Si legge “delusione” sul viso di Filippo Tortu mentre è ancora seduto a terra dopo aver tagliato per secondo il traguardo della finale dei 200 metri ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024. 20″41 il suo tempo e una medaglia d’argento al collo. Eppure non gli basta. Ci credeva nella vittoria di “casa”, la voleva a tutti i costi davanti al suo pubblico. Ma non è bastato.
Un gradino più su rispetto al bronzo di Monaco, ma non era quello che Filippo voleva. Si legge anche voglia di “rivincita” (sportiva) verso i suoi compagni azzurri che sono riusciti nell'”impresa”, dopo anni difficili in cui ha cercato di tornare ai livelli che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico come il primo italiano a scendere sotto i 10 secondi nei 100m.
Scambierebbe volentieri la bella prestazione della semifinale (20″12) con quella di stasera dove non ha corso come voleva: buona la partenza e i primi cinquanta metri, rimanendo poi sulle gambe e facendo fatica a tenere testa all’accerchiamento dei due svizzeri, Timothé Mumenthaler, oro in 20″28, e William Reais, bronzo in 20″47. Quinto posto, invece, per l’altro azzurro Fausto Desalu (20″59), come Filippo Tortu parte del team azzurro della magica Olimpiade giapponese. Che sia di buon auspicio…