La Nuova Zelanda gioca l’all-in e punta a fare la storia, candidandosi come sede dei Campionati Mondiali di Atletica Indoor del 2028, uno degli eventi più prestigiosi del mondo sportivo che mai, prima d’oggi, si è svolto in uno dei Paesi dell’Oceania. Ma ciò che sta facendo notizia negli ultimi giorni non è tanto la concreta possibilità che ciò si avveri, ma il fatto che la Nuova Zelanda non possieda attualmente impianti di atletica indoor.
Sin dalla sua nascita nel 1985, i Campionati Mondiali di Atletica Indoor si sono sempre svolti nell’emisfero settentrionale. Un evento biennale quasi sempre distribuito tra Europa e Nord America. La candidatura della Nuova Zelanda punta a cambiare questo (dis)equilibrio, diventando il primo paese dell’emisfero meridionale a ospitare la prestigiosa competizione.
Parola d’ordine, “short track”
La calendarizzazione dell’evento, a marzo 2028, coinciderebbe con la tarda estate e l’inizio dell’autunno della Nuova Zelanda, creando un ambiente ideale anche all’aperto per tutti gli atleti partecipanti.
E qui sta proprio la grande novità, perché sebbene tradizionalmente le competizioni “indoor” vengano svolte al chiuso, ad inizio anno World Athletics ha cambiato i regolamenti, rinominando gli eventi al chiuso come “short track”, equiparando strutture indoor e outdoor, a patto che il tracciato di gara sia quello “corto” di 200 metri (tipicamente dedicato alle piste indoor) invece dei canonici 400 metri delle tradizionali piste all’aperto.
Questo cambiamento apre le porte alla Nuova Zelanda per ospitare l’evento in luoghi importanti, come l’Eden Park di Auckland o il nuovo One New Zealand Stadium di Christchurch, la cui apertura è prevista per il 2026.
La candidatura ha anche ottenuto un forte sostegno governativo. Il ministro dello Sport neozelandese Chris Bishop ha incontrato il presidente di World Athletics Sebastian Coe durante le Olimpiadi di Parigi proprio per discutere la proposta.
“In Nuova Zelanda pratichiamo e vediamo molto rugby, cricket, netball e football – ha dichiarato il CEO di Athletics New Zealand, Cam Mitchell – ma gli eventi di atletica leggera di livello d’élite non capitano spesso. Ospitare i Campionati Mondiali Indoor di Atletica sarebbe un’occasione rivoluzionaria. Poter ospitare l’evento all’aperto è un punto di svolta, che ci permette di sfruttare il nostro clima mite durante quel periodo e potrebbe offrire agli atleti una via di fuga dal rigido inverno europeo, presentando la Nuova Zelanda come una destinazione di allenamento di prim’ordine”.