Abbiamo già presentato Polar Vantage V3, sportwatch pensato per gli amanti della corsa ma adatto anche a chi semplicemente ama svolgere sport all’aria aperta e vuole monitorare le proprie attività, oltre a conoscere il proprio stato di salute.
A questo modello si affianca, il nuovo Polar Grit X2 Pro che di Vantage V3 riprende caratteristiche hardware e software, ma che è specificamente rivolto ad un pubblico di amanti del trail running e della montagna (facendo un parallelo tra la gamma Polar e Garmin, possiamo paragonare Vantage a Forerunner e Grit X2 Pro a Fenix).
Come avevamo già evidenziato in occasione della nostra recensione di Polar Vantage V3, Grit X2 Pro rappresenta, assieme a quest’ultimo, un punto di svolta importante per Polar. Con questi modelli, e con i successivi, l’azienda finlandese intende intraprendere un nuovo corso fatto di abbinamento tra funzionalità e qualità nella costruzione meccanica, con alla base la nuova piattaforma Elixir a gestire tutte le analisi e il monitoraggio della condizione.
Le novità di Polar Grit X2 Pro
Come detto, Grit X2 Pro condivide molte delle caratteristiche tecniche già viste in Polar Vantage V3 a partire dalla piattaforma Elixir. Rispetto al predecessore Grit X Pro, queste le principali novità della nuova edizione:
- Schermo AMOLED da 1,39 pollici di diagonale, con densità di 336ppi e luminosità massima di 1.050 nits; superficie incrementata del 15%
- Vetro sempre in zaffiro (sapphire) per una maggiore robustezza
- Certificato Military standard 810H
- Chipset dual frequency – multi band GNSS (GPS)
- Processore interno più veloce sino al 129% rispetto a quello di Grit X Pro
- Nuovo sensore di battito cardiaco ottico di quarta generazione, lo stesso del modello Vantage 3
- Implementazione della tecnologia Elixir per la gestione dei dati biometrici dell’utente
- Implementazione della funzionalità di ECG (elettrocardiogramma) direttamente dall’orologio, senza utilizzare una fascia esterna
- Possibilità di visualizzare le mappe offline, con mappe globali fornite gratuitamente e ad alta risoluzione
- Integrazione del sensore di temperatura della pelle, con monitoraggio notturno
- Possibilità di eseguire un test ortostatico senza utilizzare una fascia cardio da petto
- Possibilità di misurare il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue
- Integrazione della modalità torcia, ottenuta illuminando lo schermo e non con un led dedicato
- Resistenza all’acqua sino a 100 metri di profondità
- Cinturino con larghezza standard di 22mm, intercambiabile
- Riporta la velocità verticale e la VAM
- Integrazione nel dispositivo di memoria da 32GB per archiviazione di mappe per più regioni e/o continenti
L’autonomia dichiarata raggiunge le 43 ore continuative con GPS al massimo livello di precisione e sensore cardiaco ottico attivo, arrivando sino a 140 ore nella modalità di campionamento GPS a più bassa frequenza. Si tratta degli stessi valori indicati per Vantage V3 e in effetti nell’utilizzo pratico non ho rilevato significative differenze tra questi due prodotti per quanto concerne l’autonomia con batteria. Nell’utilizzo come smartwatch l’autonomia raggiunge gli 8 giorni, che scendono a 5 giorni quando lo schermo viene impostato nella modalità sempre acceso.
Polar propone Grit X2 Pro in due differenti versioni: quella base viene venduta a 749,90 euro, mentre per la declinazione Grit X2 Pro Titan con cassa in titanio e doppio cinturino (silicone e pelle) in dotazione il prezzo è di 869,90 euro (per confronto, Polar Vantage V3 ha un costo di 599,90 euro).
Un’ottima costruzione meccanica
Polar Vantage V3 ci aveva positivamente impressionato per la costruzione meccanica molto curata, con una cassa di metallo di colore grigio abbinata ad un cinturino di gomma con pulsanti su entrambi i lati sempre di metallo. Il tocco di colore era rappresentato dal roso del pulsante laterale, oltre che dal piccolo inserto metallico dello stesso colore presente in uno degli occhielli di passaggio del cinturino.
In Grit X2 Pro Polar ha riposto la stessa cura nella costruzione, con una cassa che è però ancora più massiccia e simile a quella di un tradizionale cronografo analogico. In questo ritroviamo simmetrie con le proposte concorrenti Fenix di Garmin.
Lo schermo è sempre di tipo touch ma Polar ha scelto di implementare una interfaccia con ben 5 pulsanti fisici: la cosa è apprezzabile soprattutto durante l’attività sportiva, in quanto in questi momenti l’interazione attraverso la funzionalità touch è tipicamente molto difficile da portare a termine in modo preciso.
La componente software di Grit X2 Pro è la stessa vista in Vantage V3: l’interfaccia è standard, con pochi margini di personalizzazione della schermata principale. Eseguendo uno swipe verso il basso con lo schermo touch è possibile raggiungere la prima schermata del pannello di controllo. Uno swipe verso l’alto porta invece alla schermata delle notifiche.
Attraverso uno swipe verso sinistra o verso destra si ha invece accesso a schermate dettagliate per alcune funzioni specifiche: numero di passi e percentuale di completamento dell’attività prevista per la giornata; calendario delle attività della settimana; analisi della qualità del sonno; indicazione dell’efficienza quotidiana; valore della temperatura cutanea; stato di carico cardiaco; suggerimenti di attività da svolgere nell’arco della giornata; bussola; crepuscolo e alba; indicazioni dei dati meteo; gestione delle funzionalità di riproduzione multimediale dello smartphone. Al pari di Vantage 3 anche Grit X2 Pro non permette di caricare musica e di riprodurla senza collegamento con uno smartphone.
L’elettrocardiogramma dal polso direttamente nell’orologio
Una delle funzionalità implementate da Polar in Grit X2 Pro, speculare a quella di cui è capace Vantage V3, è quella di permettere di eseguire un elettrocardiogramma direttamente dall’orologio, senza la necessità di indossare una fascia cardio da petto.
Questa funzione è molto interessante, ma necessita di alcune precisazioni:
- Grit X2 Pro, al pari di Vantage V3, non è un dispositivo medico certificato dagli enti preposti, di conseguenza il report fornito dall’ECG non può essere utilizzato a fini diagnostici. La stessa azienda, del resto, nel report generato specifica che “i dati raccolti con il dispositivo non devono essere usati per scopi medici o diagnostici. In caso di problemi di salute, rivolgiti a un operatore sanitario”.
- Non trattandosi di un dispositivo medico certificato, il report generato al termine dell’ECG non fornisce alcun tipo di analisi qualitativa. A differenza di altri prodotti con questa funzionalità che sono stati certificati quali dispositivi medici, l’ECG di Polar Grit X2 Pro non indica se siano presenti comportamenti anomali nell’ECG che evidenzino un potenziale rischio cardiaco: il report può essere facilmente inviato via mail, facendolo generare dall’APP in formato pdf, ad un medico così che possa consultarlo.
L’operazione di misurazione è molto rapida: una volta indossato correttamente al polso Grit X2 Pro sarà necessario entrare nel menu Test e da questo selezionare la voce ECG: una volta appoggiato un dito della mano sul pulsante in alto a sinistra il test viene avviato. Trascorsi 30 secondi si ottiene il risultato finale, con il menu che indica il valore medio della variabilità cardiaca, quello della frequenza cardiaca media e il tempo tra un battito e l’altro in millisecondi.
Modalità sportive e test di Polar Grit X2 Pro
Attraverso la pressione del pulsante in basso a sinistra si ha rapido accesso al menu delle attività di Grit X2 Pro, nel quale ritroviamo i seguenti sottomenu
- Avvia allenamento: include tutte le differenti tipologie di attività sportive che possono essere monitorate dallo sportwatch. Include corsa, trail running, sci alpino, camminata, ciclismo, nuoto, escursionismo, stretching,tapis roulant,ciclismo su strada, allenamento di forza, attività indoor, attività outdoor, triathlon, ciclismo indoor, mountain bike, multisport.
- Serene: include alcuni esercizi di respirazione guidati, per i quali è possibile configurare a piacere la durata complessiva e quella delle fasi di inspirazione e espirazione.
- Strava live segments: attraverso la sincronizzazione con il proprio profilo Strava via Polar Flow è possibile abbinarli direttamente a Grit X2 Pro.
- Integrazione: permette di configurare degli allarmi automatici che segnalano all’atleta la necessità di provvedere all’idratazione o all’alimentazione durante lo svolgimento di una attività di lunga durata.
- Timer: permette di configurare una sveglia, un timer, un conto alla rovescia o attivare un cronometro.
- Test: da questo menu è possibile configurare i test ortostatico, quello dei muscoli delle gambe, misurare la saturazione dell’ossigeno, rilevare l’ECG, eseguire il test di camminata e quello di corsa, quello di ciclismo e il test fitness.
- Impostazioni: quest’ultimo menu permette di configurare le opzioni avanzate legate sia al profilo dell’utente, sia al funzionamento dello sportwatch nelle diverse funzionalità messe a disposizione.
Per ognuna delle attività sportive Grit X2 Pro permette di configurare opzioni specifiche. Le varie pagine dati presenti in ogni attività possono essere personalizzate attraverso la APP Polar Flow oppure via PC direttamente dal sito web Polar: se ne possono selezionare sino a 8, ciascuna che riporta 4 dati.
Una volta completata l’attività di corsa viene fornito un riassunto su diverse schermate, accessibili attraverso uno scroll verticale: sono riportate tutte le informazioni accessibili anche via Polar Flow da APP o da sito web, con le quali valutare l’intensità e la qualità della nostra sessione di allenamento. E’ quindi possibile avere accesso ad un riepilogo della nostra sessione direttamente dallo schermo dell’orologio, da APP via smartphone o da piattaforma Polar Flow attraverso un PC.
Sono poi presenti alcune schermate specifiche che riportano informazioni sulla condizione fisica del momento. Quella di Stato di carico cardiaco fornisce indicazioni sul livello di allenamento corrente, identificandolo tra le categorie di detraining, mantenimento, produttivo e superallenamento e fornendo indicazioni pratiche su come poter gestire al meglio la condizione corrente evitando che questo possa portare ad infortuni.
Non manca un monitoraggio della qualità del riposo notturno attraverso la funzione Nightly Recharge: fornisce una indicazione di massima di quanto siamo pronti per sostenere un’attività di allenamento intensa. Se si esegue il test ortostatico almeno 3 volte ogni settimana questa schermata viene sostituita con quella Recovery Pro, più dettagliata quando ad informazioni in quanto combina i dati del test con quelli rilevati durante il riposo notturno.
Polar Vantage V3: GPS e mappe
Polar è storicamente sempre stata molto attenta all’integrazione della cartografia all’interno dei propri smartwatch e Grit X2 Pro, al pari del resto di Vantage V3, non è da meno in questo ambito. Il dispositivo ha una dotazione di memoria onboard pari a 32GB che permette di caricare cartografia per tutte le regioni del mondo. Le mappe sono fornite gratuitamente ma richiedono un collegamento ad un PC: non possono venir sincronizzate dalla APP Polar Flow via smartphone.
Le mappe sono scaricabili in due differenti versioni: quella base comprende indicazioni dei nomi delle strade e delle città. Quella avanzata invece comprende anche i nomi di fiumi e laghi, oltre che l’indicazione di eventuali percorsi di trail unitamente ad una indicazione topografica del fondo. In funzione della regione del globo avrete a disposizione mappe di un tipo o dell’altro.
La visualizzazione della mappa avviene scorrendo lungo le schermate di ciascuna attività sportiva che preveda l’utilizzo del GPS, e che quindi si svolga all’aperto. La mappa riporta la propria posizione, permettendo di zommare o allargare la visione della mappa a seconda delle nostre preferenze del momento.
E’ possibile inviare all’orologio una traccia di percorso attraverso una sincronizzazione con Komoot, percorso che verrà poi mostrato in tempo reale dallo sportwatch sullo schermo con indicazioni all’approssimarsi di punti di svolta. Lo smartwatch non permette però eseguire il routing di un percorso a comando: la funzionalità mappe richiede che una traccia venga caricata nello smartwatch e richiamata, mentre non è possibile inserire un indirizzo di destinazione lasciando che l’orologio indichi quale percorso seguire oppure ottenere indicazioni di strade alternative a quella precaricata qualora si vada fuori dal percorso pianificato.
Circa la precisione della traccia GPS, ho utilizzato Grit X2 Pro in numerose sessioni di allenamento indossandolo in parallelo ad altri sportwatch. La qualità del segnale registrato è sempre stata molto elevata, pressoché completamente paragonabile a quella registrata con prodotti concorrenti. L’unico limite, per il mio utilizzo, è l’assenza di una modalità pista che permetta di tenere traccia in modo preciso delle sessioni di allenamento in pista d’atletica.
Sensore di potenza nella corsa
Polar Grit X2 Pro integra al proprio interno un sensore di potenza specifico per le attività di corsa che non richiede l’abbinamento con una fascia cardio da petto. Come già evidenziato in precedenti articoli, il dato di potenza di corsa fornito da uno sportwatch è sempre relativo e mai assoluto: in base al tipo di algoritmo implementato dal produttore modelli diversi riporteranno valori di potenza lontani tra di loro nello stesso momento.
Se analizziamo i dati di Polar Grit X2 Pro a confronto con quelli di Garmin Fenix 7X Pro notiamo come i valori assoluti tra i due sportwatch siano differenti, ma l’andamento relativo rimanga pressoché identico Una volta identificato quindi il valore di potenza riportato che corrisponde ad una nostra intensità di sforzo percepita, potremo utilizzare questa metrica durante l’attività per riparametrare l’intensità della nostra corsa in un modo alternativo rispetto, ad esempio, ad utilizzare il passo al km.
Il dato è in generale utile a livello statistico per capire il proprio comportamento durante la corsa, non da prendere come riferimento assoluto proprio per via delle differenti modalità con le quali i diversi smartwatch registrano il dato della potenza.
Sensore cardio ottico: migliorato, ma non ancora ideale
In occasione della nostra recensione di Polar Vantage V3 avevo evidenziato un comportamento piuttosto erratico del sensore di battito cardiaco ottico integrato nello smartwatch. Era stato possibile ottenere in alcune uscite un andamento sovrapponibile a quello della fascia cardio da petto, ma in altri invece i dati riportati erano assolutamente discordanti con quelli della fascia cardio.
Polar Grit X2 Pro utilizza lo stesso sensore ottico di Polar Vantage V3, ma il comportamento che ho registrato è stato complessivamente migliore. Sono due gli aspetti da evidenziare:
- sono trascorsi alcuni mesi dal debutto di Vantage V3: Polar ha lavorato, attraverso aggiornamenti del firmware per migliorare la qualità del segnale registrato e da questo le misurazioni riportate;
- i sensori ottici di Vantage V3 e Grit X2 Pro sembrano essere molto influenzati dall’utilizzo di abbigliamento che copre interamente le braccia. E’ stato molto più frequente trovare rilevazioni molto erratiche utilizzando abbigliamento che coprisse l’orologio, e quindi in qualche modo intervenisse con un qualche tipo di pressione per quanto superficiale e leggera, rispetto a uscite effettuate con abbigliamento estivo e quindi con braccia scoperte.
Di seguito sono riportati i grafici di alcune sessioni e gare tra le più significative, che mostrano in alcuni casi una grande precisione del sensore ottico da polso e in altre invece la notevole variabilità
Il comportamento è mediamente soddisfacente, migliore di quanto evidenziato con Vantage V3 e soprattutto senza quelle radicali e brusche variazioni che avevamo incontrato con l’altro modello di sportwatch Polar. Il lavoro di ottimizzazione firmware è quindi stato utile, per quanto si sia ancora un po’ lontani da grafici impeccabili come invece capita ben più frequentemente con altre tipologie di sensori di altre aziende.
Considerazioni finali
In Polar Grit X2 Pro ritroviamo moltissimi elementi comuni a Polar Vantage V3: la piattaforma alla base è del resto la stessa e i due smartwatch differiscono principalmente per la struttura esterna. Per entrambi troviamo una costruzione meccanica molto curata, con una cassa metallica che diventa ancora più simile a quella tipica di un cronografo tradizionale nel modello Grit X2 Pro visto il suo target di riferimento che è quello dell’appassionato di montagna.
Se la gamma Vantage di fatto si propone come diretta concorrente di Garmin Forerunner, per Grit X2 Pro il riferimento diretto è Garmin Fenix. Nelle due proposte Polar, le caratteristiche tecniche e funzionali sono di fatto identiche: stesso hardware, batteria della medesima capacità (e di conseguenza autonomia), costruzione metallica per entrambi. E per entrambi stesso schermo AMOLED, per quanto in Grit X2 Pro Polar sia intervenuta con un vetro aggiornato.
Molto buona l’autonomia di funzionamento con batteria: mediamente ho dovuto ricaricare la batteria una volta ogni 6-7 giorni, considerando un utilizzo medio di almeno 1 ora al giorno per attività sportiva all’aperto indossando lo sportwatch 24 ore su 24 così da tracciare condizione fisica e frequenza cardiaca.
Ad un prezzo di listino di 749 euro Polar Grit X2 Pro è più economico dei modelli Garmin Fenix 8 recentemente annunciati dall’azienda americana, ma non può competere con loro quanto a funzionalità. Il vero concorrente di Grit X2 Pro è però in casa: si tratta di Vantage V3, che costa 150 euro in meno con poche modifiche esterne, una costruzione altrettanto robusta e componente hardware interna identica. Difficile, se si è un fan Polar, non optare per Vantage V3 vista la differenza di prezzo a meno che non si ricerchi proprio la finitura offerta in Grit X2 Pro.
Come già evidenziato in occasione della nostra recensione di Vantage V3, Grit X2 Pro è per Polar un’ottima piattaforma di nuova generazione che potrà permettere all’azienda di continuare il proprio sviluppo futuro. Questo dovrà però inevitabilmente passare anche l’immancabile lavoro di ottimizzazione lato software, sempre più importante per sfruttare al meglio le potenzialità di un hardware come quello su cui sono basati questi prodotti.
Di Vantage V3 Polar Grit X2 Pro porta in dote pregi e limiti, ma con un costo superiore. E’ un prodotto costruito con notevole cura e che ha una qualità percepita elevatissima, bello da vedere e da indossare al polso. Nel confronto con i diretti concorrenti della famiglia Garmin Fenix 8 vanta un costo d’acquisto ben inferiore, che sconta le funzionalità più avanzate che sono integrate nei modelli Fenix 8 e che li fanno rimanere il riferimento tra gli smartwatch pensati per chi si dedica alle attività all’aria aperta.