Nella gamma di scarpe da corsa Saucony i modelli Guide e Ride hanno sempre avuto uno sviluppo parallelo: design e caratteristiche tecniche molto simili, ma destinazione d’uso opposta. Guide è il nome che identifica i modelli stabili, mentre Ride raggruppa le proposte per podisti neutri che non necessitano di supporto.
Di fatto la gamma Guide si è sempre presentata come una versione Ride con l’aggiunta di un cuneo mediale nella parte interna del mesopiede, per fornire supporto antipronazione eccessiva. Questo, fino all’edizione 16. A partire dall’edizione 17, invece, entrambe i modelli sono cambiati in misura marcata, distanziandosi e facendo assumere alle nuove Guide 17 una identità propria e ben definita.
Saucony ha infatti scelto per questa famiglia di scarpe di implementare un design che riprende il trend visto negli ultimi anni per le scarpe stabili: niente più cuneo mediale, ma un lavoro combinato sulla struttura della scarpa, sull’intersuola e sulla base di appoggio per aiutare chi necessita di stabilità aggiuntiva a correre in modo efficace, ma senza le costrizioni e le rigidità che hanno caratterizzato storicamente le scarpe stabili.
Guide 17 sono quindi scarpe per pronatori, dalla buona ammortizzazione, superate in questa particolare caratteristica (in casa Saucony) solo dal modello Hurricane 24 da poco rilasciata e che si propone come scarpa stabile maxi. Pensate per le corse di tutti i giorni e per podisti sino indicativamente a 80Kg di peso, le Guide 17 sono caratterizzate da una risposta pronta e dalla facilità nell’assecondare un passo un po’ più sostenuto rispetto ai ritmi più lenti.
Ho utilizzato Guide 17 per i nostri canonici 150km di recensione, affiancato in questo dall’amico e fisioterapista Filippo, pronatore e che ha accumulato diversa esperienza con le precedenti versioni di Saucony Guide.
Battistrada: 5,5
Nella versione 17 delle Guide Saucony è intervenuta a cambiare radicalmente il battistrada: è molto più largo nella parte posteriore e ha una struttura molto diversa per quanto riguarda la parte in gomma più dura. Se nel modello 16 quest’area era ricoperta da gomma più dura lungo buona parte della superficie, passando alla declinazione 17 troviamo l’intersuola esposta per quasi tutto il battistrada con solo dei punti di rinforzo in gomma più dura nelle parte anteriore esterna e in quella posteriore interna.
Una scelta di questo tipo ha una ricaduta positiva sul peso e fornisce un feedback di risposta, durante la rullata, leggermente più morbido di quanto accada normalmente visto che è l’intersuola al centro ad entrare a diretto contatto con la superficie. D’altro canto si perde in durata nel tempo, con l’area centrale dell’avampiede che si usura più rapidamente, e nel grip che non è particolarmente elevato su fondo bagnato.
La scelta di Saucony è stata quella di privilegiare la risposta durante la rullata, che in effetti è molto gradevole, scendendo a maggiori compromessi quanto a durata nel tempo e a grip su superfici che non siano asciutte. Dopo 150km di percorrenza si nota una certa usura nell’avampiede, con i tasselli che sono in parte scomparsi con l’uso penalizzando il grip complessivo.
Intersuola: 7,5
In Guide 17 Saucony è intervenuta modificando sensibilmente la struttura dell’intersuola rispetto a quella di Guide 16, ferma restando la mescola che è sempre PWRRUN.
Le quote cambiano leggermente con i 35mm del tallone che sono stati mantenuti guadagnando due millmetri in avampiede, che passa dai precedenti 27mm agli attuali 29mm. Ne consegue che il drop si riduce a 6mm contro gli otto precedenti.
Scompare la tecnologia Hollow-Tech, l’arco rigido montato nella parte interna del mesopiede, a favore di una pianta che si allarga sensibilmente. Si chiama Centerpath la nuova tecnologia che permette di conferire stabilità senza essere invasive.
Guide 17 ha inoltre una struttura dell’intersuola molto diversa da quella di Ride 17 a partire dalla mescola, in PWRRUN invece del PWRRUN+, adottata invece nell’ultima declinazione delle scarpe Ride. Anche in questo caso c’è da segnalare un aumento dello spessore sino a 29mm nell’avampiede, con un guadagno di due millimetri, ferma restando la quota di 35mm nel tallone.
La mescola in PWRRUN conferisce quel giusto mix tra comfort, stabilità e reattività, ricetta vincente in una scarpa da corsa di questo tipo. Riesce ad essere comoda senza cedere troppo, cosa che non aiuterebbe chi è alla ricerca di stabilità e sostegno. Da segnalare la soletta, facilmente estraibile e costruita in PWRRUN+, mescola più reattiva di casa Saucony rispetto a quella qui adottata per l’intersuola.
Tomaia: 7
Si tratta di un classico mesh a doppio strato, con un elevato livello di traspirabilità che ho apprezzato nel corso delle sessioni di allenamento nel caldo estivo. Una tomaia molto morbida, che si adatta facilmente alla struttura del piede e che non integra sovrastrutture di sostegno sui lati per migliorare la stabilità complessiva.
In termini di durabilità non fa pensare a problemi anche dopo un utilizzo protratto nel tempo, grazie anche ad un rinforzo posizionato nella parte della punta. La calzata è moderatamente ampia e la morbidezza del materiale aiuta a facilitare il movimento delle dita una volta che la scarpa viene calzata.
Upper: 7
La struttura dell’upper è molto classica, con stringhe rettangolari molto elastiche con le quali è immediato trovare la giusta tensione di allacciatura a seconda della forma del nostro piede. La linguetta è caratterizzata da una imbottitura media e una discreta traspirabilità, fissata internamente ad entrambi i lati della tomaia così da restare ben fissata durante la corsa.
Il tallone è rigido nella parte inferiore, diventando più morbido in quella superiore in corrispondenza della linguetta che facilita la calzata. E’ presente una buona imbottitura , mentre sull’esterno l’intersuola sale lungo la tomaia così da migliorare la stabilità di quest’area critica per chi è soggetto a iperpronazione.
Peso: 7,5
A dispetto della larghezza dell’intersuola e dello spessore incrementato, Guide 17 sono scarpe che vantano un peso contenuto: nel mio numero US8 (EU41) parliamo di 258 grammi, circa 10 grammi in meno rispetto alle Ride 17.
La leggerezza della scarpa trova conferma anche nel feedback di corsa che, grazie anche alla risposta dell’intersuola, è sempre molto gradevole. Il peso dichiarato da Saucony per Guide 17 è identico a quello di Guide 16, nonostante sia stata integrata molta più intersuola e siano state implementate molte modifiche strutturali.
Comfort: 7
Sino a distanze entro i 20 chilometri Guide 17 si sono rivelate essere scarpe estremamente comode: il comfort è sempre stato molto elevato, grazie alla buona protezione fornita dall’intersuola in PWRRUN e dall’abbinamento con la soletta in materiale PWRRUN+.
La mia impressione è che, aumentando la distanza e superando le due ore di corsa, si avverta in modo più marcato la struttura dell’avampiede con intersuola a vista, per la quale si vorrebbe forse avere una maggiore rigidità superficiale tipica di un battistrada in gomma, che in questo caso manca.
Per le uscite di tutti i giorni, anche in giornate consecutive, Guide 17 assicurano un elevato comfort complessivo. Nei lunghissimi lenti, ad esempio per la preparazione di una maratona, credo si possa optare per qualcosa di più strutturato, come le Hurricane 24 sempre di Saucony.
Protezione: 8,5
Guide 17 sono scarpe stabili, pensate però per non essere invasive. Da questo la rimozione del supporto a livello mediale a favore di una pianta molto più ampia e una struttura laterale dell’intersuola che prosegue lungo la tomaia per fornire maggiore contenimento al piede.
Il risultato è un comportamento, in corsa, molto piacevole non solo per chi è iperpronatore, ma anche per il podista neutro che con questo modello non soffre della rigidità tipica delle scarpe stabili, ma trova quel supporto utile quando le gambe sono più stanche e l’appoggio diventa più approssimativo.
Durata massima stimata: 6
In termini di struttura superiore dell’upper e dell’intersuola non vedo problemi ad utilizzare Guide 17 per lunghe percorrenze complessive, arrivando agevolmente a superare i 700km soprattutto con podisti dal peso contenuto entro i 70kg. E’ la struttura del battistrada, radicalmente cambiato in Guide 17 rispetto ai precedenti modelli, che può rappresentare il collo di bottiglia quanto a durabilità della scarpa.
E’ in particolare l’area dell’avampiede, con intersuola completamente sposta al centro, che tende a usurarsi più rapidamente delle aree coperte da gomma più dura. Questa scelta da un lato facilita l’appoggio a terra e permette di ottenere un impatto più dolce e confortevole durante la corsa ma dall’altro non aiuta nella durata come del resto già ben si vede dopo 150km di percorrenza.
Rapporto qualità/prezzo: 7
Saucony propone le Guide 17 a 155 euro, stesso prezzo delle Ride 17, anche se normalmente è possibile trovare entrambi i modelli scontati a prezzi più convenienti.
La politica commerciale di Saucony del resto è molto chiara: Guide e Ride sono due linee maggiormente accessibili, mentre Hurricane e Triumph sono posizionate su una fascia di prezzo leggermente più alta, dovuta all’utilizzo di soluzioni tecniche più evolute.
Voto finale: 7
Guide 17 rappresenta un punto di rottura nella produzione Saucony rivolta ai runner che cercano una scarpa stabile: non solo un cambio di tecnologia per il supporto mediale, ma anche un profilo rocker più accentuato, abbinato ad un drop ridotto dai precedenti 8 millimetri agli attuali sei. La curvatura è ben presente anche nella zona posteriore, quasi a voler invitare ad un impatto maggiore di mesopiede, evitando in questo modo che la rullata venga caratterizzata da un eccesso di iperpronazione.
Tutto questo si riflette in una corsa facile e comoda, sia per chi è iperpronatore sia per i runner neutri che, grazie a Guide 17 possono usufruire di una notevole stabilità e sicurezza, utile quando la fatica inizia a farsi sentire.
SauconyGuide 17
Saucony Guide 17 è una scarpa per corse su strada, adatta ai podisti che necessitano di un modello stabile per compensare un problema di pronazione. L'intersuola è in PWRRUN+, con un'altezza di 35mm...
La geometria complessiva della scarpa permette, inoltre, di aumentare facilmente il ritmo verso qualcosa di più svelto rispetto a quello della corsa lenta: non un modello propriamente indicato per i lavori di qualità, ma grazie al loro peso contenuto, al drop di 6 millimetri e al design complessivo, le Saucony Guide 17 si rivelano essere anche un modello veloce e piacevole quando si vuole spingere un po’ di più.
Il limite principale che ho incontrato è legato al battistrada (o meglio dire alla sua assenza): troppa l’intersuola esposta che, soprattutto nelle uscite più lunghe, fa perdere parte del comfort che caratterizza invece le Guide 17 nelle corse di tutti i giorni. Un sottile strato di gomma, anche a scapito di qualche grammo di peso in più, avrebbe permesso di ottenere un risultato diverso in termini di durabilità, senza influire negativamente su nessuna delle altre qualità costruttive e dinamiche di questa scarpa.