Italia sì, Italia no… cantavano Elio e le storie tese. Quest’anno è un “no” alle Olimpiadi di Parigi per gli azzurri, che anche nella finale della 4×100 maschile non sono riusciti a confermare la medaglia d’oro di Tokyo 2020. Un peccato, perché, forse più che in altre specialità, sarebbe potuta essere la volta buona.
Cambio di formazione rispetto alle semifinale per il team azzurro, con Lorenzo Patta inserito in terza frazione al posto di un Fausto Desalu fuori condizione, da Filippo Di Mulo, responsabile del settore velocità della squadra italiana. Confermati gli altri componenti della staffetta: Matteo Melluzzo in prima frazione, Marcell Jacobs in seconda, e, a chiudere, il solito Filippo Tortu.
Grande assente della serata, per il team USA, il campione olimpico dei 100 metri Noah Lyles, colpito da Covid, ma comunque capace, ieri sera, di conquistare la medaglia di bronzo nei 200 metri.
Staffetta azzurra 4×100, la gara
Buona la gara degli azzurri, ma non sufficiente per strappare un urlo di gioia a tutti gli appassionati assiepati davanti alla TV e che, insieme, hanno provato a spingere Filippo Tortu verso il traguardo.
Matteo Melluzzo ha fatto il suo, lasciando a Marcell Jacobs l’onere di recuperare qualche centesimo sui primi fuggitivi. Buoni tutti i cambi, con un Lorenzo Patta che ha mantenuto la posizione, permettendo a Filippo Tortu di avere il vuoto davanti a sé. Ma non è bastato. Il brianzolo ha retto per sessanta metri, ma poi ha ceduto alla rimonta di De Grasse, Simbine e Huges.
Primo posto e medaglia d’oro per il Canada (37″50), secondo il Sudafrica (37″57) e terza la Gran Bretagna (37″61). L’Italia è quarta, a soli sette centesimi dal bronzo, in 37″68. Sarebbe potuto andare peggio, come per gli Stati Uniti, settimi al traguardo e poi squalificati per cambio irregolare.