Sono passati i primi sei mesi di corse del 2024 e abbiamo provato a fare un bilancio (parziale) delle maratone italiane, prendendo come riferimento le più importanti per numero di iscritti e finisher, incuriositi dai continui record proclamati a fine manifestazione dagli organizzatori.
Una crescita dovuta anche (e soprattutto) all’aumento di partecipazione dei tanti runner stranieri che, grazie alla Mozione Lupi del 2020, hanno avuto la possibilità di iscriversi seguendo un iter burocratico più snello e senza vincoli, come l’obbligatorietà di certificato medico e del tesseramento (in questo articolo spieghiamo nel dettaglio come funziona).
Delle “10 Big” (Roma, Milano, Firenze, Venezia, Verona, Reggio Emilia, Rimini, Padova, Pisa e Ravenna) solo quattro si corrono nella prima parte dell’anno: Run Rome The Marathon, Milano Marathon, Rimini Marathon e Padova Marathon.
Run Rome The Marathon: +35%
Partiamo dalla maratona della Capitale, da sempre la numero uno in Italia per numero di iscritti e finisher. I finisher sotto il Colosseo nel 2024 sono stati 15.167, suddivisi in 7.707 runner stranieri e 7.460 maratoneti italiani. Nel 2023 erano stati 11.235, nel 2022 8.389 e nel 2019 (pre-covid) 8.820. Un incremento di 3.932 (+35%) finisher nel solo ultimo anno.
Milano Marathon: +35%
Per festeggiare il ritorno del traguardo sotto la Madonnina, gli arrivati in piazza del Duomo a Milano nel 2024 sono stati 6.923, con un’inversione di tendenza e un incremento di 1.786 runner (+35%) rispetto allo scorso anno, quando a terminare la 42K meneghina erano stati 5.137 runner. Nel 2022 erano stati 5.186, mentre nel 2019 (pre-covid) 6.308. La maratona di Milano era al terzo posto (dopo Firenze) come numero di iscritti e finisher in Italia nel 2023.
Padova Marathon: +17%
Numeri un po’ più contenuti per la maratona di Padova (solitamente in ottava posizione nella top ten italiana per numero di iscritti e finisher). Lo scorso aprile, sono stati 1.467 i maratoneti che hanno tagliato il tradizionale traguardo posto al Prato della Valle, con un incremento di 217 (+17%) rispetto al 2023, quando erano arrivati 1.250 runner. Prima, 1.044 nel 2022 e 2.026 nel 2019 (pre-covid).
Rimini Marathon (+15% ma…)
Non si è tenuta lo scorso aprile l’edizione 2024 della maratona di Rimini a causa di motivi tecnico-logistici legati al territorio. Non sappiamo quindi quanto sarebbe potuta essere la crescita della 42 chilometri emiliana, che normalmente genera numeri poco superiori alla sorella padovana. I numeri degli anni passati parlano di una leggera deflessione dopo il periodo covid, passati dai 1.832 finisher del 2019, ai 1.260 del 2022 e ai 1.230 del 2023.
Il comitato organizzativo ha comunque dato vita a una mezza maratona che ha portato al traguardo 2.138 runner (+15%), rispetto ai 1.863 del 2023 (quando però comunque si è corsa anche la maratona).
Voglia di maratona
Numeri che rispecchiano le sensazioni degli ultimi mesi: il mondo dei runner che hanno voglia di gareggiare e correre una maratona è in crescita. Dopo Il calo (fisiologico) dovuto all’allontanamento dalla corsa di molti atleti amatori a causa del periodo pandemico, c’è un ritorno di fiamma, incalzato anche dai nuovi runner che hanno deciso di provare l’ebbrezza di indossare un pettorale e mettersi alla prova sulla distanza regina.
Senza dimenticare l’apporto dei runner stranieri, invogliati nel tornare a correre e visitare le città italiane grazie all’eliminazione di pratiche burocratiche troppo complicate e costose (quando succederà anche per i runner italiani?).
Emblematico, in questo senso, il caso della maratona di Roma nella quale, per la prima volta, i finisher stranieri (51%) hanno superato quelli italiani (49%). Ma anche a Milano i maratoneti oltre-confine sono stati il 25% del totale (1.393 stranieri e 5.530 italiani). Sarà interessante vedere come risponderanno città come Firenze e Venezia o Verona nel periodo autunnale.
Minore l’impatto estero sulle manifestazioni più piccole, sicuramente meno attrattive dal punto di vista turistico, ma che si sono invece dimostrate una buona alternativa per i runner italiani che vogliono correre “in casa” senza la confusione dei “grandi eventi”, magari alla ricerca del proprio personal best.