Era il “lontano” 2018 quando sugli scaffali dei negozi specializzati in scarpe da running si è vista per la prima volta la Nike Pegaus Turbo. Un modello che ha portato con sé grandi innovazioni, soprattutto dal punto di vista della mescola utilizzata per l’intersuola, lo ZoomX, capace di rendere le scarpe molto più reattive e leggere di quelle allora in commercio. Tanta la curiosità intorno alla Turbo, tanto da farla diventare un vero desiderata per molti runner, anche grazie alla promessa di far migliorare le prestazioni del 4%.
Oggi quella scarpa è tornata in una nuova veste e soprattutto con un nuovo nome, Pegasus Plus, ma che ricorda in tutto e per tutto quel primo modello che ha fatto la storia. Stessa linea estetica (e anche il vecchio nome stampato sotto al battistrada), stessi materiali, ma evoluti in una nuova conformazione.
Ci abbiamo corso i canonici 150 chilometri prima della nostra recensione, con un lunghissimo in progressione e diverse uscite di lento. Allenamenti che hanno generato una serie di interessanti e discordanti sensazioni.
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Battistrada: 6,5
L’impronta a terra della Nike Pegasus Plus è molto ampia (e rumorosa nonostante l’assenza degli Air Pods) soprattutto nella zona anteriore. Gli intagli creano la tipica struttura a waffle di Nike, posizionato nella zona anteriore e posteriore del piede, in gomma antiabrasione, che aiuta in parte nell’ammortizzazione, in parte nella trazione.
Il grip è buono, come anche il consumo, praticamente nullo. Provata in ogni condizione sia di asciutto che di bagnato, addirittura riesce a dare il meglio su pista bianca piuttosto che su asfalto. Attenzione però all’appoggio nella fascia centrale.
Intersuola: 7
La conformazione dell’intersuola è molto classica con 25mm in avampiede e 35mm nel tallone, per un drop di 10mm, pregio e difetto di questa scarpa.
Come già sottolineato la schiuma è in ZoomX, ma in un mix diverso nella sua composizione sia da quello più leggero e reattivo delle Alphafly 3, sia da quello più morbido e denso delle Invincible 3, molto simile a quello della Vaporfly 3. Un compromesso, né troppo ammortizzato, né troppo spinto. Caratteristica che fa capire subito di avere ai piedi una Pegasus.
Tomaia: 7
La tomaia è in Flyknit, attraversato per tutta la sua lunghezza dal collo del piede fino alla punta da una lunga striscia in tessuto che struttura maggiormente la scarpa rendendola più stabile, permettendole al piede di non perdere controllo, soprattutto quando ci si trova in curva. La zona posteriore è ulteriormente rinforzata e decisamente poco elastica.
Upper: 6,5
L’upper ha una buona costruzione. La linguetta è minimal, in stile racing, e non ha dato nessun problema di l’allacciatura, cosa invece che accadeva con i vecchi modelli di Pegasus. Presentano due buchi laterali, nella zona alta, per far passare le stringhe e renderla più fissa e aderente al collo del piede, anche se non serve utilizzarli.
I lacci sono economici, abbastanza standard. Ho sempre optato per un doppio nodo (se non triplo) per evitare che si slacciassero soprattutto in occasione delle corse più lunghe. Buono il doppio rinforzo gommato e in plastica degli occhielli.
La zona del tallone, infine, è protetta con una conchiglia fasciante, per niente invasiva. Rispetto ai vecchi modelli è stata ridotta la “coda” che si allungava per riparare il tendine di Achille e aiutare nella calzata.
Peso: 7,5
Nella taglia US9,5 le Nike Pegasus Plus pesano 260 grammi, che per una daily trainer è un peso decisamente leggero. Anche al piede, la poca e morbida intersuola in ZoomX e la leggerezza della sua struttura in Flyknit la fanno percepire ancora più leggera.
Comfort: 6,5
Ho apprezzato molto la tomaia in Flyknit, che avvolge bene il piede ma non lo costringe troppo. E anche dove le dita sfregano (soprattutto la zona esterna del mignolino) non ho avuto nessun problema di abrasione o fastidi particolari.
La mescola è morbida e si riesce ad avere una buona spinta che rende la corsa molto naturale. Forse, però, avrei preferito avere un po’ più di schiuma sotto al piede, soprattutto nella parte anteriore, dato che lo ZoomX tende a comprimersi molto e a far sentire molto (forse troppo) il terreno.
Protezione: 6
L’ampiezza del battistrada rende la Pegasus Plus una scarpa relativamente stabile. Anche nella zona dell’arco plantare, dove molti modelli vengono scavati, la schiuma invece è presente, andando ad evitare il cedimento interno del piede.
Come detto riguardo al comfort, la poca mescola presente si comprime molto, non permettendo un’alta ammortizzazione, facendo propendere l’utilizzo della Pegasus Plus maggiormente verso atleti svelti e leggeri.
Durata massima stimata: 6,5
Se paragonata alla vecchia Pegasus Turbo, la durata è stata migliorata molto (soprattutto nei problemi di scollatura che caratterizzavano quei primi modelli).
La nuova mescola non sembra perdere troppo di reattività anche dopo un lungo utilizzo e dopo 150 chilometri praticamente non sono presenti segni di usura particolari, né nel battistrada né nella tomaia.
Rapporto qualità/prezzo: 5,5
Le Nike Pegasus Plus sono state presentate sul mercato ad un costo di 179,99 euro, un centesimo in meno rispetto al 2018. Se nel 2018 il prezzo era giustificato per l’introduzione di una nuova super mescola, novità assoluta nel mondo del running, oggi in un mercato saturo di scarpe con caratteristiche simili, il costo non sembra essere più giustificato. La nota positiva è che sia rimasto uguale a sei anni fa.
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NikePegasus Plus
Pegasus Plus di Nike è una scarpa di tipo Neutra pensata per chi corre su strada e cerca una calzatura dedicata alle uscite di tutti i giorni e ai lenti. L'intersuola è in ZoomX e ha un'altezza di 3...
Voto finale: 6,5
Nike Pegasus Plus è un modello che rievoca la mitica Pegasus Turbo, prima scarpa a regalare veramente quella leggerezza e reattività a cui oggi ci siamo abituati. Oggi però una scarpa di più difficile scelta, sia per il prezzo (praticamente 180 euro) sia per posizionamento: la stessa Nike offre la Pegasus 41, meno reattiva ma a 40 euro in meno, e Invincible 3 (e a breve uscirà anche la nuova quarta versione) nettamente più ammortizzata a soli 10 euro in più.
Pegasus Plus è comunque una buona scarpa da corsa tutto fare, capace di adattarsi a ritmi dai 5 minuti al chilometro fino a quelli inferiori ai 4 minuti al chilometro, soprattutto per runner con un peso non superiore ai 75 chili. Una calzatura che potrebbe benissimo essere sfruttata in gara da tutti quegli atleti che preferiscono non utilizzare modelli con piastra in carbonio, che ricercano comunque una scarpa veloce e allo stesso tempo anche protettiva.