Strava ha già premiato la scarpa e il brand numero uno del running del 2024. Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato lo Strava Year in Sport: the trend report, il report annuale del social più diffuso e amato dagli sportivi (praticanti) che ogni anno rende note tendenze e abitudini dei suoi 135 milioni di utenti nei dodici mesi appena conclusi per fornire una visione globale sull’evoluzione della pratica sportiva.
Nonostante le notizie ufficiali sulla recente perdita di mercato del brand dello swoosh, a vincere a mani basse tra gli amanti della corsa nel 2024 è stata Nike, che con alcuni dei suoi modelli più diffusi è al numero uno tra le scelte quotidiane dei runner di Strava.
Pegasus, Vaporfly, Alphafly sono volate ai primi posti di tutte le classifiche realizzate da Strava. In realtà, all’interno del report non viene specificato quale sia stato il modello specifico utilizzato dagli utenti, ma ogni scarpa viene considerata indipendentemente dalla eversione (cosa che vale per tutti i brand).
Nike Pegasus è risultata quindi la daily trainer più indossata dagli utenti di Strava. Alle sue spalle, sul secondo gradino del podio virtuale (invertendo le posizioni rispetto al 2023) la super ammortizzata Hoka Clifton, seguita in terza posizione da un altro grande classico, la Asics Gel-Nimbus.
Anche parlando di super scarpe racing, Nike non ha rivali (sempre su Strava). Nike Vaporfly ha conquistato il podio su tre diverse distanze (chiaramente quelle per cui è più adatta ed è stata progettata): 5K, 10K e mezza maratona. Regina incontrastata dei 42 chilometri invece la scarpa dei sogni, quella Nike Alphafly che tutti vorrebbero avere ai piedi almeno una volta.
Un dato interessante legato alle super scarpe con piastra: secondo il rapporto di Strava, il 44% delle maratone caricate dagli utenti sul social network è stato corso con una calzatura provvista di piastra in fibra di carbonio, il 14% in più rispetto al 2023.
Le abitudini dei runner di Strava
Sono diversi poi i risultati interessanti sulle abitudini di allenamento degli amanti della corsa registrati su Strava. Il primo è la minor durata delle sessioni di corsa e l’aumento dei giorni di riposo, in particolare tra i runner che si devono preparare per affrontare una maratona. Più di un quinto delle sessioni di allenamento ha avuto una durata inferiore ai venti minuti, consentendo a molti atleti di mantenere una routine più sostenibile. Mentre il 51% dei giorni nelle sedici settimane di preparazione specifica alla maratona è stato dedicato ai giorni di riposo.
Anche le attività di gruppo hanno subito una variazione. Sono aumentate del 13% rispetto allo scorso anno e hanno incluso tre volte più pause rispetto alle attività in solitaria, riflettendo una tendenza generale a privilegiare conversazioni e pause durante le uscite di tutti i giorni quando si è in compagnia.
Sempre considerando allenamenti di gruppo (in questo caso prendendo in considerazione non solo la corsa, ma anche ciclismo ed escursionismo), c’è stato un aumento medio del 40% nella durata delle attività registrate con gruppo di più di 10 persone, rispetto alle attività in solitaria.
Qual è stato il ritmo medio per un’uscita di corsa? Non troppo veloce: solo 6’22” al chilometro.
Se siete dei Boomer, non c’è da vergognarsi, anzi. I Baby Boomers (cioè i nati tra il 1946 e il 1964) e la Generazione X (1965-1980), infatti, hanno superato i Millenials (1981-1996) e la Generazione Z (1997-2012) sia in termini di chilometri percorsi, sia come dislivello massimo raggiunto.
Un’ultima curiosità: non è un Garmin lo sportwatch più utilizzato dai runner di Strava per registrare le proprie uscite, ma Apple Watch, che occupa le prime due posizione di presenza ai polsi durante le uscite di corsa. Apple Watch Series e Apple Watch SE, rispettivamente sul primo e secondo gradino del podio, tallonati dal più democratico Garmin Forerunner 245, ormai fuori produzione da qualche mese. E se Apple Watch è il più amato tra i runner sulla distanza dei 5K, Garmin Forerunner è invece la scelta di coloro che preferiscono distanze medio-lunghe.