Kilian Jornet pedala, corre, cammina e arrampica ed è sempre più determinato a portare a termine Alpine Connections, il suo progetto un po’ folle che lo porterà a collegare tutte le vette “+4.000m” delle Alpi. 82 cime le cui connections in tempi così brevi – Kilian ha iniziato la sua avventura il 13 agosto scorso – potevano concretizzarsi solo nella mente e nei muscoli dell’ultraman più ultra di tutti. Sia chiaro, nulla è lasciato al caso, lo spagnolo sta fornendo preziose indicazioni circa le reazioni della sua condizione fisica e non fisica.
Tant’è che, a oggi, dopo la tredicesima tappa della sua spedizione, i Quattromila sono diventati 63, raggiunti percorrendo 877,01 chilometri in 214 ore, 10 minuti e 16 secondi, collezionando un impressionante dislivello positivo pari a 59.707 metri. Numeri da capogiro (puoi seguire tutte le performance di Kilian sul suo profilo Strava).
Avevamo lasciato Kilian Jornet alla nona tappa. Se ne sono aggiunte altre quattro, più un giorno di riposo che il nostro si è concesso il 27 agosto.
Alpine Connections, decima tappa: raggiunte tre nuove cime
Un’altra lunga tappa in cui Kilian ha combinato ciclismo e arrampicata. Dopo oltre 14 ore di attività nella zona del Grand Combin, la tappa si è rivelata una delle più tecniche ed esposte dell’intera traversata.
Kilian ha raggiunto tre nuove cime: Combin de Valsorey (4.184 m), Combin de Grafeneire (4.314 m), Combin de la Tsessette (4.135 m) e ha avuto l’opportunità di condividere una parte della sua traversata con l’amico e vecchio compagno di scialpinismo -oggi guida alpina – Alain Tissier.
“Il Grand Combin è stato più tecnico di quanto mi aspettassi; una salita molto bella ma in realtà è una montagna pericolosa perché ci sono molte rocce che cadono, è facile perdere la strada”.
I numeri della tappa: 3 vette raggiunte, percorrendo 134,01 km (109,99 in bici e 24,02 in arrampicata) in 14 ore e 55 secondi, con un dislivello di 1.535,46 metri.
Alpine Connections, undicesima tappa: nessuna vetta!
Dopo la traversata del Combin, la tappa 11 è stata relativamente “facile” per Kilian. È arrivato alle 2 del mattino a Bourg-Saint-Pierre, dove ha dormito 4 ore. Dopo essersi svegliato, ha percorso 30 km fino a La Fouly, sempre in Svizzera.
Lì ha incontrato Jules Henri, un vecchio amico, compagno di gare trail e scialpinismo. Stavano andando nello stesso posto e hanno deciso di pedalare insieme, utilizzando una scorciatoia che Henri conosceva.
In seguito, Kilian ha fatto un percorso facile fino alla Val Ferret, dove ha deciso di prendersi un’intera giornata di riposo a causa delle condizioni meteorologiche: “Ho cercato di mangiare, bere molto, curare la pelle delle mani e dei piedi e prepararmi per la prossima lunga e tecnica tappa di Alpine Connections”.
I numeri della tappa 11: per la prima volta Kilian non ha raggiunto alcuna vetta oltre i 4.000 m ma ha percorso 44,95 km (29,38 bici + 15,57 di arrampicata) in 3:46’33”, con un dislivello di 1.559 m.
Alpine Connections, dodicesima tappa: le Grandes Jorasses
Dopo un giorno di riposo, Kilian ha ripreso la sua avventura alpina a mezzanotte. È stata una giornata di festa a Courmayeur, dove è partito con un gruppo di amici che si sono uniti a lui per affrontare i terreni dell’iconica via delle Grandes Jorasses.
Tappa impegnativa e molto tecnica, con Kilian che ha raggiunto otto cime di oltre 4.000 metri in 18 ore, percorrendo oltre 28 chilometri di salita. Tra le vette raggiunte, la Pointe Walker (4.208 m), la Pointe Whymper (4.184 m) e la Pointe Croz (4.110 m).
Le Grandes Jorasses hanno rappresentato una sfida tecnica a causa del tipo di roccia e delle creste esposte. Kilian è stato felice di avere con sé i suoi amici per le salite tecniche della giornata, poiché le condizioni possono essere difficili in questa parte delle Alpi e loro conoscono bene la zona.
L’ambiente era piuttosto festoso quando la squadra formata da Michel Lane, Mathéo Jacquemoud e Bastien Lardat è partita con Kilian. Dopo aver attraversato il Rifugio Torino, tutti gli alpinisti hanno deciso di fermarsi e lasciare che Kilian proseguisse in solitaria verso il Refuge Couvercle, stupiti di quanto fosse difficile seguire Kilian anche dopo 12 tappe.
I numeri della tappa: 8 vette conquistate, percorrendo 28,29 km in 18 ore, 22 minuti e 34 secondi. Il dislivello? 4.199 metri.
Alpine Connections, tredicesima tappa: sua maestà il Bianco
La prima tappa nel massiccio del Monte Bianco. Partendo dal Refuge du Couvercle, Kilian ha scalato altre quattro vette di 4.000 metri sulle Alpi, portando il suo totale a 63.
Durante questo viaggio in solitaria, Kilian ha approfittato del tempo favorevole per salire le cime dell’Aiguille Verte (4.122 m), della Grande Rocheuse (4.102 m), dell’Aiguille du Jardin (4.035 m) e di Les Droites (4.000 m). La complessità delle creste che ha percorso per collegare le cime ha reso difficile per la squadra seguirlo durante la tappa per documentarla. Con lui c’era anche l’alpinista spagnolo Jordi Tosas, un vecchio amico e compagno di cordata, con cui Kilian ha fatto la sua prima spedizione in Himalaya.
Fatto curioso della giornata: Kilian si era imbattuto casualmente due giorni prima in un vecchio amico, Jules-Henri Gabioud, che si è unito a lui per un tratto del suo trasferimento in bicicletta. Si è poi scoperto che mentre Kilian scalava la cresta del Monte Bianco, Gabioud era a valle a correre e vincere con la sua squadra la gara di 300 km della PTL – UTMB Mont-Blanc.
I numeri della tappa 13: 4 vette raggiunte percorrendo 24,3 km in 17:26’20” con un dislivello di 3.470 metri.
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