E’ Yohanes Chiappinelli il nuovo primatista italiano di maratona. 2 ore 5 minuti e 24 secondi il tempo finale (13° assoluto) con il quale alla maratona di Valencia ha strappato la corona a Yeman Crippa, 2h06’06” lo scorso febbraio a Siviglia, crono oggi eguagliato da Iliass Aouani (15° assoluto).
Una corsa esemplare per i due azzurri, con Aouani avanti per tutta la gara, superato solo nel finale da Chiappinelli. Terzo italiano alle loro spalle Pietro Riva, che ha chiuso in 24° posizione con un buon 2h07’37” all’esordio sulla distanza, settimo italiano di sempre.
Yohanes Chiappinelli, primo italiano sotto le 2 ore e 6 minuti
Tutti si aspettavano l’exploit di Iliass Aouani e invece ecco il Chiappinelli che non ti aspetti. Una sorpresa la sua prestazione alla maratona di Valencia, ma probabilmente non per il suo allenatore Giuseppe Giambrone, responsabile del progetto del Tuscany Camp, dove Chiappinelli si allena.
2h05‘24″ il crono finale del senese 27enne di origini etiopi, portacolori dei Carabinieri, che ha migliorato di 42 secondi il precedente primato italiano di maratona di Yeman Crippa ed è il primo italiano a correre sotto le 2 ore e 6 minuti. Corsa in rimonta, con uno splendido finale grazie al quale ha demolito il proprio personale di 2h09’46” realizzato l’anno scorso a Siviglia.
Una gara da incorniciare, conclusa con split negativo: 1h02’34” nella seconda parte (2’58” al chilometro), contro l’1h02’49” dei primi 21km (2’59” al chilometro).
Inizio di gara controllato, con passaggi di 14’59” al 5km, 29’51” al 10km, 44’44” al 15km e 59’35” ai 20km. Dopo il giro di boa, 1h14’35” al 25km, 1h29’33” 30km, 1h44’34” al 35km e 1h59’02” al 40km. Allungo negli ultimi chilometri che gli ha permesso di superare Iliass Aouani un po’ sulle gambe.
“Per me è una grandissima gioia – ha detto dopo il traguardo Yohanes Chiappinelli – e la sognavo da tanto tempo. Finalmente mi sento ripagato di tutto il lavoro, oltre che della pazienza che ho avuto. Dopo la delusione per non aver partecipato ai Giochi Olimpici di Parigi, mi sono messo sotto e in estate ho iniziato a preparare questa gara. Ora posso dire di essere un maratoneta. Sono consapevole che i record sono fatti per essere battuti, l’ho tolto al mio amico Yeman Crippa, che punterà a riprenderselo in futuro, ma non è l’unico che potrebbe riuscirci, perché c’è un bel movimento azzurro, come abbiamo visto oggi. Sono davvero contento per aver chiuso molto bene negli ultimi chilometri, senza problemi”.
Iliass Aouani: “Persisterò fino al successo”
Fino al 40° chilometro è stato (per promozione) il nuovo primatista italiano dei quarantadue chilometri, con tutti gli appassionati a spingerlo verso il traguardo. Ma quando Yohanes Chiappinelli, suo compagno di allenamento al Tuscany Camp, lo ha affiancato e poi superato, le gambe lo hanno abbandonato.
Non deve essere stato facile per Iliass Aouani, 29 anni, bandana nera come la divisa e occhiali scuri, concludere quegli ultimi due chilometri, ancora con la voglia di riscatto negli occhi dopo la deludente esclusione dalle Olimpiadi di Parigi. Una conduzione di gara quasi ineccepibile fin a quel momento, sempre al di sotto di quel 2h06’06” che voleva superare ma che, come per beffa, è diventato il suo nuovo primato sui 42K, condiviso con l’eterno compagno-rivale di maratona Yeman Crippa.
“Seconda migliore prestazione italiana di sempre sulla maratona e oltre un minuto di record personale – ha scritto Iliass Aouani sui suoi canali social -. Solo chi mi sta attorno può capire quanto complicati siano stati gli ultimi mesi e come questi mi hanno reso l’atleta maturo e forte che ho dimostrato di essere ieri. Ho avuto una preparazione impeccabile da ogni punto di vista e ho corso con il cuore all’inseguimento di un’impresa, con un passaggio alla mezza maratona in 62’10”, che solo poco tempo fa rappresentava il mio personale sulla distanza. Ero così vicino, mancavano solo 4 chilometri, solo un decimo della distanza, quando la maratona ha deciso presentarmi il brutale prezzo di chi solo chi osa sognare in grande è disposto a pagare. E io l’ho pagato con onore, a testa alta. Più chiedo a Dio di rendermi forte e più ardue sono le prove a cui mi sottopone. Sono sulla giusta strada. Ogni fallimento mi avvicina statisticamente al successo. E ora sono vicino. Ora so cosa vuol dire correre 38 chilometri a 2’57”. La prossima volta saranno 42,2. Confesso che nonostante il grande progresso c’è molta delusione perché l’obiettivo era ben inferiore. Tuttavia ci ho provato e ci riproverò ancora. Persisterò fino al successo”.
Questi i passaggi di Aouani alla maratona di Valencia, che puntava ad un crono inferiore alle 2 ore e 5 minuti, risultato sfuggito tra il 35 e il 40 chilometri, lì dove, si dice, inizi la maratona: 14’47” al 5km, 29’31” al 10km, 44’16” al 15km, 58’58” al 20km, 1h02’12” alla mezza; poi 1h13’45” al 25km, 1h28’43” al 30km, 1h43’46” al 35km e 1h58’56” 40km.
Pietro Riva, buona la prima
“Mai provato un dolore simile”. Riassumono tutta la sua maratona di Valencia le parole affidate da Pietro Riva, 27 anni, ai suoi canali social subito dopo aver tagliato il traguardo.
Per l’allievo di Stefano Baldini, al debutto nella distanza regina, il miglior esordio italiano di sempre: 2h07’37”, frutto di una conduzione di gara controllata fino al 35° chilometro e un meraviglioso allungo nei chilometri finali.
Questi i passaggi di Pietro Riva alla maratona di Valencia: 15’20” al 5km, 30’38” al 10km, 45’54” al 15km, 1h01’01” al 20km, 1h04’22” il giro di boa alla mezza; 1h16’21” al 25km, 1h31’16” al 30 km, poi l’exploit del 1h46’14” al 35km, 2h01’03” al 40km, fino al 2h07’37” finale.
Maratona di Valencia al debuttante Sebastian Sawe
Per la cronaca, a vincere la maratona di Valencia è stato il debuttante Sebastian Sawe in 2h02’05”. Il kenyano, già campione del mondo di mezza maratona nel 2023, è diventato il quinto uomo più veloce di sempre (ottava prestazione all-time). Secondo l’etiope Deresa Geleta in 2h02’38” e terzo il connazionale Daniel Mateiko in 2h04’24”.
Tra le donne prima l’etiope Megertu Alemu in 2h16’49” davanti all’ugandese Stella Chesang (2h18’26”) e alla connazionale Tiruye Mesfin (2h18’35”). Buona la prestazione anche per l’azzurra Sara Nestola, anche lei allieva di Stefano Baldini, che ha chiuso la sua prima maratona in 2h’29’12”, tempo che le permette di entrare nella Top 10 italiana di sempre.