gare per chi non ama le rotazioni. Ottima come scarpa per le uscite quotidiane in abbinamento a scarpe più veloci per le sedute più importanti. Ottima come intermedia per chi corre un po’ più piano e cerca una calzatura che aiuti a spingere un po’ di più, ma senza esagerare.
AsicsNovablast 5
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La nuova mescola in FF Blast Max l’ha trasformata in una scarpa molto più piacevole e reattiva, capace di aiutare anche ai ritmi più sostenuti. Personalmente l’ho utilizzata in un range tra i 3’45” e i 5’00” al chilometro, ma è sicuramente apprezzabile anche a ritmi un po’ più sostenuti e anche un po’ più lenti.
A chi la consiglio? A chi ama correre. È questo che Asics Novablast 5 è in grado di fare: far apprezzare ogni uscita, che sia di scarico o di qualità. Sicuramente un modello adatto fino agli 85kg di peso e magari anche per runner un po’ più importanti, ma con un buon appoggio neutro.
Anche sulla distanza Novablast 5 è in grado di adattarsi a tutte le esigenze e, con questa nuova mescola, a spingersi un po’ oltre la mezza maratona. Una scarpa che sa fare molte cose e che le fa molto bene.