Se c’è una cosa che abbiamo imparato da Kilian Jornet, è che c’è sempre una nuova sfida da affrontare. Che, per un atleta che ha raggiunto tutti i traguardi possibili (agonisticamente parlando), si traduce nell’esplorazione dei propri limiti. Una ricerca costante di nuovi obiettivi e di nuovi modi per superarli, spesso contando solo sulle proprie forze.
Lo scorso anno, questa sua spasmodica rincorsa all’infinito lo aveva portato a una sfida inverosimile sui Pirenei: 177 cime di 3000 metri consecutive, in soli otto giorni. Un piccolo tassello, che in questa nuova estate ha voluto spostare un poco più in alto, precisamente di mille metri.
Il nuovo progetto “Alpine Connections” trasla di qualche centinaio di chilometri il suo campo di gioco sulle Alpi, per capire fino a che punto Kilian sarà in grado di spingersi fisicamente e mentalmente, affrontando e collegando tra loro il maggior numero possibile di cime di 4000 metri.
Un lungo percorso che durerà più della sua ultima sfida, con tappe che potranno durare dalle 10 alle 60 ore, passando da una cresta all’altra, in puro stile alpino, facendo ricorso sulle sole risorse locali e potendo contare solo sulle sue forze e capacità: correndo, camminando, scalando, arrampicando e pedalando.
“Questo progetto aggiunge alcuni fattori speciali come un’altitudine più elevata, sezioni più tecniche ed esposte, e sarà più lungo rispetto ai Pirenei. Il mio corpo e la mia mente lavoreranno al massimo per molti giorni, e questo è un aspetto che trovo stimolante”, ha spiegato Kilian prima della partenza.
In questa nuova avventura, Kilian Jornet sarà, inoltre, seguito da un’équipe scientifica che raccoglierà vari campioni e analizzerà diversi aspetti della sua sfida e delle sue abitudini, come ad esempio il recupero e le ore di sonno.
Alpine Connections, prima tappa: Bernina (4049 metri)
La prima tappa di Alpine Connection è iniziata in 13 agosto a Saint Moritz, nella valle dell’Engadina svizzera. Da lì, Kilian, insieme all’alpinista austriaco Philipp Brugger, ha affrontato la prima cima del progetto, il Bernina (4049m), partendo da Pontresina.
Raggiunta la vetta, Kilian ha poi proseguito il suo lungo viaggio percorrendo 213 chilometri in sella alla sua bicicletta attraverso alcuni passi di montagna, prima di concedersi un breve riposo in vista della seconda tappa.
Alpine Connections, seconda tappa: Lauteraarhorn, Schreckhorn, Finsteraarhorn (4496 metri)
La seconda è stata una tappa difficile, con il tempo che ha costretto Kilian a cambiare i propri piani, modificando il percorso per evitare le zone più esposte, affrontando rocce bagnate, neve e tempesta.
Kilian è partito per il Lauteraarhorn (4042m) e lo Schreckhorn (4078m), due cime collegate da una cresta che richiedono un’arrampicata seria e impegnativa, per poi spingersi fino al Finsteraarhorn (4274m), la vetta più alta della regione delle Alpi Bernesi.