Passato, presente e futuro. Partiamo da dove eravamo rimasti: quell’Olimpiade di Tokyo 2020 che aveva incoronato Marcell Jacobs il numero uno al mondo della velocità. Croce e delizia. Mesi di polemiche, chiacchere, cambiamenti, fughe (oltreoceano) e assenze. Ma quando conta esserci, Jacobs c’è.
Così ai Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma 2024 lascia il segno, confermandosi numero uno continentale: gara esemplare e miglior crono in semifinale (10″05), dando l’impressione di poter spingere ancora un po’; dominio fin dal primo passo in finale, seguito dal fido Ali, e medaglia d’oro in 10″02.
Buona l’uscita dai blocchi, buona la spinta fino ai sessanta metri, da migliorare il finale, dove ha tenuto testa, ma senza riuscire ad andare via con un guizzo, al britannico Romell Glave (10″06) e soprattutto a un inarrestabile Chituru Ali, secondo e medaglia d’argento in 10″05.
Ci teneva a fare bene il 25enne portacolori delle Fiamme Gialle (quarto italiano di sempre nei 100 metri) e ha rischiato di mandare tutto all’aria con la prima partenza falsa che, fortunatamente, lo ha visto solo richiamato e non squalificato per movimento anticipato. Puntava all’oro, come ha dichiarato dopo la gara, e ci ha provato fino alla fine, con una rimonta nella parte finale che ha sfilato il secondo posto al rivale inglese e ha fatto tremare Jacobs prima del traguardo.
Una doppietta che ci ha fatto sobbalzare dal divano, come i passi zoppicanti di Marcell Jacobs dopo l’arrivo (solo affaticamento). Un oro e un argento checi hanno già proiettato in quel di Parigi, dove non basterà correre forte, ma sarà necessario anche superare la barriera dei dieci secondi. Ma Jacobs, questo, già lo sa…