Abbiamo aperto con l’oro, abbiamo chiuso con l’oro. Un’Italia inarrestabile quella vista ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024, che forse nessuno si aspettava così forte. Pronta, motivata, in crescita, competitiva su più fronti, ma non così tanto da sbaragliare e dominare su tutta Europa.
Sarà stato l’effetto olimpico o l’affetto italiano, ma nella sei-giorni romana non c’è stata altra nazione capace di tenere testa al team azzurro che ha completamente dominato su tutti: 24 medaglie, di cui 11 ori, 9 argenti e 4 bronzi. Doppiato il precedente record di medaglie europee di Spalato ’90 (5 ori e 12 podi). E per la prima volta, dalla prima edizione del 1934 a oggi, primo posto nel medagliere (il miglior risultato era stato un quarto posto nel 1978 a Praga e nel 1990 a Spalato). Italia prima anche nella classifica a punti, a quota 232, e con il record di finalisti, 45.
Un bagno di medaglie, in ogni specialità, ma dove è stata la corsa a farla da padrona. Veloce, ad ostacoli, a squadre, di resistenza. Chi, come noi, ama correre non ha potuto staccare neanche per un attimo gli occhi dallo schermo (i più fortunati lo hanno potuto provare dal vivo). Difficile fare una classifica delle tre medaglie più emozionanti, ma ci proviamo…
La mezza maratona di Yeman Crippa e Pietro Riva
Parlando di corsa, quella che forse più di tutte ci ha fatto “soffrire” e poi gioire è stata la doppietta azzurra di Yeman Crippa e Pietro Riva nella mezza maratona. Perché più d’ogni altra sappiamo cosa voglia dire correre 21 chilometri e lottare fino all’ultimo metro. Crippa ha fatto la sua corsa, cambiando strategia in corso d’opera e non lasciando spazio a nessun altro, predestinato a diventare il numero uno. L’epica rimonta di Riva ci ha fatto sobbalzare dalla sedia, increduli davanti a un oro e a un argento che nessuno avrebbe mai immaginato.
Staffetta 4×100… da un altro pianeta
Al secondo posto, l’ultimo oro, quello della squadra, del team Jacobs-Tortu-Patta-Melluzzo nella 4×100. Una gara che ci ha catapultati indietro di qualche anno, a Tokyo 2020 quando siamo saliti in cima all’Olimpo. Ma che ci ha lasciato sbalorditi per lo strapotere dimostrato dai nostri ragazzi (pur senza due cavalli di razza come Ali e Desalu) capaci di andarsene in solitaria fin dai blocchi di partenza, con un Jacobs superlativo (non vediamo l’ora di vederlo nei suoi 100 metri olimpici) e un Tortu voglioso di rivalsa, che ha bruciato il tartan dello stadio Olimpico.
C’è solo Nadia
Poi c’è lei, la Regina di fondo e mezzo fondo, Nadia Battocletti. Leggera e leggiadra. E terribilmente tenace. Oro, record italiano e degli europei nei 5000; oro e record italiano nei 10000, prima italiana a riuscire nella doppietta. Le avversarie di sempre hanno provato a tenerle testa in ogni modo, ma Nadia non si è composta, ha seguito la sua strada e le ha lasciate alle sue spalle, inermi, ad osservare il suo trionfo.
Tutte le medaglie dell’Italia ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024
Difficile dimenticare tutti gli altri, dalle due doppiette oro&argento Jacobs-Ali nei 100 metri e Palmisano-Trapletti nella 20km di marcia, all’oro di Simonelli e all’argento di Arese; dallo spettacolare show di “Gimbo” Tamberi alla forza di Fantini e Fabbri.
E voi? Se doveste sceglierne solo tre, tra tutti, chi vi ha fatto più emozionare? Chi vi ha fatto urlare? Chi è rimasto più di tutti nel vostro cuore? Queste tutte le 24 medaglie azzurre…
11 medaglie d’Oro
100m (Jacobs), 110 ostacoli (Simonelli), mezza maratona (Crippa), mezza maratona a squadre, salto in alto (Tamberi), getto del peso (Fabbri), 5.000 donne (Battocletti), 10.000 donne (Battocletti), 20 km marcia donne (Palmisano), martello donne (Fantini), 4×100 m (Melluzzo, Jacobs, Patta, Tortu).
9 medaglie d’Argento
100 m (Ali), 200 m (Tortu), 400 m (Sibilio), mezza maratona (Riva), lungo (Furlani), 4×400 m (Sito, Aceti, Meli, Scotti), 20 km marcia donne (Trapletti), lungo donne (Iapichino), 4×400 mista (Sito, Polinari, Scotti, Mangione).
4 medaglie di Bronzo
800 m (Tecuceanu), 1.500 m (Arese), 20 km marcia (Fortunato), 100 donne (Dosso).