Di Asics Gel-Cumulus 26 abbiamo pubblicato alcuni mesi fa la nostra recensione completa dopo i canonici 150 chilometri di utilizzo, evidenziando le qualità di questa scarpa adatta alle corse di tutti i giorni, ma che non disdegna di essere portata anche a ritmi un po’ più veloci rispetto alla corsa lenta.
Come il modello che l’ha preceduta, Gel-Cumulus 26 offre infatti caratteristiche tecniche molto interessanti e un feedback nella corsa che ho trovato essere estremamente piacevole. E’ una scarpa che si comporta molto bene nelle uscite quotidiane, ma che si può utilizzare con grande soddisfazione anche per allenamenti veloci come medi, fartlek e ripetute più lunghe. La risposta è ugualmente valida anche quando ci si spinge un po’ più a lungo nella distanza di corsa.
Nel corso delle uscite propedeutiche alla recensione, viste le caratteristiche peculiari del battistrada, l’unico vero limite che avevo evidenziato era legato alla durata nel tempo di questo modello.
Per Gel-Cumulus 26, Asics ha infatti rinunciato alla tradizionale gomma applicata sotto l’intersuola a favore di un battistrada in EVA molto dura, definita FluidRide. Questa scelta ricorda da vicino quella fatta da Hoka con alcune proprie scarpe del passato, in particolare la serie Mach fino alla serie 5, e porta con sé vantaggi e limiti allo stesso tempo.
Con battistrada nuovo il grip delle Gel-Cumulus 26 è ottimo: essendo più morbido della gomma tradizionale riesce a fare presa in modo più efficace sul terreno, soprattutto su quello maggiormente sconnesso e difficile. Anche se poi il suo essere più morbido porta ad un’usura molto più precoce e rapida, compensata dallo spessore complessivo, che nel punto più contenuto è di ben 6 millimetri. Pertanto questo strato di materiale bianco continuerà ad essere presente anche dopo una percorrenza molto elevata. Quello che verrà a mancare saranno invece i solchi sul battistrada, consumati con l’azione del tempo e dei chilometri, sino a rendere quest’area quasi completamente liscia.
In virtù di questa scelta tecnica di Asics ho voluto continuare a utilizzare queste scarpe anche dopo aver completato i 150km canonici delle nostre recensioni, così da valutarne l’usura con il passare del tempo.
Ho quindi corso sino alla soglia dei 400km con Asics Gel-Cumulus 26 alternando uscite di vario tipo e registrando la progressiva perdita del battistrada.
Se già dopo 150 chilometri di utilizzo il battistrada riportava segni inequivocabili di usura rapida, giunti alla soglia dei 400km ho registrato un consumo ulteriore, anche se non in modo proporzionale. L’aggiunta di chilometri di percorrenza ovviamente ha portato a un consumo addizionale del battistrada, ma in misura minore rispetto a quanto fatto nei primi 150 chilometri.
Ovviamente un consumo così marcato ha portato ad alcune conseguenze dirette: il grip su superficie che non sia asfalto è diminuito, soprattutto sul brecciolino e con fondo bagnato. Del resto sono venuti a mancare i tasselli nella parte dell’avampiede, oltre che nei principali punti di contatto con il terreno, e questo si riflette direttamente sul grip quando la superficie è compromessa.
Oltre a questo è leggermente cambiato anche il feedback di corsa: nel mio caso l’usura maggiore è nella zona dell’avampiede e questo ha portato ad una riduzione dello spessore dell’intersuola in questa parte della scarpa, con un impatto a terra leggermente meno filtrato rispetto a quello con la scarpa nuova.
Le caratteristiche di reattività sono rimaste a mio avviso invariate una volta raggiunti i 400km: Gel-Cumulus 26 rimane una scarpa molto piacevole, con la quale non solo fare corsa lenta ma anche spingere sul ritmo quando lo si desidera. Quello che cambia è la comodità, che è venuta leggermente meno in virtù del minor spessore dell’intersuola nella zona anteriore.
Passando agli altri componenti della scarpa non ho nulla da evidenziare: l’usura dopo 400km è di fatto inesistente per tomaia e upper, rimasti di fatto con le stesse caratteristiche che avevano da nuovi.
La costruzione di Gel-Cumulus 26 era parsa essere già molto valida da questo punto di vista e il nostro test di lunga durata non fa che confermare quanto inizialmente previsto.
Userei ancora queste scarpe per altri chilometri? Probabilmente si, ma ritengo che mi fermerei raggiunta la soglia di 500km perché a questo punto l’usura addizionale del battistrada unita allo spessore più contenuto dell’intersuola porteranno ad ulteriori impatti su grip e comodità della scarpa. Meglio a questo punto fermarsi, evitando in ogni caso di usare queste scarpe se non su superficie asfaltata con ottimo grip onde evitare potenziali problemi di presa sul terreno.