Una vittoria epica per l’etiope Tamirat Tola nella maratona maschile delle Olimpiadi di Parigi, che doma un percorso di incredibile difficoltà e si lascia alle spalle tutti all’inizio delle salite, facendo segnare incredibilmente anche il nuovo record olimpico: 2 ore 6 minuti e 26 secondi.
Non avrebbe dovuto nemmeno essere alla partenza della maratona, Tamirat Tola, riserva del team etiope, campione del mondo ai Mondiali Eugene del 2022, vincitore dell’ultima maratona di New York (con record del percorso) e terzo lo scorso anno a Londra. Ma una gara pazzesca quella corsa dell’etiope che ha stravolto ogni pronostico, andando addirittura a realizzare il nuovo record della maratona a cinque cerchi.
Romanticamente, tutti si aspettavano una battaglia tra i veterani Eliud Kipchoge (già in crisi al 18km e poi ritirato) e Kenesisa Bekele (39° in 2h12’44”), ma la maratona non è una gara come tutte le altre, soprattutto a quarant’anni.
Un po’ di delusione anche per i colori azzurri con Yeman Crippa (25° in 2h10’36”) che non si è mai affacciato tra i primi, nonostante avesse studiato attentamente il percorso e avesse preparato al meglio la gara, e un Eyob Faniel (43° in 2h12’50”) che ha provato un’improbabile fuga intorno al decimo chilometro, ma terminata già al giro di boa. Più dietro, 51° in 2h14’02”, l’altro azzurro Daniele Meucci.
Gara partita su ritmi tutto sommato tranquilli (3’10” al chilometro) che non lasciava presagire un finale simile. Una cornice di pubblico fantastica lungo tutti i 42 chilometri di gara che hanno spinto gli ottanta maratoneti, prima tra le strade di Parigi, poi sulle salite tra Sèvres a Ville d’Avray e sul Pavé des Gardes. Proprio lì ha fatto la differenza il coraggio di Tamirat Tola.
Una seconda metà gara inarrestabile (corsa in 1h01’35”), dove a resistere all’attacco dell’etiope sono stati solo il belga Abdi Bashir (già medaglia di bronzo a Tokyo), secondo in 2h06’48“, e il keniano Benson Kipruto, uno dei favoriti, terzo in 2h07’00”. Alle loro spalle il britannico Emile Cairess (2h07’29”) e l’altro etiope Deresa Geleta (2h07’31”).