Hoka ha presentato al The Running Event di Austin l’evoluzione 2.0 della Cielo X1, la scarpa da gara per eccellenza del brand americano. Diversi i cambiamenti apportati a questa nuova versione, che ne dovrebbero migliorare decisamente l’utilizzo. Vediamoli nel dettaglio…
Questa non vuole essere una recensione della nuova Hoka Cielo X1 2.0, ma solo un’anteprima che riassume le nuove caratteristiche della scarpa presentata al The Running Event di Austin in attesa di poterla testare secondo i protocolli di The Running Club.
Il battistrada è stato solamente ridisegnato, con qualche intaglio diverso a livello dell’intersuola. A livello di compound, invece, abbiamo una mescola in Pebax un po’ più morbida (al tatto) nello strato superiore e un po’ più densa e dura in quello inferiore. La conformazione ricorda molto quella Hoka Mach X2, con un aumento di risposta nella zona dell’avampiede.
Affogata nell’intersuola sempre una piastra in fibra di carbonio con le tipiche alette laterali per dare un po’ più di stabilità al piede, come nella prima versione. Aspetto più interessante, che molti marchi stanno approcciando, è una maggiore curvatura della piastra, che ha aumentato la sua caratteristica “forma a cucchiaio” per aumentare la risposta in spinta.
La tomaia è stata cambiata completamente. Non è più in tessuto, ma in un mesh tecnico semi trasparente, con rinforzi nella zone di possibile usura, molto simile a quello già utilizzato nella Rocket X2. Più strutturato il tallone, per compensare la leggerezza della tomaia, con una conchiglia abbastanza rigida e imbottita.
Cambiata anche la linguetta (che aveva creato qualche problema nella prima versione), sempre non cucita alla tomaia, e i lacci, meno plasticosi: cambiamenti che dovrebbero migliorare nettamente quello che era stato il grande difetto di Cielo X1, l’allacciatura.
Hoka Cielo X1 2.0 sarà disponibili e partire da metà febbraio 2025 a un prezzo di 275 dollari sul mercato americano, che dovrebbero rispecchiare i 275 euro a cui era stata presentata anche la versione precedente.