On ha presentato al The Running Event di Austin un’assoluta novità, inattesa e anche un po’ controtendenza. Una “scarpa super” ma per chi correre un po’ più piano ed è un po’ più pesante. Si tratta della Cloudboom Max, una calzatura destinata agli allenamenti e alle gare più lunghe per quei runner meno leggeri che sono alla ricerca di una super scarpa, ma che non vogliono qualcosa di troppo spinto e più adatto ai ritmi meno veloci.
Questa non vuole essere una recensione della nuova On Cloudboom Max, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata al The Running Event di Austin in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
Se correte, o vorreste correre, la maratona in quattro ore e se pesate intorno agli 80 chili (o più) On Cloudboom Max è la scarpa che fa per voi. Una scarpa da gara e da allenamento un po’ più protettiva rispetto alle classiche super shoes di ultima generazione, ma che non ha nulla da invidiare ai modelli più blasonati.
Il confronto più spontaneo che possa essere fatto per le Cloudboom Max è con l’altro modello (più veloce) da maratona di casa On, la tanto amata (almeno da noi) Cloudboom Strike.
Il battistrada è decisamente più strutturato, con una trama intrecciata per diminuire il peso e aumentare il grip. E’ praticamente presente su tutta l’impronta della scarpa tranne che nella zona dell’arco plantare dove è stata lasciata a vista l’intersuola.
La mescola utilizzata è sempre premium, Helion HF, la stessa schiuma presente sia su Cloudboom Strike che Cloudboom Echo 3, ma in una versione più densa, e quindi più pesante e più rigida. Molto più sviluppato il Cloudtech (i tipici fori di ammortizzazione delle calzature On), presente soprattutto nella zona posteriore della scarpa, sotto a tallone e mesopiede.
Essendo una scarpa pensata per le gare, le quote sono al limite del consentito dai regolamenti e rispecchiano l’obiettivo per cui le Cloudboom Max sono progettate: 40mm nel tallone, 30 nell’avampiede, per un drop alto per un modello racing di 10mm.
La piastra affogata nell’intersuola cambia. Rispetto a Strike e Echo 3 non è in fibra di carbonio, ma in un mix di fibra di vetro e nylon, un po’ meno invasiva e reattiva, ma anche meno impegnativa da spingere.
Interessante la tomaia, molto più tradizionale e strutturata, e la linguetta, sempre in stile racing, ma in una configurazione che non dovrebbe creare fastidi e arricciamenti, come invece accade nelle scarpe più veloci di On. La zona del tallone è molto imbottita, con una buona protezione per il tendine di Achille. E, finalmente, anche i lacci zigrinati, che tanto sono apprezzati, soprattutto nelle calzature votate alla gara.
On Cloudboom Max sarà disponibile a partire dal 25 agosto 2025, a un costo di 230 dollari (euro più euro meno)