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Saucony Peregrine 14, “su e giù” per i sentieri

Davide BonatoBy Davide Bonato16 Agosto 2024
saucony peregrine 14
La nuova Saucony Peregrine 14

Peregrine, la scarpa più da trail running più famosa di casa Saucony, ha raggiunto la sua 14ma versione, portando però solo cambiamenti marginali rispetto alla precedente. Suola e intersuola rimangono pressoché invariate e la tomaia è stata rivisitata principalmente nella costruzione.

Le Peregrine 14 sono delle daily trainer tuttofare per correre off-road adatte ad un ampio spettro di runner. Ho provato questa ultima evoluzione delle Peregrine su terreni e uscite varie includendo i soliti test, anche se ho avuto qualche problema di comfort (di cui parlo in dettaglio più sotto) che non mi ha permesso di correre oltre 85km totali con questo modello.

Battistrada: 5

Sotto la scarpa troviamo il PWRTRAC di casa Saucony con dei grossi tacchetti direzionali da 5mm. Il battistrada copre quasi interamente la suola della scarpa, eccetto un incavo nella zona posteriore, sotto al tallone, oltre a qualche piccolo intaglio nella parte anteriore dove si intravede l’inserto protettivo in tessuto.

A mio parere, le performance di questo battistrada non sono ottimali. Per quanto riguarda situazioni di asciutto in fondo boschivo, compatto o ghiaino sono abbastanza buone, ma già passando a tratti di roccia si comincia a perdere un po’ di aderenza, appena sufficiente. In situazioni di bagnato, invece, la risposta non è affatto positiva, soprattutto per quanto riguarda passaggi su roccia bagnata. Con il fango un po’ meglio, anche se mi aspettavo qualcosa di più grintoso da un disegno così aggressivo della tassellatura.

La nuova Saucony Peregrine 14

Intersuola: 7

Le Peregrine 14 utilizzano l’intersuola PWRRUN accoppiata ad una soletta interna (rimovibile) in PWRRUN+, con 28mm di altezza nel tallone e 24mm nell’avampiede e un drop di 4mm. Nella parte anteriore è presente anche un leggero rocker, che rende la rullata più dinamica.

Nel complesso le sensazioni di corsa sono piuttosto piacevoli, con la soletta in PWRRUN+ che risulta essere molto morbida e fornisce un appoggio gradevole e ammortizzato, mentre l’intersuola vera e propria dona stabilità e protezione durante la corsa, regalando un ottimo compromesso tra morbidezza e stabilità con questo sistema di intersuola e soletta a doppia densità (e per questo sconsiglio vivamente di utilizzarla senza la soletta originale). Da notare che la scarpa, nonostante la presenza di una suola tassellata su tutta la lunghezza della scarpa e un inserto protettivo, rimane piuttosto flessibile.

Direi che la Peregrine 14 è un’ottima scarpa utilizzabile come daily trainer, con la quale mi sono trovato molto bene sia correndo a ritmo lento, passo a cui si apprezza la morbidezza della soletta, sia accelerando quando necessario, sfruttando la risposta dinamica della soletta stessa e la stabilità data dell’intersuola.

La nuova Saucony Peregrine 14

Considerando la tipologia di terreno sul quale correre, le Peregrine 14 dimostrano di essere un buon compromesso per chi prediligi sia superfici tecniche che molli, grazie alla loro ottima stabilità. Meno indicate bene per terreni molto compatti, dove si percepisce la presenza dei tasselli attraverso l’intersuola.

Tomaia: 7

La tomaia è in mesh classico, un po’ “plasticoso”, coperto quasi interamente da uno strato simil-neoprene all’interno. Diversi gli elementi applicati (sempre in materiale plastico) a formare il puntale, a dare struttura nel mesopiede e attorno al tallone.

Il fit di queste Peregrine 14 è, ancora una volta, molto classico senza grandi particolarità. L’unico elemento degno di nota è il puntale che, però, nella zona più apicale potrebbe risultare un po’ stretto.
Traspirabilità e drenaggio sono accettabili, nella media delle scarpe da trail.

Upper: 7

L’upper delle Peregrine 14 è composto da una linguetta classica con una buona imbottitura, bloccata internamente da entrambi i lati, accoppiata a dei lacci piatti molto classici. Da notare i due tiranti, nel mio caso di colore rosso, che scorrono internamente alla scarpa e aiutano nel bloccaggio del mesopiede. Nella parte posteriore è presente una conchiglia tallonare con una struttura media e un’imbottitura classica attorno a tutta la parte alta del collarino.

La nuova Saucony Peregrine 14

L’upper funziona bene e permette un buon bloccaggio del piede che grazie ai tiranti e la struttura della tomaia danno un buon senso di ancoraggio alla scarpa. L’imbottitura della linguetta permette di stringere la scarpa molto forte senza avere problemi, mentre la zona del tallone blocca bene il piede, ma mi ha causato qualche problema di comfort di cui scriverò nella parte dedicata.

Peso: 7

Il peso dichiarato da Saucony per le Peregrine 14 è di 267 grammi, che nel mio 11.5US diventano 314gr. Soppesandola con le mani la scarpa sembra abbastanza pesante, sensazione data dalla scelta e dalla struttura dei materiali, ma ai piedi è una scarpa ben bilanciata che non fa percepire il suo reale peso.

Comfort: 4

Arriviamo alla parte dolente di questo modello (almeno per quanto mi riguarda). In generale il comfort è buono, sia a livello di tomaia, di linguetta e di soletta, come già detto molto morbida e accomodante. Ma non è lo stesso per la talloniera.

Dalla seconda o terza uscita ho cominciato a sentire un fastidio nella parte posteriore del piede, nel tallone, che di volta in volta è peggiorato fino a diventare un vero e proprio dolore, che mi ha causato vesciche in entrambi i piedi e mi ha costretto a smettere di utilizzarle.

La nuova Saucony Peregrine 14

Personalmente attribuisco questo problema a due fattori: il primo è la presenza dell’imbottitura solo nella parte superiore del tallone; il secondo è la struttura interna della conchigli,a che sembra avere un bordo protuberante che tende a spingere sul tallone quando si va in fase di spinta e si piega la scarpa.

Se nelle prime uscite potevo correre anche oltre le due ore con solo un po’ di fastidio, l’ultima uscita è stata un calvario perché già dopo un’ora percepivo dolore e non ne potevo più. Difficile capire se questo problema sia solo personale e dovuto magari alla conformazione del mio piede o intrinseco alla scarpa. Quello che posso consigliare è di provare la scarpa e fare attenzione a questo aspetto prima di acquistarla.

Protezione: 8

La protezione garantita dalle Peregrine 14 è ottima: il puntale ha una buona struttura che protegge le dita del piede senza risultare troppo ingombrante, e la combinazione di inserto di protezione in tessuto, battistrada e intersuola forniscono altrettanta protezione alla pianta del pianta del piede. Protezione comunque ottima anche nella parte posteriore della scarpa, dove non è presente l’inserto.

Durata: 5,5

Purtroppo, a causa del problema dato dalla talloniera ho dovuto interrompere anzitempo il test delle Peregrine 14 dopo soli 85 chilometri. Penso, comunque, di essermi fatto una buona idea della potenziale durata di questo modello.

Tutti i materiali che compongono la tomaia e le finiture risultano essere molto resistenti. Non ho riscontrato nessun segno di usura particolare, eccetto nella parte superiore della linguetta che in entrambe le scarpe mostra un’abrasione piuttosto evidente causata dallo sfregamento con il bordo del collarino nella zona esterna.

La nuova Saucony Peregrine 14

L’intersuola ha una densità tale da rendere la scarpa molto duratura, fino ai 600 o 700 chilometri. Solo la zona sotto al tallone è un po’ più critica, con un consumo del materiale più esposto che potrebbe trasformarsi in una vera e propria rottura e rendere la scarpa inutilizzabile in poco tempo. Problematica, probabilmente messa in evidenza dalle diverse tipologie di terreno che ho affrontato.

Un’altra parte che potrebbe scaricarsi velocemente è la soletta interna, riducendo la sua caratteristica morbidezza, ma non impedendo l’utilizzo della scarpa.

Per quanto riguarda la suola purtroppo 85 chilometri non sono molti per valutare la durata. L’impressione è di un’usura nella media che, grazie ai tacchetti con grande superficie e di altezza di 5mm, dovrebbe garantire una durata per l’intera vita dell’intersuola.

Prezzo: 5,5

Il prezzo di listino delle Saucony Peregrine 14 è di 155 euro, ma si possono già trovare scontate intorno ai 100 euro.

Saucony Peregrine 14
Saucony Peregrine 14

Scarpa da trail running

Il prezzo di listino è un po’ alto per le caratteristiche e materiali di questa calzatura se comparato a modelli similari di altri brand. Scontate sono invece un buon compromesso, a patto di non riscontare problemi di comfort e di poterle affiancare ad un altro modello per le uscite in situazioni di terreno bagnato.

Voto finale: 6,2

Le Saucony Peregrine 14 sono un modello daily trainer adatte alla maggior parte dei podisti che amano i sentieri e cercano una scarpa per le uscite quotidiane senza particolari necessità. Si adattano particolarmente a sentieri semplici e con qualche tratto tecnico, meglio se su fondo asciutto.

Ho però riscontrato qualche problematica legata alla trazione, al comfort e, in parte, anche alla durata di questo modello, che lo rendono difficile da consigliare se non dopo un’attenta valutazione al piede. Problemi che lo penalizzano confrontandolo con calzature di altri brand con le medesime caratteristiche.

Peregrine Peregrine 14 PWRTRAC Saucony
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Davide Bonato
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Studente di Ingegneria gestionale ed ex nuotatore, ho iniziato a correre solo dopo aver appeso gli occhialini (e costume) al chiodo per mantenermi in forma. Ho scoperto il mondo del trail running guardando un documentario su Courtney Dauwalter e me ne sono innamorato. Amo la natura, la fatica dell'allenamento e anche la fotografia d'autore. Mi diverto a correre e ad allenarmi per scoprire fino a dove posso arrivare e sogno, un giorno, di poter partecipare a gare storiche sui sentieri come Zegama e Sierre-Zinal.

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