Dopo qualche settimana dal nostro iniziale first look (che trovate qui) è giunto il momento di svelare la recensione delle Hoka Rincon 4 dopo i canonici 150 chilometri di percorrenza. L’ultima versione di questo modello molto popolare si caratterizza per alcune sensibili differenze in termini costruttivi.
Le prime tre versioni erano molto simili, con solo marginali modifiche a livello di tomaia e battistrada senza cambiamenti nella struttura. Rincon 4, invece, cambia in modo importante, guadagnando più protezione grazie ad una intersuola più spessa e a un battistrada molto diverso da quello dei modelli che l’hanno preceduta.
Non muta la destinazione d’uso di questa scarpa, che rimane una daily trainer pensate per le corse di tutti i giorni, ma che per molti atleti può assolvere egregiamente anche il compito di scarpa intermedia per gli allenamenti di qualità, come fartlek, medi e ripetute. Del resto Rincon 4 rimane una scarpa leggera e reattiva, forse un po’ meno morbida dei precedenti modelli, ma capace di fornire un feedback chiaro di quello che sta accadendo sotto i nostri piedi.
Ho utilizzato Rincon 4 in varie sedute di allenamento, alternandole tra classiche uscite di corsa lenta , corse svelte e qualche lavoro più intenso sino ad una sessione di ripetute sui 1.000 metri in pista. Ho trovato una scarpa che si adatta bene ai miei ritmi, che ha lo spettro di utilizzo migliore in quello che definirei il ritmo da corsa svelta che è di circa 20 secondi al chilometro più veloce di quello della propria corsa lenta.
Battistrada: 7
Si tratta della componente più controversa di questa scarpa, in quanto Hoka è intervenuta cambiando la struttura. Se in precedenza le Rincon avevano un battistrada con intersuola esposta e poca gomma a coprire e proteggere questa parte, nella versione 4 Hoka ha attuato un cambiamento radicale, utilizzando una struttura dell’intersuola a doppia densità con quella di colore più scuro, e più dura, che funge da battistrada.
E’ un approccio speculare a quello che abbiamo visto adottato da Asics con le Gel-Cumulus 26 ma in questo caso troviamo un battistrada più duro, che quindi tende ad usurarsi meno con il passare dei chilometri.
Questa parte del battistrada ricopre la base della scarpa a tutta lunghezza, lasciando esposta solo l’area centrale con uno svaso che parte dal mesopiede proseguendo fino al tallone. Il grip è sempre stato molto valido, sia su brecciolino delle piste ciclabili sia su asfalto bagnato.
In termini di usura, al termine dei 150km di utilizzo non ho rilevato problemi particolari a differenza di quello che mi sarei potuto immaginare al primo utilizzo. Il segno dei chilometri percorsi c’è ma non è così netto come con altri battistrada con struttura simile, segno che Hoka sembra aver trovato una formulazione di questa parte che sia sufficientemente dura da resistere nel tempo ma anche in grado di offrire una adeguata protezione e presa sul terreno.
Ritengo che l’usura finale sarà leggermente superiore a quella di scarpe con tradizionale battistrada in gomma, ma che non sia difficile riuscire ad arrivare a percorrenze elevate, tra 600 e 700 chilometri, anche con questo battistrada. A confronto, ho trovato meno duraturo il battistrada delle precedenti versioni di Hoka Rincon, con la poca gomma a proteggere e l’intersuola che tendeva a rovinarsi nei punti di contatto in modo molto rapido.
Intersuola: 7
L’intersuola di Rincon 4, come detto, è una delle novità di questa scarpa rispetto ai modelli che l’hanno preceduta. La mescola è passata da una formulazione con EVA sagomata a EVA iniettata, beneficiando di un incremento nelle quote di 5mm: da 29mm a 33mm nel tallone e da 24mm a 28mm nell’avampiede, per un drop rimasto invariato. Ritengo che sia proprio la conformazione del battistrada differente ad aver inciso sull’altezza complessiva dell’intersuola, in grado ora di offrire maggiore protezione.
La risposta dell’intersuola è moderatamente morbida, senza esserlo eccessivamente: c’è un buon quantitativo di mescola ma senza che questo sia eccessivo al punto da ovattare quello che avviene sotto i nostri piedi. Rincon 4, in questo senso, è una scarpa che aiuta a percepire bene la corsa e a sentire come i piedi lavorano nella spinta, sensazioni che, già prima, erano una delle caratteristiche principali della gamma Rincon.
Tomaia: 7
Il mesh a doppio strato di Rincon 4 è ben costruito. Il materiale è morbido al tatto e si adatta facilmente al nostro piede, fasciando senza però costringerlo. Lo spazio all’avampiede è più che adeguato. Ottima l’areazione, pensando ai climi più caldi: la tomaia è ricoperta da numerose piccole aperture che assicurano un adeguato ricambio d’aria.
In termini di resistenza all’uso, nulla di particolare da segnalare: al termine dei 150km di test non si evidenziano punti di usura di alcun tipo.
Upper: 7
Anche per questa parte della scarpa, al pari della tomaia, non vi sono note particolari che emergono al termine del test a partire dai lacci, di forma rettangolare e leggermente elasticizzati: è molto facile trovare la giusta tensione di allacciatura desiderata e mantenerla nella corsa. La linguetta non è fissata internamente alla tomaia ma non tende a spostarsi durante l’utilizzo: è leggermente imbottita e riprende nella finitura una struttura molto simile a quella dell’intersuola.
L’area del tallone, infine, vede una conchiglia moderatamente rigida che serra al meglio questa parte del piede, senza però svilupparsi eccessivamente verso l’alto. E’ presente una lieve imbottitura interna che circonda tutta la caviglia, migliorando il comfort durante la corsa.
Peso: 8
Alla bilancia Hoka Rincon 4 fanno segnare un peso di 220 grammi nel mio numero US8 (41EU), un valore nel complesso contenuto e che trovo allineato alle caratteristiche proprie di queste scarpe. E’ un peso basso per essere quello di una daily trainer, decisamente più vicino a quello di una scarpa intermedia per gli allenamenti più veloci.
Del resto Rincon 4 si posiziona a cavallo di queste due categorie, offrendo quel controllo che si ricerca da una daily trainer ma offrendo, allo stesso tempo, anche buone caratteristiche di risposta quando si chiede loro di accompagnare negli allenamenti più veloci.
Comfort: 7
Hoka Rincon 4 è una daily trainer con una buona intersuola, ma di certo non è una scarpa maxi pensata per le corse più lente e rigeneranti. Questo non vuol dire che non possa essere utilizzata per correre a ritmi più lenti di quello della propria corsa lenta, ma è ad altri che si esprime al meglio.
Ho trovato Rincon 4 complessivamente una scarpa confortevole, arrivando anche a percorrenze intorno ai 20km senza particolari affaticamenti. La sua struttura di daily trainer classica porta ad avere poco filtro rispetto a quello che avviene sotto i piedi, ma questa è una caratteristica peculiare di questa scarpa che viene apprezzata dai tanti podisti che non amano le scarpe troppo morbide e soffici ma apprezzano una chiara percezione del terreno.
Protezione: 7
Rincon 4 è una scarpa pensata per podisti neutri che non implementa particolari strutture di supporto. Al contrario, presa tra le mani può essere ruotata con relativa facilità, lasciando intendere che faccia correre in modo abbastanza libero, non costringendo ad una postura specifica.
L’intersuola è abbastanza rigida fattore che, unito allo spessore non particolarmente elevato rispetto a quello di altre scarpe, potrebbe lasciare spazio di utilizzo anche a coloro che abbiano una corsa leggermente pronata. A costoro quindi può essere consigliata nel momento in cui cercassero una scarpa per poter eseguire non tanto le uscite di tutti i giorni quanto alcuni lavori specifici, a ritmi che sono del resto più congeniali a queste scarpe rispetto a quelli della sola corsa lenta.
Durata massima stimata: 7
Rincon 4 è una scarpa dalla struttura superiore semplice ma improntata ad una certa durata nel tempo: per questo motivo ritengo, alla luce di quanto visto nei primi 150km di utilizzo, che questa parte non presenterà problemi anche dopo una percorrenza elevata.
Passando al battistrada, le mie aspettative iniziali erano tutt’altro che positive ma dopo 150km di utilizzo mi sono in parte ricreduto. Quella adottata da Hoka per questa scarpa è una struttura che per sua natura tenderà a durare meno di un tradizionale battistrada in gomma più dura, ma durante l’uso è emersa una buona resistenza complessiva.
La mia stima è che si potranno tranquillamente portate ad almeno 600km mantenendo un buon profilo di grip del battistrada, con la possibilità di spingersi oltre in base al tipo di impatto a terra e di quelli che sono i punti di contatto specifici della nostra falcata. Di certo la durata sarà superiore a quella registrata con scarpe dalla struttura simile, come le Asics Gel-Cumulus 26.
Rapporto qualità/prezzo: 8
Hoka Rincon 4 vengono proposte ad un prezzo di 130 euro, cifra tra le più basse per scarpe daily trainer con simili caratteristiche tecniche. La scelta di Hoka è stata quella di mantenere anche la nuova Rincon come la propria proposta d’ingresso sul mercato tra le scarpe da corsa su strada.
Tenendo conto delle caratteristiche tecniche, del topo di utilizzo di riferimento e del prezzo Rincon 4 è una scarpa che spicca per il rapporto tra qualità e prezzo. Storicamente non è mai stato difficile riuscire ad acquistare le precedenti versioni di Rincon a prezzi ben inferiori al listino ufficiale e ritengo che lo stesso avverrà anche con le nuove Rincon 4 (guarda qui le offerte già sotto i 100 euro nella nostra sezione scarpe).
Voto finale: 7,2
In questa quarta versione Rincon ritorna sul mercato portando numerose novità che ne cambiano in parte la struttura rispetto ai tre modelli che l’hanno preceduta, senza però trasformarla radicalmente. Era e rimane una daily trainer molto economica, ma non per questo caratterizzata da una qualità ridotta, in grado di far fronte ad uno spettro di utilizzo piuttosto ampio.
HokaRincon 4
Rincon 4 di Hoka è una scarpa di tipo Neutra pensata per chi corre su strada e cerca una calzatura dedicata alle uscite di tutti i giorni e ai lenti. L'intersuola è in EVA e ha un'altezza di 33mm ne...
Una buona scarpa per coloro che ricercano una daily trainer con la quale correre le classiche uscite di tutti i giorni, ma che con la stessa calzatura vogliono anche spingersi a fare qualcosa di più incrementando il ritmo verso quello della corsa svelta.
Una buona scelta anche per i lavori di qualità, soprattutto pensando alle necessità di quei podisti che corrono in gara a ritmi compresi tra i 5 e i 4’30” al chilometro. Chi fosse più veloce si troverà meglio ad utilizzarle solo per i propri lenti, mentre per chi ha ritmi più lenti nelle gambe potrà addocchiarle sempre come soluzione per lavori di qualità e per le gare.
Viste le caratteristiche dell’intersuola sono indicate per podisti con peso non superiore agli 80 chili e per coloro che più in generale preferiscano scarpe che non siano iper morbide, ma lascino ben percepire cosa accade sotto ai piedi. Non sono per costruzione, e non vogliono esserlo nella gamma di scarpe Hoka, un modello pensato per i lenti rigeneranti e per offrire quella corsa ovattata che è invece prerogativa delle maxi shoes con intersuola da 40 (o più) millimetri di spessore.
Rincon 4 è una scarpa divertente, moderatamente veloce, dal buon confort che riesce ad abbinare queste caratteristiche ad un costo d’acquisto decisamente conveniente per una durata nel tempo che non sarà da record, ma che di certo non è ridotta in assoluto. Un buon mix complessivo per una scarpa che si può usare per ritmi diversi e che si adatta molto bene ai differenti utilizzi che una routine di allenamento offre.