Tante sorprese al traguardo della 50ma edizione della maratona di Berlino. Chi si era abituato a risultati eclatanti degli ultimi anni (come il record del mondo femminile dello scorso anno di Tigist Assefa, 2h11’53” o le imprese del cinque volte vincitore Eliud Kipchoge) o di aspettava un dominio degli atleti Adidas, sponsor della manifestazione (durante la quale è stato presentato anche il nuovo modello di Adizero Adios Pro 4) è sicuramente rimasto deluso.
A tagliare per primo il traguardo alla Konzerthaus dopo l’allungo finale poco prima della Porta di Brandeburgo è stato infatti l’etiope Milkesa Mengesha in 2h03’17” con ai piedi un paio di “vecchie” Nike Vaporfly 2. Adidas Adizero Pro Evo 1, invece, per la connazionale Tigist Ketema, che ha chiuso la gara tedesca con il tempo finale di 2h16’42”.
Dominio etiope come da previsioni, con Cybrian Kotut unico kenyano, tra uomini e donne, a salire sul podio (2h03’22”). Il favorito Tadese Takele, terzo lo scorso anno proprio a Berlino, è rimasto in gara fino agli ultimi chilometri, senza però riuscire a ottenere quel guizzo finale per cercare la vittoria. Spunto, invece, ottenuto dai primi due della classe, Mengesha e Kotut, che si sono contesi il primo posto fino a cinquecento metri dall’arrivo, quando è stato l’etiope a mettere la freccia e tagliando per primo il traguardo, con un nuovo personale migliorato di oltre due minuti. Alle loro spalle un altro etiope, Haymanot Alew in 2h03’31”.
Nessun risultato eclatante, abbiamo detto (ormai siamo di bocca buona e 2 ore 3 minuti in maratona non fa più notizia), ma gara veloce e di alto livello, con ben quattro atleti sotto le 2h04′ (prima volta a Berlino). Da segnalare, tra i primi dieci arrivati, il sesto posto dell’unico non africano, il giapponese Yohei Ikead, sesto in 2h05’12”.
Tra le donne, pronostico rispettato per l’etiope Tigist Ketema che si è imposta in due ore e sedici minuti, davanti alle connazionali Mestawot Fikir (2h18’48”) e Bosena Mulatie (2h19’00”). Poker etiope completato da Aberu Ayana Mulisa, staccata di 3’38”. Anche tra le donne da segnalare la bella prestazione di un’atleta giapponese, Ai Hosoda, quinta in 2h20’31”.