Questo articolo e il relativo video sono stati scritti e registrati precedentemente ai tragici accadimenti di Valencia.
Ci sono decine di modi in cui un runner può decidere di mettersi alla prova e vedere fino a dove è in grado di spostare i propri limiti. Il più ambito è sicuramente la maratona, regina delle distanze, gara capace di racchiudere in quarantadue chilometri emozioni, sacrifici e sogni, più di ogni altra corsa.
E dove mettersi in gioco se non su un percorso veloce, esclusivo e in grado di regalare record su record, come quello della maratona di Valencia? Una gara tutto sommato ancora giovane, ma ormai entrata a fare parte delle big a livello mondiale.
Da questo mix esplosivo, nasce Project Valencia, in collaborazione con New Balance, all’interno del quale seguiremo e racconteremo la rincorsa al personal best di due amici di The Running Club, Marco Scanziani e Eleonora Gardelli.
Una scelta non casuale quella di questa particolare coppia, che lo è anche nella vita reale, e che per raggiungere il traguardo di Valencia a braccia alzate ha studiato un piano particolare: sarà infatti Eleonora, runner ma anche coach, ad allenare il suo Marco, atleta e amante delle lunghe distanze, ma senza il cruccio del cronometro, motivandolo, spronandolo e organizzando al meglio le dodici settimane che lo separano dalla linea di partenza.
Marco e Eleonora, due modi di interpretare la corsa, un unico obiettivo
Marco Scanziani, 36 anni, di professione fa il restauratore, ma nel tempo libero corre. Sui sentieri in montagna, nei parchi o in città, non fa differenza. Ama correre e ammirare quello che gli sta attorno, senza dar peso al tempo, senza la fretta di dover tagliare il traguardo. Ma questo non lo rende un runner minore, anzi. E’ reduce dal TOR130, l’ultramaratona di 130km e 12mila metri di dislivello che percorre i sentieri dell’Alta Via 1 della Valle d’Aosta con partenza da Gressoney-Saint-Jean ed arrivo nel comune di Courmayeur, dove si è classificato ventunesimo.
Eleonora Gardelli, 38 anni, è laureata in giurisprudenza, ma da qualche anno ha voluto fare della corsa qualcosa più di un semplice passatempo. Ha riscoperto l’atletica, dopo averla praticata anche da bambina, vincendo subito il titolo di Campionessa Italiana di Maratona nel 2018 e oggi si è anche evoluta in allenatrice.
“Sono uno spirito libero – racconta Marco -. Sono sempre stato lontano da allenamenti, tabelle e programmi. Vado un po’ dove mi porta il cuore. Mi piace girare per le montagne, stare all’aria aperta, vivere lo sport come valvola di sfogo nella natura. D’estate prediligo il trail running, soprattutto distanze lunghe, quanto inizia a fare più fresco invece preferisco la strada e la città, normalmente correndo mezze e maratone”.
La migliore prestazione risale ormai a tre anni va, nel 2021, dove aveva corso in 2 ore e 44 minuti la Firenze Marathon.
“Tutto quello che verrà in meno sarà benvenuto – ribatte coach Eleonora -. Arrivando da un percorso da ultra runner, chiaramente focalizzeremo la preparazione specifica per la maratona sul ritmo, più che sul volume. Un altro aspetto importante su cui lavorare è la conservazione sulla lunga distanza del ritmo, imparando a non dare tutto-subito come spesso gli capita di fare. Motivo per il quale ci stiamo allenando insieme in modo che possa anche poi accompagnarlo durante la prima parte di gara provando a tenere le redini tirate”.
Un lavoro specifico di dodici settimane che porterà Marco a colmare un po’ le lacune emerse nelle gare su strada degli ultimi anni.
“Quello che soffro maggiormente è il finale di gara – confessa Marco -. Spesso ho un calo intorno al trentacinquesimo chilometro e dovremo lavorare molto proprio sul mantenimento dei ritmi. Ci stiamo focalizzando anche su questo in modo che sia mentalmente che fisicamente riesca a sorpassare indenne questo muro”.
Alla maratona di Valencia con New Balance
Per grandi risultati, oltre all’impegno e alla dedizione, ci voglio anche grandi mezzi. Ecco quindi il supporto a Marco e Eleonora da parte di New Balance, sponsor della maratona di Valencia, per provare a raggiungere il tanto agognato personal best. Per farlo New Balance ha fornito ad entrambi una rotazione di tre modelli di scarpe (una daily trainer, una intermedia e un modello racing) per affrontare al meglio ogni chilometro di questa sfida.
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Per gli allenamenti quotidiani più veloci l’ormai consolidata New Balance FuelCell Rebel v4. Reattiva, senza piastra di supporto, una scarpa che sa dare ritmo facendo lavorare il piede in modo naturale. Perfetta anche per i lunghi più performanti in cui si ricerca un po’ di aiuto nella parte finale.
Infine, per il giorno della gara, la FuelCell SuperComp Elite v4, super scarpa racing veloce e reattiva. “Confesso di non aver mai corso con una scarpa con piastra in fibra di carbonio – conclude Marco -. Sarà interessante vedere e capire quale sarà il vantaggio competitivo in grado di regalarmi. Non vedo l’ora!”. Anche noi…