Errore di gioventù, si dice. Ma quello commesso da Jake Odey-Jordan è qualcosa di incredibile e che si ricorderà per i giorni a venire.
La notizia arriva dai Campionati Europei under 18 che in questi giorni si stanno svolgendo a Banska Bystrica in Slovacchia. E clamorosamente non si tratta né di una vittoria strepitosa, né della realizzazione di un nuovo strabiliante crono, ma di una non-qualificazione.
A risuonare ancora nel Dukla Stadium è l’eco di stupore per la prova del baby fenomeno britannico Jake Odey-Jordan, attuale detentore del secondo tempo under 18 all time nei 200 metri (20″55′) che, per troppa sicurezza e supponenza è stato inaspettatamente eliminato nelle batterie di qualificazione dei 200 metri.
A valuable lesson learned in #BanskaBystrica2024! ⚠
— European Athletics (@EuroAthletics) July 19, 2024
Don't ease back *that* early…! 😬 pic.twitter.com/eOlcLFtA3S
Il giovanissimo atleta britannico, di soli 16 anni, era il superfavorito per la medaglia d’oro continentale. E come da aspettative, in batteria, è partito fortissimo rispetto ai suoi avversari, creando un abisso tra sé e gli inseguitori già all’uscita della curva. Un passo inarrivabile per chiunque altro, tanto che, a una cinquantina di metri dal traguardo, Jake Odey-Jordan si è prima guardato intorno e, non vedendo nessuno a lui vicino, né a destra né a sinistra, ha clamorosamente rallentato il passo, un po’ per risparmiarsi, un po’ forse per imitare Usain Bolt. Ma valutando male la distanza dalla linea d’arrivo e la velocità dei suoi avversari.
Come si può vedere dal filmato della gara, Jake Odey-Jordan non si rende nemmeno conto dell’arrivo in volata dei suoi inseguitori che gli sfilano al fianco senza nemmeno lasciargli il tempo di reagire, relegandolo al quarto posto finale con il tempo di 22″12. E di fatto eliminandolo dalla lotta per una medaglia, dato che solo i primi tre arrivati si sono qualificati alle semifinali.
Un errore che è costato caro al ragazzo, ma anche a tutta la squadra britannica, privata di una medaglia che sembrava essere già al collo. Sbagliando si impara… speriamo.